AMMINISTRATIVE A MOLFETTA – Mattinata bollente e presidio dei seggi. Probabili sorprese nella notte all'apertura delle schede
MOLFETTA - Mattinata bollente a Molfetta. Tra prime comunioni e spiagge affollate per il primo sole d'estate, si stanno svolgendo le elezioni amministrative del post Natalicchio. Il clima politico è caratterizzato da un "basso profilo" che desta incertezza e preoccupazione. Il dato di affluenza sembra in linea con il 2013, anzi in termini percentuali e assoluti supera il dato di allora, quando tuttavia si votò in due giorni anziché' in uno. A mezzogiorno ha votato il 20.37 percento, con 11.447 cittadini.
Nel 2013 erano 14.98 in termini percentuali, con 8.382 cittadini al voto.
Inesistente il presidio dei seggi da parte dei rappresentanti delle varie compagini. A parte l'energica e muscolare rappresentanza di Pino Amato fuori dalle scuole del quartiere ponente e di tanti sostenitori e candidati legati a Tommaso Minervini nella zona Mezzogiorno e Levante: ci segnalano presenze da Onofrio De Gioia a Giorgio Latino, da Barbara Rafanelli a Mariano Caputo (come sempre stanziale dinanzi ai seggi della scuola Berlinguer di via Tommaso Fiore), fino ai sempreverdi giri in scooter di Enzo Spadavecchia. Debole ai seggi la presenza tanto dei rappresentanti del comitato per Gianni Porta Sindaco, quanto dei delegati di Area Pubblica e di Leonardo Siragusa, come se il presidio democratico del voto fosse stavolta affare inutile o meno necessario che in passato.
I toni di appassionata contesa democratica e civile del 2013 sembrano spenti. Eppure l'orgoglio della Molfetta che in quella tornata scelse di liberarsi del centrodestra affaristico cittadino, oggi "spalmato" tra le fila di Minervini e De Bari, potrebbe silenziosamente riemergere nel segreto dell'urna. Si vota fino alle 23. C’è da aspettarsi una lunga notte di sorprese.
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