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Antologica dell'artista Nicolò D'Elia alla Sala dei Templari di Molfetta
26 agosto 2010

MOLFETTA - L’artista Nicolò D’Elia espone la sue opere realizzate dal 1972 al 2010 nella Sala dei Templari a Molfetta. La personale resterà aperta fino al 19 settembre (dalle 10 alle 13 e dalle 18 alle 21).

 Nicolò D'Elia, maestro di speranza
«Ma cosa sono queste opere di Nicolò D'Elia splendenti come ali di cherubini e tese sotto l’alito di volti che spiano le nubi del mistero?
Ritagli di fantasia che galleggiano sul naufragio delle memorie o fiamme di speranze sfuggite a roghi di pace che incendiamo il futuro?».
Così il nostro vescovo don Tonino Bello nel presentare l’ultima cartella serigrafia dell’artista molfettese: non un'operazione commerciale; piuttosto un’iniziativa intrapresa con intenti solidaristici, da un animo generoso, visto che dalla vendita dei disegni ne hanno tratto vantaggio soprattutto i poveri.
Nicolò D'Elia è artista completo, versatile, capace di scultura, di pittura, di incisione; un ampio orizzonte tematico, in cui tuttavia prevale l'ispirazione sacra, prende forma da un temperamento innamorato, nella carne e nella mente, di tutto quanto richiami, anche in dissolvenza o solo per allusione, la vita: così la natura, così le pietre del borgo antico, così l’onda che, sfiorandolo, quasi l’accarezza.
Tanto è profondo il rispetto per l’esistente in tutte le sue forme, che l’espressione figurativa tende a prevalere sull’impulso verso l’astratto, ed il calore dei toni si sfoca solo nell’abbaglio di luce di cui è capace il nostro cielo mediterraneo.
Figuriamoci poi se Nicolò D’Elia si mette alla prova in tele di soggetto sacro, come le tante donate alla Basilica molfettese della Madonna dei Martiri: sono carne della sua carne. Come il S. Corrado di Baviera, o il S. Nicola, dipinte sullo stesso lino che ha temporaneamente accolto, come giaciglio, il corpo esanime di un figlioletto suo, morto a nove mesi. Telo creaturale, diventa quel panno; segno di speranza, diventa quel tratto disegnato: Porta impressa, per sempre, la certezza di una resurrezione.
Renato Brucoli
Da Luce e Vita ‘83
  
Nicolò D’Elia pittore, scultore, incisore, disegnatore, con studio a Molfetta.
Nato a Molfetta nel 1942, figurativo, ritrattista, paesaggista. Ha frequentato l’istituto per l’Arte e il Restauro a Firenze. Ha esposto in mostre personali e Biennali a Bari, Molfetta, Taranto, Firenze, Bologna, Arezzo, Ferrara, Milano, Novara, Londra, Parigi, Belgio, nelle Americhe, ecc. ottenendo premi e riconoscimenti.
Le sue opere si trovano in importanti collezioni pubbliche e private in Italia a all’estero.
Hanno scritto di lui critici: Monteverdi, De Martino, Germano, Marcianò, Mandrillo, Marchi, Parri, Portalupi, Nisio, Panunzio, Mongelli, Tralli ed altri.
Biografie essenziali: Arte Italiana e Contemporanea voI. 8, Comanducci 79-80, Arterama marzo 78, Nuova Ribalta Artistica, Le Revue Moderne, Dizionario Europeo d’Arte, Bolaffiarte n. 95, Archivio Nazionale Valori Mistici e altri testi d’Arte.
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