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Allarme sicurezza, escalation a Molfetta: aggressione a un imprenditore locale
30 gennaio 2013

MOLFETTA - Ennesimo atto di criminalità a Molfetta. Un imprenditore locale, titolare di un'impresa di autodemolizione e commercio di rottami ferrosi, ieri mattina è stato aggredito da tre uomini incappucciati armati di pistola, prima di andare a lavoro. La rapina è avvenuta nel garage della palazzina in cui viva, sulla provinciale Molfetta-Giovinazzo (residence Alba)

Venti punti di sutura e due dita fratturate, il bilancio. la vittima ha fatto denuncia alla Caserma dei carabinieri di Molfetta.

Insomma, negli ultimi tempi è cresciuta in modo sostanziale e quasi inarrestabile l’escalation degli eventi criminosi a Molfetta, come è già emerso nell’incontro tenutosi tra le Forze dell’Ordine e gli imprenditori locali alla sede dell’Associazione Antiracket e Antimafia a Molfetta.

Domani, alla sede dell'Associazione Antiracket Antimafia di Molfetta alle 18,30 si terrà un incontro per analizzare la situazione, mentre sabato 2 febbraio, alle ore 9.30, saranno in conferenza stampa relazionati i risultati conseguiti nel corso del 2012

 

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I TEMPI DEL DUCE!?!? -"..............ogni sera alle dieci nelle sedi centrali di Polizia in tutta Italia trillavano i telefoni, e i capi delle sezioni si scambiavano i dati circa le persone arrestate in giornata perché trovate senza l'obbligatoria carta d'identità: spesso trecento innocui cittadini nella sola Roma. Una temutissima rete di seicentottanta agenti speciali utilizzava i servizi di migliaia di portinai, camerieri, autisti di piazza, come informatori segreti. Conosciuta come O.V.R.A (Opera di Vigilanza e di Repressione dell'Antifascismo), questa nuova istituzione intercettava le conversazioni telefoniche, sorvegliava la corrispondenza di tutti coloro che avevano relazioni con persone all'estero e faceva rapporto perfino sulle scritte che comparivano sulle pareti dei vespasiani. Per gli antifascisti – ora considerati dal codice penale alla stessa stregua dei delinquenti comuni, dei ruffiani e degli spacciatori di droga – la prospettiva era nera. Tutti i partiti erano dispersi, e i giornali dell'opposizione ormai lettera morta. Presto, persino la procedura penale, basata sulla giuria mpopolare, fu sostituita – nei casi di giudizi a carico di antifascisti – da quella dei tribunali speciali, preseduti da giudici militari, che negavano il diritto di appello, ed anche quello di convocare testi a difesa. Pochi fortunati e previdenti – circa diecimila – fuggirono negli Stati Uniti, in Inghilterra o, come Pietro Nenni – che era stato, in un primo tempo, legato al Mussolini socialista – in Francia. Ma per coloro che rimasero, prima o poi “la madama sorrideva”: era questa l'espressione segretamente convenuta per indicare la dolorosa situazione di circa diecimila uomini e donne arrestati dall'O.V.R.A e inviati a domicilio coatto nelle isole Pontine o nelle Lipari...................




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