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Al Comune di Molfetta si entra solo in pantaloni lunghi e con la ... minigonna
05 giugno 2009

MOLFETTA - Come è ben noto in Italia più che all'apparenza si punta senz'altro alla sostanza, ma in bermuda niente ingresso al Comune. Fa molto caldo alle 11.30 di una mattina più di inizio estate che di un'anomala primavera che ormai registriamo solo su calendario. Il cronista di “Quindici”, arrivando negli uffici comunali nota un'auto di traverso che blocca la rampa per i diversamente abili. Ancora percorrendo lo scivolo interno uno scooter ostruisce parzialmente il passo per le carrozzine. Ma, come già detto, in Italia si pensa a ben altro, queste sono solo sottigliezze. Ed è proprio per questo che ieri mattina, un giovedì di maggio con una temperatura di 26 gradi, due cittadini si sono visti negare l'accesso agli uffici comunali al primo piano, di via Antonello de Lacertis. La portineria sita al piano rialzato ha disposto che i due non potessero imboccare al rampa, la prima a destra, sede degli uffici degli assessori e della “stanza” del sindaco, in quanto indossavano bermuda piuttosto che pantaloni lunghi, benché ai piedi avessero scarpe chiuse. Le lamentele dei due si sono protratte per diversi minuti animando il corridoio d'accesso. “Sono pantaloni da più di 100 euro – si difendeva uno dei due – è ridicolo”. Così il tentativo di uno dei due malcapitati nella speranza di convincere i tutori di una rigidissima etichetta. Etichetta, questa, che, a questo punto, pare debba essere rispettata negli ambienti di Palazzo di Città. Il nostro cronista non ha potuto vedere l'esito di tale diatriba, ma volendo, il lettore potrebbe recarsi sul posto e provare tutte le possibili reazioni. “Allora – questa l'ultima battuta da noi registrata – aspetteremo che passi qualche bella signorina in minigonna per vedere che cosa succede. Perchè alle donne sì e a noi no? Questa è una vera discriminazione”. Cattiveria o veggenza? Ai posteri l'ardua sentenza. Intanto la classe politica non si smentisce mai: c'è gente che fuma dove è vietato, assessori non esattamente disponibili e sindaco pendolare, per non parlare poi dei funzionari comunali anch'essi non sempre disponibili. Ma, in ogni caso, è bene che il cittadino aspetti sudato dietro la porta dell'ufficio di turno, ovviamente, al solito, chiusa.
Autore: Sergio Spezzacatena
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FUORI TEMA (mica tanto). BLOG DITE LA VOSTRA: IL RE E' NUDO!!! La deriva è davanti ai nostri occhi: 30 anni di TV berlusconiana hanno partorito finalmente il mostro. Un pubblico addomesticato, che si rispecchia fedelmente nella personalità del suo messia. Ha i suoi stessi vizi, simili aspirazioni nei confronti di soldi, potere e sesso, aspirazioni che rimarranno solo sulla carta, per i comuni mortali. Tutto il fumo che è stato buttato negli occhi degli italiani sta facendo il suo effetto, ormai il premier e la sua sudicia cricca si comportano in modo aggressivo e vergognoso alla luce del sole, senza aver più paura dell'opinione pubblica, anche perchè di fatto nel nostro paese non esiste. Sono altre le cose importanti, il calcio, i culi delle veline, la possibilità di acquistare un nuovo telefonino a rate, il nuovo televisore a rate, la nuova automobile a rate. E perchè d'estate non fare una capatina al Billionaire, dove una coca cola costa 50 euro? Lì trovi tutta la gente che conta, quelli che vanno all'isola dei famosi, le letteronze (ma laureate, occhio!), Corona in nudo integrale, che bello. Se poi qualcuno osa anche solo muovere alcune critiche a questo sistema che sta rendendo tutti deficienti, è sicuramente un comunista, persone che vorrebbero cancellare la proprietà privata, gente senza Dio, libertini dissoluti che addirittura vorrebbero possibili i matrimoni tra persone dello stesso sesso!!! Ma in quanti sono quelli che vogliono veramente opporsi allo scempio del nostro poco orgoglio rimasto? Siamo in pochi. Facciamo troppo poco. Sì, va bene, partecipiamo a qualche manifestazione, votiamo De magistris, andiamo ad ascoltare Beppe Grillo, con gli amici ci atteggiamo a rivoluzionari incalliti. Non abbiamo ancora fatto un cazzo. Oppure quello che stiamo facendo non basta. Che ci piaccia o no, è una guerra, e noi andiamo in giro disarmati di fronte ai nostri aguzzini. LUNEDI' INIZIA LA STORIA... IL TRUFFANANO E' STATO SPUTTANATO A LIVELLO MONDIALE!!!

Egr. "Spezzacatena", non c'è solo il problema degli accessi bloccati e/o delle barriere architettoniche, per i diversamente abili.... Leggiti questo Fuori Tema (mica tanto) da http://www.spreconi.it/ ----------------------------- FA FINTA DI ASSUMERE UN FESSO E RUBA MILIONI DI EURO AI DISABILI. «Addirittura ti ho messo pure un fesso, che poi non lo assumi. Però nel progetto dobbiamo metterlo questo. Quello che ti fa le pulizie può essere anche un disabile di tipo mentale. E ti aumenta la valutazione». Fesso? Sì, chiama così una persona diversamente abile. A parlarne nel 2003 era l'assessore pugliese alla formazione professionale, il cattolicissimo Andrea Silvestri (Udc) che dal suo sito ancora oggi sfoggia foto con alti prelati e citazioni evangeliche. La telefonata sul "fesso" da inserire e poi non assumere è uno degli elementi di prova nel processo per la grande truffa in corso a Bari: l'ex assessore di centrodestra è accusato di avere dirottato verso società a lui legate quasi cinque milioni di fondi pubblici. Con quei soldi si sarebbero dovuti allestire 14 progetti per l'inserimento dei diversamente abili nel mondo del lavoro. Invece il denaro è stato speso per comprare auto di lusso, megatelevisori al plasma e appartamenti. Non è l'unica contestazione mossa al pio Silvestri: venne arrestato nel 2003 con altre accuse minori come l'uso privato dell'auto blu e del telefonino di servizio, alberghi per viaggi di piacere rimborsati con denaro pubblico e qualche acquisto in salumeria messo in conto alla Regione. Volete sapere come è finita? Silvestri ha patteggiato una pena a tre anni di carcere, interamente vanificata grazie all'indulto varato dal governo Prodi. Il presidente della sua giunta regionale, Raffaele Fitto, nonostante sia imputato in un paio di processi, è diventato ministro con Berlusconi. Viene da chiedersi, chi sono i veri fessi? Scritto il 07/05/09 alle 11:32 _______________________________ Attento, però, con i pantaloncino NO!!! Ma col pisello di fuori alla Villa Certosina SI!!! Ma fatti accreditare nell'areo dell'areonautica militare (a spese nostre s'intende). _______________________________


5 Giugno 2009 6 e 7 giugno: "NO PORCO DAYS" Il 6 e il 7 giugno la maggior parte degli italiani penserà di dover votare per l'abrogazione della legge Merlin. Sesso libero e viagra per tutti in villa chiusa. Una vita che non è mai tardi a spese dello Stato. Ballerine di flamenco. Menestrelli e ragazze manager del proprio corpo. Oggi manager un po' zoccole, domani deputate e ministri. Il voto europeo si è trasformato in un referendum per la scopata libera, pubblica e senza età. Non esistono più le minorenni, ma ragazze con meno di 18 anni. Non ci sono più i vecchi porci, ma trombanti facoltosi. Nella scheda elettorale al posto del simbolo del PDL, il cittadino cercherà un bel culo. L'orgia come destino patrio. Il baccanale al posto della festa della Repubblica. Non siate parrucconi, buttatevi anche voi nel mucchio selvaggio. Ne uscirete trasfigurati. La crisi è scomparsa. L'Europa è svanita, vaporizzata. La corruzione di Mills, e soprattutto i motivi della sua corruzione da parte dello psiconano, fanno parte di un'altra epoca. L'Italia è un porno shop. Corrotti, corruttori, papponi e puttane. E' facile farsi tentare, si annulla il pensiero e si vende la propria dignità. All'estero ci temono. Il politico italiano è peggio della peste suina. Topolanek, ex premier della Repubblica Ceca, pisello on air e ragazze in topless, sputtanato a vita. L'ex moglie di Mills, ministro del governo Blair, costretta a dimettersi a causa delle frequentazioni del marito con Testa d'Asfalto. Ora arriva il G8. Sarà a porte chiuse, cosa succederà dietro a quelle porte? Gemiti e amplessi con il traduttore simultaneo? Nudi sulle rovine del terremoto. Lo psiconano è come la maga Circe, tramuta le persone in porci. Non fa una gran fatica. In fondo, il porco che è in noi è un istinto primordiale. Il 6 e il 7 giugno mettetevi davanti a uno specchio e ripetete: "Io non sono un porco", per gli uomini o "Io non sono una porca", per le donne. Subito dopo andate a votare.... Vi sentirete meglio, puliti dentro, leggeri. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure. OGGI: da http://www.beppegrillo.it/


L'ho chiamato "Vite di uomini annunciate e ripetute", tratto da "Confesso che ho vissuto" di Pablo Neruda. - Difficilmente arrivavano al senato le amarezze e i dolori che io e i miei compagni rappresentavamo. Quella comoda sala parlamentare era come imbottita perchè non vi ripercuotessero le grida delle moltitudini scontente. I miei colleghi del partito avverso erano esperti accademici nell'arte dei grandi discorsi patriottici e sotto tutto quell'arazzo di falsa seta che dispiegavano mi sentivo soffocare. Ben presto si rinnovò la speranza, perchè uno dei candidati alla presidenza, Gonzales Videla, giurò di far giustizia, e la sua attiva eloquenza gli procurò grandi simpatie. Io fui nominato capo della propaganda della sua campagna elettorale e dovunque, nel territorio, portai la buona novella. Con una travolgente maggioranza di voti il popolo lo elesse presidente. Ma i presidenti, nella nostra America "criolla", subiscono spesso una metamorfosi straordinaria. Nel caso di cui parlo, il nuovo presidente cambiò rapidamente, imparentò la sua famiglia con la "aristocrazia" e, a poco a poco, da demagogo si trasformò in magnate. Gonzales Videla, fu un prodotto dell'alchimia politica di bassa lega, un frivolo impenitente, un debole che ostentava forza. Ma fece abbastanza per rovinare il Cile. Per lo meno ricacciò indietro il paese nella sua storia. I cileni si guardavano con vergogna senza capire esattamente come era potuto accadere tutto questo. L'uomo fu un equilibrista, un acrobata da assemblea. In questa commedia delle menzogne fu un campione immatricolato. Questo nessuno lo discute. In un paese in cui, in genere, i politici sono, o sembrano essere, troppo seri, alla gente piacque l'arrivo della frivolezza, ma quando questo ballerino di conga straripò era ormai troppo tardi: le carceri erano piene di perseguitati politici e furono persino aperti campi di concentramento come quello di Pisagua. Allora, come una novità nazionale, fu instaurato lo stato poliziesco. Non c'era altra strada che tener duro e lottare clandestinamente per il ritorno alla decenza. Molti degli amici di Videla, gente che l'aveva accompagnato fino alla fine nei suoi andirivieni elettorali, furono messi in prigione nell'alta cordigliera o nel deserto perchè dissentivano dalla sua metamorfosi. La verità è che la classe alta, con i suoi intrighi, col suo potere economico, si era ancora una volta inghiottito il governo della nostra nazione com'era accaduto tante volte. Ma questa volta la digestione fu difficile e il Cile ne ebbe una malattia che oscillava fra lo stupore e l'agonia. Il presidente della repubblica, eletto con i nostri voti, si trasformò in un piccolo vampiro vile e sanguinario. Certamente i suoi rimorsi non lo lasciavano dormire, malgrado avesse installato vicino al palazzo presidenziale, delle gargonnieres e dei postriboli privati, con tappeti e specchi per i suoi piaceri e compagnie. Il miserabile aveva una mentalità insignificante, ma contorta. La stessa sera che iniziò la sua grande repressione anticomunista, invitò a cena due o tre dirigenti operai. Alla fine della cena scese insieme a loro le scale del palazzo e, asciugandosi una lacrima, li abbracciò dicendo: "Piango perchè ho dato l'ordine di mettervi in galera. All'uscita vi arresteranno. Non so se ci vedremo ancora. - Pablo Neruda - Confesso che ho vissuto -

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