Acqua, Rifondazione: presentiamo le richieste di rimborso all'Acquedotto pugliese
MOLFETTA - Il Partito della Rifondazione comunista ringrazia il Comitato Acqua Bene Comune di Molfetta che torna a mobilitarsi sul mancato rispetto istituzionale del risultato del referendum abrogativo del 12 e 13 giugno 2011.
"Ad oggi, infatti, - dice un comunicato -i gestori del servizio idrico non hanno ancora eliminato dalle bollette la percentuale dei profitti (“remunerazione del capitale investito”) cancellata dal referendum, serve perciò una nuova campagna di mobilitazione e coinvolgimento dei cittadini e delle istituzioni affinché partano massicciamente lettere di reclamo e diffida, indirizzate all'Acquedotto Pugliese per ridurre il costo della bolletta e, in caso d’inadempienza, richiedere la restituzione di quanto ingiustamente pagato.
Serve mobilitarsi anche per denunciare l'aggiramento dell'esito referendario che cancellava a giugno la privatizzazione dei servizi pubblici locali. L'obbligo di privatizzare infatti è stato reintrodotto dal governo Berlusconi con la Legge n. 148 del 14 settembre 2011 (senza nessun cambio di direzione del Governo Monti). Questa legge obbliga a svendere beni pubblici come le aziende partecipate comunali, ad es. la nostra Azienda Speciale Municipalizzata che si occupa di rifiuti.
Assicuriamo sin da ora l'adesione alla campagna nazionale “Obbedienza civile – Il mio voto va rispettato” e il massimo impegno all'interno dell'istituzione del Consiglio comunale tramite il nostro rappresentante, facendo presente però, che al nostro consigliere nessuna lettera ad oggi, è stata formalmente notificata per i canali istituzionali del Comune.
Infine - conclude il comunicato - approfittiamo per informare la cittadinanza che già dalla prossima settimana presso la nostra sede in Piazza Paradiso 20, nelle ore serali, ci saranno i nostri iscritti, che daranno consulenza gratuita per la presentazione dei reclami-istanza-diffida, di rimborso all’Acquedotto Pugliese".