Agenda 21, questa sconosciuta. Legambiente: positivo il rilancio del Forum cittadino
Come evitare che un'opportunità si traduca in un'effimera kermesse
MOLFETTA - Dando seguito alla prima delibera di Giunta dell’Amministrazione Natalicchio, è stata finalmente convocata per martedì 18 marzo l’Assemblea Plenaria del Forum cittadino di Agenda 21. Il Circolo Legambiente di Molfetta, che ha creduto fin dapprincipio in quest’organismo, esprime apprezzamenti verso l’iniziativa dell’Amministrazione Comunale.
Qualche ombra, tuttavia, accompagna questo rilancio dell’Agenda 21. «Stravaganti fughe in avanti – ha puntualizzato Giovanna Grillo, Presidente del Circolo Legambiente di Molfetta – lasciano pensare che lo spirito e il senso del Forum non siano stati davvero compresi».
Legambiente prova a fare il punto. Nella speranza di poter dare, per tempo, un contributo alla nuova stagione di Agenda 21.
Che cos’è Agenda 21
Molfetta è stata nel 1998 la prima città pugliese ed una delle prime in Italia a sottoscrivere la Carta di Aalborg e ad assumere di conseguenza l’impegno a dare attuazione a livello locale all'Agenda 21 e ai piani locali d'azione per un modello urbano sostenibile. Agenda 21 (ciò che bisogna mettere in agenda per il 21° secolo) è nata nel summit delle Nazioni Unite tenutosi a Rio de Janeiro nel 1992 dall’idea di ‘sviluppo sostenibile’ già contenuta nel Rapporto Bruntland dove veniva definito come «uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri»; i Forum locali avrebbero dovuto perseguire l’obiettivo “pensando globalmente e agendo localmente”.
Da allora molta acqua è passata sotto i ponti, molte cose sono cambiate a partire dall’inaspettata accelerazione dei processi di globalizzazione che hanno spazzato via l’illusione che le azioni locali possano efficacemente contrastare l’azione globale dei capitali finanziari. La stessa idea di “sviluppo sostenibile” è tramontata, rivelatasi un triste ossimoro che viene oggi usato ancora con ipocrisia solo da sviluppisti e iperliberisti, da chi nega in nome del proprio tornaconto i processi di riscaldamento globale, il picco del petrolio e l’amara verità che tutte le alternative energetiche ai combustibili fossili che oggi possiamo immaginare sono assai meno vantaggiose, da chi gira la testa dall’altra parte per non vedere la tragedia della distruzione delle foreste vergini e la distruzione della biodiversità e da chi niente sa della devastante compromissione del ciclo dell’azoto.
Oggi si preferisce parlare di “sostenibilità”, interrogandosi quanto il nostro tenore di vita sia compatibile con un decente tenore di vita non solo delle generazioni future, ma anche con le popolazioni dei paesi “senza sviluppo”. È chiaro come di fronte a questo cambiamento di prospettiva la possibilità di azioni di una qualche efficacia e utilità da parte dei Forum locali appare prossima al nulla. Eppure in questi anni a Molfetta il Forum locale non si è limitato a tenere accesa la fiammella della partecipazione democratica, mentre decisioni nefande per la comunità venivano prese lontano dalla città e in oscure sedi.
Il Forum è riuscito a evitare orrori non da poco, a cominciare dal progettato sottopasso di Via Terlizzi, proponendo per primo la soluzione poi adottata (l’attuale rondò), molto meno impattante e contemporaneamente più efficiente e meno costosa del previsto intreccio di corsie, rampe e sovrappassi; il Forum, inoltre, ha spesso e con forza espresso dubbi su quanto stava accadendo a proposito del porto, ha fornito gli elementi per bloccare l’installazione nelle nostre campagne di un parco di generatori eolici alti 150 metri che avrebbero schiacciato le storiche torri che punteggiano quelle contrade, ma ha anche agito in positivo, creando le condizioni per la riapertura del Pulo e progettando il recupero dell’area di Torre Calderina.
Agenda 21, ancora
Oggi l’Amministrazione Natalicchio manifesta la volontà di dare nuova efficacia al Forum. La cosa non può che rendere felice il circolo cittadino di Legambiente che, in questi anni, si è speso con tutte le sue forze per tenere in vita il Forum. «È però venuto il momento di assicurargli nuova efficacia – precisa Giovanna Grillo – attivando come primo punto quel sistema di contabilità economico ambientale in mancanza del quale ogni indicazione che verrà data dal Forum al Consiglio Comunale ed alla Giunta non potrà che avere il carattere di suggerimento estemporaneo, figlio di un discussione tanto libera quanto vana». Eppure, questo non sembra rientrare tra le prossime priorità. La scelta di porre all’ordine del giorno dell’Assemblea – da molti mesi inattiva – il rinnovo delle cariche appare infatti di tutt’altro tenore. Se da un lato si comprende la necessità di legittimare il Forum dotandolo di figure che a pieno titolo ne dirigano le attività, dall’altro non si capisce davvero come l’elezione – cioè la ‘scelta’ – di queste figure possa avvenire tra componenti dell’Assemblea che, per lo più, prendono parte per la prima volta al Forum. In altre parole, non è poi così peregrino il pensiero che, da qualche parte, l’eterno gioco delle ‘cariche’ si sia già concluso. Questo, evidentemente, significherebbe non aver compreso il senso di Agenda 21. O forse, più in generale, della democrazia.