Ancora un successo per la Fondazione Valente di Molfetta anche oltre i confini cittadini
Le voci dell'amore emozionano il folto pubblico nel foyer del Teatro Petruzzelli
BARI – Meritatissimi lunghissimi applausi e standing ovation per gli artisti del concerto “Le voci dell’amore”, il primo appuntamento dei Concerti d’Autunno promossi dalla Fondazione “Vincenzo Maria Valente” di Molfetta, presieduta da Marcello Carabellese con la direzione artistica di Sara Allegretta. Un successo annunciato dal sold out per entrambe le repliche del bellissimo spettacolo.
Nell’elegantissimo foyer del Teatro Petruzzelli, cinque soprani (Grazia Berardi, Vittoria Di Bisceglie, Carmen Lopez, Marika Spadafino, Zhang Yu), un tenore (Giuseppe Settanni), due pianisti (Corrado Fondacone e Dario Novielli) e un’attrice (Mariella Facchini) hanno dato vita a una performance all’insegna della grande musica.
Con le loro voci potenti e vibranti hanno cantato l’amore materno, l’amore tradito, l’amore contrastato, l’amore rimpianto, un caleidoscopio di emozioni che sono state magistralmente interpretate da tutti i protagonisti.
Storie senza tempo come quelle di Astrifiammante (la perfida Regina della Notte) che, nel “Flauto Magico” di Mozart, con la sua aria “O zittre nicht, mein lieber Sohn” (Oh, non tremare, caro figliolo!), tenta di ingannare il giovane Tamino, istigandolo a uccidere Sarastro che (a suo dire) aveva rapito la figlia Pamina. O il paradigma dell’amore contrastato di Giulietta Capuleti e Romeo Montecchi ne “I Capuleti e i Montecchi” di Bellini (è stata eseguita l’aria Oh! quante volte, oh quante!).
Ampia la sezione dedicata alla musica di Giuseppe Verdi. Come non riconoscere l’attualità del dramma di Desdemona, con la sua accorata “Ave Maria”, pervasa da presagi di morte per mano di Otello così come l’aria di Amelia, che prima di essere uccisa dal marito Renato per vendicare l’onta subita per l’amore della donna verso Riccardo (femminicidio che -a differenza di quanto accade in Otello – non sarà consumato), chiede di poter riabbracciare per un’ultima il figlio.
E ancora Leonora, protagonista femminile de “La Forza del destino” che pur essendosi ritirata a vita eremitica non riesce a dimenticare il suo Alvaro ed è certa di trovar pace solo nella morte (Pace, pace, mio Dio!).
Divisa tra il nascente amore per Alfredo e la sua vita di cortigiana, Violetta Valery, protagonista de "La Traviata", canta l’indecisione del suo animo (“È strano! È strano… Sempre libera”) messo a dura prova dal controcanto di Alfredo (Di quell’amor).
Rimpianto per i tempi felici e decisione per la vendetta nell’aria di Corrado, protagonista de “Il corsaro”, forse tra le opere meno rappresentate di Giuseppe Verdi.
Spazio, infine, alle eroine pucciniane. Un’altra accorata preghiera (in realtà più un rimprovero) è quella di Floria Tosca che, mentre sta per diventare un’assassina pur di non cedere al ricatto del capo della polizia papalina, il barone Vitellio Scarpia, si chiede perché nonostante la sua devozione, i suoi doni, le sue opere benefiche sia così ripagata dal Signore.
L’amore rimpianto è quello di Manon Lescaut che, in casa del ricco e anziano banchiere Geronte di cui è amante, ricorda il suo grande amore Des Grieux (“in quelle trine morbide”) così come Cio cio-san, nella celeberrima “Un bel dì vedremo” sogna il momento in cui Pinkerton sarebbe tornato da lei.
Briosa conclusione con tutto il cast sul palco a intonare "Libiam ne' lieti calici", l'amatissimo brindisi da La Traviata.
All’ironica e divertente “giornalista della rivista musicale Casta Diva” Adele Del Monaco (interpretata da Mariella Facchini) è toccato il compito di narrare le vicende dei personaggi, attingendo al suo archivio di lettere inviate dagli stessi protagonisti o da altri personaggi (come Suzuki, la servente di Cio Cio San, oppure Emilia, moglie di Iago), tutto su un originale testo di Enza Petrignani.
Un cast di grandissimi talenti che ha determinato l’ennesimo successo per la Fondazione Valente.
Il programma autunnale di concerti proseguirà il 30 ottobre, presso l’Auditorium Regina Pacis, con lo spettacolo “Con la maglia numero 7 – Omaggio a De Gregori e Pasolini”, che narrerà le grandi passioni in comune ai due artisti, solo all’apparenza lontani. Ad esibirsi il giovane Pietro Verna (Voce e chitarra), Granscesco Galizia (fisarmonica e sassofono) e Leonardo Leo Torres (pianoforte), Gabriele Zanini (voce narrante).
Il 6 novembre, invece, in quel gioiello barocco del nostro centro antico qual è la chiesa di San Pietro, il duo composto da Ludovica Rana (violoncello) e Maddalena Giacopuzzi (pianoforte) presenterà “Affresco Europeo”.
Il 25 novembre, infine, si tornerà nella magnifica cornice del Foyer del Teatro Petruzzelli, per “Le Muse”, uno spettacolo che accenderà i riflettori sulle donne amate da Gabriele D’Annunzio.
@Riproduzione riservata
Autore: Isabella de Pinto