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Anche a Bari la Giornata mondiale contro le mutilazioni genitali femminili Alle 18 sul tema: Mutilazioni genitali femminili: tolleranza zero. Alle 19.30 ci sarà la proiezione del film “Moolaadè”
05 febbraio 2007

BARI - Ogni anno circa 2 milioni di bambine e adolescenti subiscono una qualche forma di mutilazione ai genitali. Questa considerazione ha convinto la Commissione Pari opportunità della Regione Puglia ad organizzare a Bari, per domani martedì 6 febbraio al cinema Galleria di Corso Italia, la Giornata mondiale contro le mutilazioni femminili assieme all'associazione Giraffa, al Comune di Bari ed alla Regione. Un'iniziativa che vuole celebrare anche in Puglia una giornata di tolleranza zero nei confronti di pratiche disumane subite da milioni di donne, proclamata nel 2003 da un gruppo di donne africane. Alla presentazione dell'iniziativa è intervenuto il presidente del Consiglio regionale, Pietro Pepe, che ha sottolineato come “ anche nella nostra regione, sempre più multietnica e multiculturale, ci sono situazioni brutali e violente che vanno comprese ed in qualche modo superate”. Il senso della giornata è stato spiegato dal presidente della Commissione regionale Pari Opportunità, Magda Terrevoli: “La Commissione ha deciso di affrontare la questione da un punto di vista politico e culturale. Questo problema non è lontano da noi pugliesi perché tocca la realtà delle donne a cui abbiamo affidato la cura della casa e delle nostre persone care. Ritengo utile che del problema non si discuta solo in un'ottica medica”. Maria Pia Vigilante, presidente dell'associazione Giraffa, ha illustrato l'iniziativa che prevede un dibattito al quale parteciperanno anche gli assessori Silvia Godelli ed Alberto Tedesco. “Per riflettere meglio – ha detto - abbiamo scelto di proiettare il film 'Moolade' del regista senegalese Ousmane Sembene. Un film forte, che spiega la radice secolare di questa tortura che solo una donna coraggiosa riuscirà a mettere in discussione. I capi villaggio bruceranno le radio, l'esile filo che lega le donne al mondo esterno, ma alla fine le donne capiranno e faranno muro per impedire che altre ragazzine vengano sacrificate all'altare del dominio maschile”. ”La Regione Toscana – ha sottolineato il consigliere regionale della Margherita, Pina Marmo - ha già firmato una risoluzione per dissuadere i suoi 'nuovi' abitanti dall'utilizzo di queste pratiche. Non dobbiamo dimenticare che in Italia alcuni ginecologi africani praticano la cosiddetta 'infibulazione dolce' con anestesia e sotto controllo medico. Abbiamo il dovere di essere 'contro' e di essere la 'radio' del film per informare e sensibilizzare le nostre sorelle africane”. Per la dott.ssa Albani, della Commissione nazionale sanitaria che si occupa già da mesi del fenomeno, “nei nostri ospedali ancora non c'è nulla. Perché un ginecologo deve essere in grado non solo di conoscere la lesione, ma anche di deinfibulare. In armonia con la legge nazionale n. 7 del 2006 che prevede la formazione di personale sanitario specializzato, stiamo creando un primo centro a Bari, per poi partire anche a Foggia ed a Lecce. Sarà importante, però, formare non solo i medici, ma anche coloro che lavorano nei consultori affiancandoli ai mediatori culturali. L'informazione, invece, deve partire dalle scuole”. Fahma Said Abdikarin, mediatrice culturale dell'associazione Giraffa ha infine sottolineato che il problema dell'infibulazione “è un fatto culturale delicato, di cui le donne faticano a parlare. Ma questo problema non deve più essere nascosto, solo con la denuncia sarà possibile combatterlo”. Il consigliere della Margherita, Pina Marmo, a margine del suo intervento alla presentazione dell'iniziativa contro le mutilazioni genitali femminili promossa dalla Commissione Pari Opportunità ha proposto all'assessore alle Politiche della Salute, Alberto Tedesco, “creare un centro con personale medico specializzato sul problema non solo a Bari, Lecce e Foggia, ma in ogni provincia pugliese”. “Questi centri sanitari – ha sottolineato – devono poi fare rete con le politiche sociali, il mondo della scuola, i mediatori culturali e le associazioni. Non avrebbe senso affrontare una questione così complessa solo da un punto di vista sanitario”. “Sarà importante – ha concluso – dare anche un messaggio forte come Regione adottando ad esempio una risoluzione come quella della Regione Toscana che mira a dissuadere da tali pratiche i 'nuovi' abitanti. Le nostre sorelle africane continuano ad essere 'agnelli sacrificali': tocca a noi portarle alla comprensione di una libertà”. Nell'ambito della giornata contro le mutilazioni genitali femminili domani, martedì, al Cinema Galleria di Bari, alle ore 18 si terrà un dibattito sul tema: Mutilazioni genitali femminili: tolleranza zero. Introduce: Avv. Maria Pia Vigilante (Presidente Ass. Giraffa) Partecipano: Dott. Michele Emiliano (Sindaco di Bari); Dott.ssa Silvia Godelli (Assessora al Mediterraneo e alla Pace Regione Puglia); Fahma Said Abdikarin (Ass. Giraffa); Dott. Alberto Tedesco (Assessore Sanità Regione Puglia); Dott.ssa Magda Terrevoli (Presidente Commissione Regionali per le Pari Opportunità); Dott.ssa Vittoria Tola (Esperta Nazionale Dipartimento delle Pari Opportunità). Alle 19.30 ci sarà la proiezione del film “Moolaadè”.
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