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Analisi politiche prive di dimensione umana
15 luglio 2001

Caro Direttore, l'impegno civico e la passione per questa città ci spingono a voler condividere una riflessione su quanto è accaduto dopo il risultato elettorale a Molfetta. Alcuni hanno colto l'occasione della sconfitta del centro sinistra per sentirsi autorizzati ad ergersi a giudici nei confronti degli ex amministratori, enunciando solo un elenco di errori commessi durante il mandato amministrativo. E' forte il rammarico per queste frenetiche analisi del voto che sono risultate, a nostro avviso, vuote poiché prive della dimensione umana. E' forse più facile presentare, quando ci sono risultati negativi, l'alternativa di un progetto “altro” piuttosto che indicare “l'oltre” di un qualsiasi prodotto umano. Le stesse analisi avrebbero avuto un senso se fossero state fatte pubblicamente dalle stesse persone molto prima, durante l'esperienza amministrativa, e non dopo. Come cittadini abbiamo sentito in questi anni la grave assenza dei partiti che non hanno svolto il loro ruolo di “agenzie di intermediazione” fra la gente e gli amministratori. Crediamo che solo il coinvolgimento dei cittadini che passi attraverso un'informazione critica e seria, contribuisce a costruire proposte ed ipotesi di lavoro, accompagna i processi decisionali, rinforza il senso comune di appartenenza e, soprattutto non autorizza ad operazioni di facile delega e deresponsabilizzazione. E' infatti più semplice persuadere un cittadino che la politica è sporca e che è cosa solo per i politici, che non educare la comunità alla responsabilità, anzi alla corresponsabilità. Amministrare una città come Molfetta è cosa assai difficile, perché espone al rischio di commettere errori o di prendere decisioni non condivise e non condivisibili, ma noi sentiamo che in questi anni, nonostante gli errori, inevitabili in ogni esperienza umana, si è innescato un processo di crescita, di coscienza popolare, di partecipazione attiva attorno ad un progetto di città che ha investito in maniera trasversale generazioni diverse, ponendo al centro la “persona” in quanto tale, portatrice di idee, valori, passioni, competenze. La passata amministrazione si è impegnata molto per produrre un sistema di regole necessario per garantire a tutti una vita più rispettosa dei diritti delle persone. Ciò ha richiesto tempo ed energie agli amministratori che hanno lavorato con rigore per costruire le fondamenta di una vita civica. Questo risultato elettorale dunque non può farci perdere il gusto di continuare a scommettere su una politica educativa orientata essenzialmente al cambiamento. A ciascuno di noi è chiesto di introdurre i tempi lunghi nei propri criteri di valutazione, di imparare a misurarsi con le attese, con le sconfitte, con le angosce, con le tristezze…..con le speranze. Una città cambia non solo grazie all'impegno serio e continuativo di competenti amministratori, ma soprattutto quando ciascun cittadino ha coscienza che è il suo agire quotidiano, con la sua capacità di entrare nel tessuto connettivo della città, di stringere legami forti di solidarietà con la gente, la vera scommessa per cui vale la pena continuare ad impegnarsi, per dare più senso al nostro futuro e naturalmente… a quello delle nuove generazioni. Angela Airoldi, Eleonora Cirillo, Antonia De Ceglia, Patrizia De Pergola, Alessio Romanelli, Isabella Sasso
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