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“A Molfetta 4 cm di spiaggia per abitante” Associazioni e cittadini contro la privatizzazione della costa
15 luglio 2003

Un gruppo di associazioni (il circolo Legambiente, il circolo Arci – Cavallo di Troia, il Molfetta Social Forum, le Passioni di Sinistra, la Casa dei Popoli e l'Archeoclub), nei giorni scorsi si sono espresse in merito alle iniziative di privatizzazione della costa da parte delle autorità competenti. Questo il testo del volantino diffuso in questi giorni, con cui si invita la cittadinanza ad una manifestazione che si terrà il prossimo 27 luglio: “Negli ultimi anni l'amministrazione comunale e quella regionale hanno emesso a più riprese concessioni edilizie e demaniali, che hanno comportato ulteriori privatizzazioni delle spiagge molfettesi. Risultato: migliaia di metri quadrati di spiaggia pubblica interdetti al libero uso dei cittadini. I nuovi stabilimenti balneari privati hanno sottratto al libero accesso uno dei tratti a più alta fruibilità della costa molfettese. (nella foto, la prima cala) Chi ha rilasciato le concessioni è responsabile dei disagi occorsi a centinaia di bagnanti, alle prese, oggi più di prima con divieti, limitazioni e impedimenti alla libera fruibilità della spiaggia. Il rilascio di concessioni per la realizzazione di lidi balneari privati non è un atto d'ufficio, né tanto meno un atto dovuto. La giurisprudenza si è già espressa in merito: “È legittimo il provvedimento di una capitaneria di porto che neghi la concessione di un'area demaniale per la realizzazione di uno stabilimento balneare, in base alla valutazione dell'opportunità che l'area richiesta resti destinata ad area libera, data la limitatezza delle zone idonee, sotto il profilo della sicurezza, alla libera balneazione di utenti di età infantile ed anziana” (C. Stato, sez. II, 27-01-1993, n. 765/91: fonte Centro di azione giuridica di Legambiente Puglia). Oggi ciascun cittadino molfettese ha a disposizione poco meno di 4 cm di spiaggia libera e fruibile. Degli 11.225 m di costa, infatti, appena 3mila m sono accessibili ai bagnanti e di questi ben il 30% è già stato ipotecato ai privati mediante concessione demaniale. Chiediamo agli organi competenti di abbandonare la dissennata politica di dismissione e svendita ai privati del litorale, patrimonio di tutta la comunità. Sollecitiamo l'amministrazione comunale a provvedere al più presto all'approvazione del Piano delle coste e della pianificazione dell'area con destinazione turistica, prevista dal Piano regolatore generale. Sollecitiamo, inoltre, le autorità a vigilare su ogni eventuale abuso perpetrato ai danni della costa. Tutti i cittadini sono invitati a partecipare alla pubblica manifestazione in difesa della libera fruibilità della costa di Molfetta che si terrà domenica 27 luglio in piazza Mazzini alle 20”.
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Nessun tentativo di offesa, era un'osservazione che ora spiego. Giusto quello che dite, ma l'articolista deve parlare il nostro molfettese: se a Molfetta si dice Prima Cala si pensa alla vera e propria cala, quella rimessa a nuovo negli anni; se si dice Scoglio d'Inghilterra si pensa a quel porcilaio di lido dato in concessione. Se parliamo di Torre Rotonda si pensa a Bahia. Tutto quì. Ma non si può dire che "è stata data ai privati la Prima Cala", perchè anche voi, davanti a questa affermazione, capireste altro. Io che faccio lo struzzo? Non ho il piumaggio adatto, anche perchè sono l'unico che si espone col proprio nome anche a costo di non vedere pubblicate le proprie opinioni (anche se contengono molta sincerità, nascosta da un velo di parodosso ed ironia). La mia opinionme sulle spiagge? Nota a tutti gli amici e i lettori online di Quindici (ed anche molto CHIARA). Vorrei fare come Otranto: LIBERO ACCESSO alla battigia per tutti, con la possibilità di sdraiarsi per terra; SERVIZI A PAGAMENTO (ombrelloni, sdraio, acquascooter, pedalò, etc.) dati in concessione ad un privato insieme al bar della spiaggia; docce e bagni gratis (ovvero forniti dal Comune); pulizia GIORNALIERA della spiaggia affidata al gestore dei servizi e del bar; rinnovo ANNUALE della concessione (ad Otranto la concessione è scritta in grande all'interno del lido, sulla sabbia, e ho notato che viene rinnovata ogni 30 maggio). Chi sbaglia o fa il furbo (es. non mantiene la spiaggia pulita) non ottiene l'anno successivo il rinnovo della convenzione; pattugliamento del posto da parte di Vigili e Carabinieri per far rispettare il divieto di accampamento e di accensione fuochi (la Prima Cala è un problema di ordine pubblico... citavo un tempo). Ecco la gestione "fascista" della Prima Cala (adottata nella comunistissima Otranto), in due parole "ordine e pulizia".
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