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Allo sportello antiviolenza Pandora di Molfetta si parla di verginità
14 dicembre 2016

MOLFETTA - Lo sportello antiviolenza Pandora di Molfetta venerdì 16 dicembre terrà il 2° incontro del ciclo TABU, incontri di gruppo con lo psicoterapeuta sul tema della sessualità. Questa volta si parlerà di verginità: "La prima volta: che valore danno gli uomini e le donne alla verginità?" 

L'incontro sarà accompagnato dalla calda atmosfera di torte e tisane in modo da creare un ambiente intimo ed accogliente dove senza imbarazzi si possa esprimere la propria opinione. 
I gruppi saranno condotti dalla psicoterapeuta Miriam Cassandra.

L'incontro si terrà presso il Palazzo Turtur di Molfetta, sede dello sportello antiviolenza Pandora che svolge sostegno psicologico e legale alle donne vittime di violenza.

Per informazioni e iscrizioni: 
infocavpandora@gmail.com \\ sms: 3486602478

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Quante "leggende metropolitane" hanno seguito questa della "verginità" femminile e, perchè non, anche quella maschile. Intere generazioni manipolate nel proprio segreto intimo, colpevolizzate, frustrate come è stato per il "peccato originale". - Avevo 18 anni, quindi una sessantina di anni fa, tempi diversi e complicati a riguardo del sesso. Non erano facili i repporti con l'altro sesso, c'era odore di "peccato" dappertutto, anche nelle manifestazioni naturali, quelle cui lo stesso "creatore" ha "donato" a tutte le sue creature. Molti giovani facevano le prime esperienze sessuali con prostitute, così si maturava sessualmente, un modo assolutamente crudele, deludente, deviante, devastante nell'io psicologico. Ero giovane e forte, curioso di sapere e vedere ciò di cui si parlava sottovoce, vergognandosi e arrossendo anche dalla paura. - Lavoravo su piccole navi, quindi ero un marittimo in giro per l'Italia, la prostituzione "facile" dilagava, così un giorno, invitato da amici conosciuti in una città del Nord, una volta assicurato di un qualcosa di speciale, mi ritrovai in un villino fuori città con prostitute giovanissime, la mia stessa età, vent'anni. Al rifiuto di un rapporto da me considerato normale, mi fu detto che "potevo fare tutto" escluso quello normale, il solo da me conosciuto e mai provato. Rimasi sorpreso alquanto stupefatto, Chiesi cosa significasse quel "tutto" e perchè da ragazze così giovani. Altra sorpresa: mi dissero che così sarebbero arrivate al matrimonio e considerate "vergini" dai loro partners e futuri mariti. Non ebbi nessun rapporto sessuale, persi così la mia "verginità" e non ho più creduto alla "verginità" femminile e maschile. Credo nella cultura del sapere, nell'educazione e nel rispetto dei sentimenti altrui, nelle diversità, tutto in cosciente libertà.
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