Anpi Molfetta: l’attentato di piazza Minuto Pesce del 1945 e il ruolo degli alleati nella liberazione dai nazifascisti: facciamo chiarezza
MOLFETTA - In seguito alla pubblicazione on-line da parte dell’Associazione “Eredi della Storia” di notizie scorrette e tendenziose sulla storia della città di Molfetta e in particolare sull’attentato della piazza del Mercato Minuto Pesce, di cui furono vittime le sorelle Antonia e Giacomina De Bari di Pasquale, l’Anpi di Molfetta precisa quanto segue:
- L’attentato non avvenne il 1° maggio 1945, bensì martedì 8 maggio dello stesso anno, quando si apprese per radio la notizia della resa incondizionata della Germania a Berlino, dopo che il 29 aprile era stata firmata a Caserta la resa dei comandi tedeschi in Italia.
- Sulla «vile mano» che lanciò la bomba nella piazza gremita di gente negli anni scorsi si sono fatte sostanzialmente due ipotesi, attribuendo l’attentato o a un soldato inglese ubriaco o a elementi fascisti. In attesa di studi specialistici sul tragico fatto, vogliamo ricordare l’importante testimonianza oculare del tipografo Giovanni Minervini e del suo amico Zarino Annese sulla presenza in piazza di un gruppo di paracadutisti del 183° reggimento “Nembo”, uno dei quali, contrariato dall’entusiasmo della folla per la resa dei tedeschi e la fine della guerra, esclamò: «Adesso ci voleva una bomba!”. E dopo alcuni minuti, lo scoppio ci fu effettivamente.
- Gli investimenti automobilistici subiti da alcuni bambini molfettesi da parte di «automezzi angloamericani» (sic! in realtà militari americani a Molfetta non ve ne erano) non sono stati certo intenzionali.
- La morte delle sorelle De Bari, dovuta agli strascichi della 2a guerra mondiale, non può assolutamente essere abbinata al triste fenomeno della «violenza sulle donne».
- Senza sottovalutare gli aspetti negativi dell’«occupazione angloamericana», non bisogna dimenticare che senza l’intervento risolutivo degli Alleati e la partecipazione popolare al movimento della Resistenza, definita da molti storici come «Secondo Risorgimento», l’Italia non sarebbe stata liberata dall’oppressione dei nazi-fascisti.
A.N.P.I. - Sezione “Giovanni e Tiberio Pansini” di Molfetta