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Amministrative a Molfetta: dopo il primo turno sono cominciati i corteggiamenti per il ballottaggio. Non ci sarà anatra zoppa
13 giugno 2017

MOLFETTA – Terminato il primo turno delle elezioni amministrative a Molfetta con il consueto bilancio di vittoriosi e sconfitti, comincia la seconda fase che porterà al ballottaggio fra 15 giorni, domenica 25 giugno, per l’elezione del sindaco.

Si sfideranno Tommaso Minervini delle liste civiche di destracentro, ormai universalmente denominato “ciambotto” e Isa de Bari del centrodestra, “prestanome” del sen. Antonio Azzollini.

I giochi per i vari tentativi di apparentamento e di corteggiamento sono cominciati, anche se non vi è un grosso margine di manovra, perché le differenze e le distanze sono troppo marcate. Ma in politica non si deve mai dire mai.

E’ molto probabile che Leonardo Siragusa sceglierà una delle due coalizione, anche perché, diversamente, non avrebbe avuto alcun senso andare da solo come candidato sindaco, pur sapendo, al di là delle affermazioni in campagna elettorale, che le sue possibilità erano date al minimo. Del resto il risultato elettorale lo ha confermato, essendo arrivato ultimo fra i 5 candidati sindaco. Siragusa avrebbe voluto fare l’ago della bilancia, ma quel suo risicato 3,02% non sposta di molto il livello dell’asticella a favore di uno o dell’altra candidata. Così in uno scontro all’ultimo voto, come sarà quello del ballottaggio, anche questa piccola risorsa può tornare utile e quindi le due coalizioni saranno costrette a trattare con Siragusa, che non disdegnerà la proposta migliore o più conveniente. E questo, nel caso del ciambotto, allarga ancora di più la coalizione, ma restringe la possibilità di dividere equamente la torta.

Stesso discorso per Bepi Maralfa candidato sindaco di Area pubblica col suo 4,31%. Ma l’ex vice sindaco si è detto poco disponile ad apparentamenti, anche se qualche indiscrezione parla di una sua diponibilità ad accettare un incarico tecnico. Quindi dal ciambotto, occorrerà ricavare un altro grosso cucchiaio anche per lui.

Più difficile la situazione nella coalizione di Gianni Porta, che sulla carta è incompatibile con le due formazioni del ballottaggio: li dividono troppe differenze politiche, ma anche personali con personaggi e formazioni politiche che hanno fatto parte dell’amministrazione Natalicchio. E già la stessa Paola, ex sindaco, ha dichiarato che il 25 giugno andrà al mare. Ma sarà un incontro fra le varie componenti politiche a decidere se appoggiare qualche candidato oppure andare in gita fuori porta.

Intanto sembra scongiurato definitivamente, in caso di vittoria della De Bari, il rischio di anatra zoppa (maggioranza del consiglio comunale di una coalizione e sindaco di un’altra: con un risultato elettorale di 16.311 (51,05% percentuale calcolata sui voti validi ai candidati a sindaco del 49,21% dei voti), l’ipotesi è definitivamente naufragata.      

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Signora Facchini, Angela, sono assolutamente d'accordo con lei! Senza voler ribattere punto su punto a opinioni diverse lette qui sotto - non servirebbe a nulla - vorrei però che si contestualizzassero le prime e le seconde dimissioni di Paola. La coerenza non è un valore di per sé, sono d'accordo Joe Black. E ha dimostrato di pensarlo anche Paola, quando ha tentato, dopo le prime dimissioni, di ripartire nonostante le difficoltà ormai evidenti. Purtroppo non è servito: i signori delle clientele disponevano, e dispongono ancora (...per ora!) di quei pacchetti di voti che li portano in consiglio comunale. Ma pensate un po': chi entrerà in quel consiglio? Ci sarà gente di cui ignoriamo quale sia la preparazione, se non quella, per esempio, di girare in scooter senza casco, parcheggiare dove e come gli pare, di passare col rosso... Li abbiamo visti tutti, almeno una volta. E tanti di noi si rendono conto della profonda inciviltà di questi personaggi. Purtroppo c'è ancora una maggioranza che considera questo modo di fare di nessuna importanza. Fossero almeno preparati e competenti... invito Quindici a fare una ricerca e pubblicare i titoli di studio e i curricula dei nostri futuri consiglieri. Però... una speranza c'è. E la danno persone come Paola Natalicchio e Gianni Porta. Che si mettano da parte le differenze, perché le cose che uniscono noi "sinistri", sono molte più di quelle che ci dividono. Si faccia tutti un passo indietro... per farne mille in avanti; tutti insieme!








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