AN di Molfetta su Eluana: è stata ammazzata. Scoppia la polemica dopo la morte. Speculazioni politiche sul dolore
Vergognoso commento di Giacomo Rossiello, commissario AN-PDL, sulla morte della Englaro. Assurde accuse al Capo dello Stato
MOLFETTA - Sul caso di Eluana, dopo la sua morte si scatena ora un'ondata di opinioni e di emozioni, condivisibili o meno. Molti, su questa vicenda, hanno fatto una speculazione politica, come il presidente del Consiglio Berlusconi, che ha utilizzato un caso doloroso per attaccare la Costituzione e il capo dello Stato Napolitano, del quale non vede l'ora di prendere il posto al Quirinale e tenta di accelerarne la caduta.
A conferma delle speculazioni politiche sul dolore, ci è pervenuto questo vergognoso comunicato del circolo cittadino di Alleanza Nazionale, a firma di Giacomo Rossiello, che conferma come sia in atto una speculazione politica, che offende anche il dolore della famiglia. Lo pubblichiamo solo per dovere di cronaca e per far comprendere come si possa dividere il Paese anche su queste vicende dolorose. C'è il rischio di una deriva autoritaria e tutti i cittadini sinceramente democratici sono chiamati ad essere vigili per evitare che, cavalcando l'emozione, si possa riportare l'Italia indietro di decenni sulla strada della democrazia.
Ecco il comunicato di Alleanza Nazionale che punta solo a screditare la magistratura e soprattutto il Capo dello Stato che ha agito legalmente nel rispetto di quella Costituzione di cui egli è garante e che ha condannato il fascismo. Le istituzioni vanno rispettate sempre e comunque e questo comunicato è una offesa alla verità e al presidente della Repubblica, solo per fini propagandistici e non umanitari. L'obiettivo di questo partito, la cui eredità, non dimentichiamolo, è quella della Repubblica sociale fascista, è quello di distrarre i cittadini dai veri problemi economici del Paese, che vive una situazione drammatica per la quale finora non è stato predisposto alcuno strumento, nè il governo sembra in grado di trovare soluzioni. Così l'ufficio propaganda del governo punta a far passare sotto silenzio la verità e far passare due provvedimenti vergognosi come il federalismo, che renderà il Sud sempre più emarginato e la decisione razzista (ma da ex repubblichini cosa c'è da aspettarsi) di costringere i medici a denunciare i clandestini malati. Su questi problemi rimandiamo al prossimo numero della rivista "Quindici" in edicola a fine settimana, con un editoriale del direttore che prende posizione su quello che sta avvenendo in questo momento nel Paese e che si cerca di far passare sotto silenzio, sepculando sul dolore e sull'emozione per la morte di una ragazza.
"Sono le 20,10 del 9 febbraio - dice il comunicato di Alleanza nazionale di Molfetta - e tutte le agenzie di stampa e tutte le televisioni battono la stessa notizia: Eluana Englaro è morta!
Non vogliamo assolutamente politicizzare la vicenda ma oggi è stata effettuata una vera e propria condanna a morte decisa con decreto in un'aula di tribunale sulla base di presunte testimonianze della stessa Eluana; ciò che scandalizza di più è che l'esistenza di una persona sia stata determinata da un magistrato che se ne è assolutamente disinteressato del Diritto alla vita.
Vorremmo ricordare che il diritto alla vita è sancito dalla stessa costituzione all'ART 2 che stabilisce i diritti inviolabili dell'uomo, ed è stato disatteso dallo stesso Capo dello Stato il quale si è rifiutato di firmare il decreto d'urgenza che gli era stato presentato dal Governo per salvare la Englaro da questa barbarie.
La nostra connazionale è stata fatta morire di fame e di sete, ed oggi siamo di fronte alla prima esecuzione capitale comminata da uno stato repubblicano, che nel 2007 aveva eliminato la pena di morte anche in periodi di guerra per chi eventualmente tradisse la patria. Noi non ci stiamo, Eluana non è morta ma è stata ammazzata!".
Fin qui il comunicato. Il silenzio sarebbe stata la risposta migliore, proprio da parte di chi si è reso resposnabile o complice in passato di ben altri omicidi.