Al Comune di Molfetta si entra solo in pantaloni lunghi e con la ... minigonna
MOLFETTA - Come è ben noto in Italia più che all'apparenza si punta senz'altro alla sostanza, ma in bermuda niente ingresso al Comune.
Fa molto caldo alle 11.30 di una mattina più di inizio estate che di un'anomala primavera che ormai registriamo solo su calendario. Il cronista di “Quindici”, arrivando negli uffici comunali nota un'auto di traverso che blocca la rampa per i diversamente abili. Ancora percorrendo lo scivolo interno uno scooter ostruisce parzialmente il passo per le carrozzine. Ma, come già detto, in Italia si pensa a ben altro, queste sono solo sottigliezze.
Ed è proprio per questo che ieri mattina, un giovedì di maggio con una temperatura di 26 gradi, due cittadini si sono visti negare l'accesso agli uffici comunali al primo piano, di via Antonello de Lacertis.
La portineria sita al piano rialzato ha disposto che i due non potessero imboccare al rampa, la prima a destra, sede degli uffici degli assessori e della “stanza” del sindaco, in quanto indossavano bermuda piuttosto che pantaloni lunghi, benché ai piedi avessero scarpe chiuse.
Le lamentele dei due si sono protratte per diversi minuti animando il corridoio d'accesso.
“Sono pantaloni da più di 100 euro – si difendeva uno dei due – è ridicolo”. Così il tentativo di uno dei due malcapitati nella speranza di convincere i tutori di una rigidissima etichetta. Etichetta, questa, che, a questo punto, pare debba essere rispettata negli ambienti di Palazzo di Città.
Il nostro cronista non ha potuto vedere l'esito di tale diatriba, ma volendo, il lettore potrebbe recarsi sul posto e provare tutte le possibili reazioni.
“Allora – questa l'ultima battuta da noi registrata – aspetteremo che passi qualche bella signorina in minigonna per vedere che cosa succede. Perchè alle donne sì e a noi no? Questa è una vera discriminazione”. Cattiveria o veggenza? Ai posteri l'ardua sentenza.
Intanto la classe politica non si smentisce mai: c'è gente che fuma dove è vietato, assessori non esattamente disponibili e sindaco pendolare, per non parlare poi dei funzionari comunali anch'essi non sempre disponibili. Ma, in ogni caso, è bene che il cittadino aspetti sudato dietro la porta dell'ufficio di turno, ovviamente, al solito, chiusa.
Autore: Sergio Spezzacatena