Antenna 167, è ancora scontro: oggi si installa il ripetitore
MOLFETTA – 21.11.2002
Niente forze dell'ordine a sostegno dell'Alcatel. I residenti di via Martiri di via Fani si rivolgono al sindaco, al prefetto, al questore, al comandante dei carabinieri di Molfetta. Nel corso della mattinata di oggi, probabilmente, gli operatori dell'Alcatel-Wind torneranno alla carica, per procedere definitivamente all'attivazione del ripetitore installato da oltre un anno sulla palazzina della 167 (nella foto, l'antenna di via Martiri di via Fani, prima della rimozione). “Anche… mediante l'intervento della forza pubblica”, avevano annunciato i legali dell'impresa Alcatel Italia il 10 ottobre, comunicando al Comune di Molfetta l'irrevocabile decisione di sospendere ogni trattativa in ordine al trasferimento di quell'antenna e all'individuazione di siti alternativi.
Ma ieri mattina i residenti hanno consegnato alle autorità l'ultimo appello: “Il condominio insiste nel richiedere… di non dar corso alle prevedibili istanze della ditta Alcatel volte ad ottenere l'assistenza della forza pubblica per imporre le proprie pretese”. Insomma, niente scorte che spalleggino il ripetitore. Innanzi tutto perché permane una situazione di incertezza sotto il profilo legale. Si sarebbe dovuta esprimere il 19 novembre la sezione distaccata di Molfetta del Tribunale di Trani per stabilire i termini esatti della proprietà del lastrico solare su cui il 28 agosto scorso fu installata l'antenna Wind-Alcatel. Un'installazione “eseguita senza alcun consenso né tacita autorizzazione dei condomini – ribadiscono anche oggi i residenti in una comunicazione fatta pervenire in questi giorni al sindaco e alle forze dell'ordine - e solo in virtù di accordo intercorso tra l'azienda (Alcatel Italia, ndr) e l'impresa edile Pansini & Gadaleta”. Chi è il proprietario del tetto? E' questo il nodo da sciogliere. L'azione legale avviata dai condomini va avanti quasi da un anno e il giudizio definitivo atteso per martedì è stato rinviato ancora di qualche giorno. Ma fino al pronunciamento della sentenza, via Martiri di via Fani esige che quel ripetitore non sia messo in funzione. Nel caso in cui i giudici si esprimessero in senso favorevole ai residenti, infatti, quel giudizio “renderebbe illecita l'installazione dell'antenna e la sua malaugurata attivazione”, precisano i condomini.
Per questa ragione il sostegno delle autorità all'attivazione di quel ripetitore sarebbe, per i residenti, inopportuno. “In quanto fonti di possibili ingiustizie o di ulteriori tensioni e turbative dell'ordine pubblico”.
Tiziana Ragno