MOLFETTA – Da tempo “Quindici” lancia l’allarme sicurezza. Ora è stato superato il livello di guardia e, se non si interviene per tempo, c’è il rischio di ritrovarsi in una situazione ingestibile.
La tolleranza verso l’illegalità diffusa della passata amministrazione di centrodestra di Antonio Azzollini è una della cause della situazione in cui ci troviamo oggi, al punto che perfino i carabinieri non sono in grado di far fronte all’emergenza, ridotti come sono di numero e mezzi.
Intanto registriamo una rapina all’azienda meccanica OSA nella zona artigianale (foto), dove, intorno alle 17,30 di qualche giorno fa, c’è stata una rapina a mano armata da parte di malviventi mascherati, che hanno ripulito i proprietari terrorizzati.
Non è nemmeno escula l'ipotesi che si tratti di una rapina a scopo intimidatorio e quindi una conferma dell'esistenza del racket. Perché i banditi hanno scelto questa azienda quando ce ne sono altre più redditizie nella zona? Sono questi gli interrogativi che dovrebbero porsi gli inquirenti.
La notizia, ovviamente, non è stata diffusa dalle forze dell’ordine, per non alimentare le preoccupazioni già esistenti in città sul fronte della sicurezza. Ma il silenzio non è il modo per risolvere i problemi.
Il precedente commissario prefettizio dott. Biagio De Girolamo - sostituito in misteriose circostanze dal nuovo, il dott. Giacomo Barbato, con un pasticcio istituzionale di cui non si riescono a definire i contorni e del quale parliamo nel numero della rivista mensile “Quindici” in distribuzione questa mattina – aveva capito subito il problema e aveva promosso un incontro con il prefetto per affrontare l’emergenza.
Da allora tutto tace, mentre i soliti servi della propaganda azzolliniana continuano a proclamare Molfetta come città sicura, ignorando volutamente gli allarmi di un’auto bruciata dopo l’altra, di uno scippo dopo l’altro, di fenomeni di usura e del probabile racket alimentano la paura in città, dove si è arrivati a distruggere impunemente anche la sede di un partito.
Crediamo che sia urgente un vertice sulla sicurezza, prima che la criminalità, sicura dell’impunità, alzi il tiro.
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