“Rimboschiamo Torre Gavetone”
Nuovo obiettivo del Wwf, dopo la bonifica della Prima cala
Il WWF scende in spiaggia. Mentre l’estate si congeda e il “popolo dei bagnanti” molfettese da l’arrivederci alle giornate passate al mare, il “Panda” di Molfetta, di letargo, non ne vuol sentir parlare.
E dopo l’operazione “Spiaggia Pulita” - che all’inizio dell’estate ha portato alla raccolta differenziata dei rifiuti, presso la Prima Cala - ora il via è per “Rimboschiamo Torre Gavetone”. Si tratta di un’ambiziosa iniziativa il cui obiettivo è la realizzazione di una zona verde, prospiciente il mare, presso il tratto demaniale compreso fra la stessa Torre Gavetone e l’ex Calce Idrata, lungo il litorale Molfetta-Giovinazzo.
E’ già in atto da qualche settimana, infatti, una campagna di raccolta fondi per l’acquisto e la messa a dimora di 160 “Tamarix Gallice” (Tamerice). “Stiamo coinvolgendo - ci dice Pasquale Salvemini, responsabile della sezione locale del Wwf - enti pubblici e privati, scuole, commercianti, l’associazionismo locale e quanti vorranno dare un contributo economico all’operazione”.
Chiunque, quindi, potrà con un contributo di 50000 lire, adottare un albero, sul quale poi, sarà affissa una targa con il nome dello stesso donatore. L’amministrazione comunale si occuperà della piantumazione degli alberi.
“L’obiettivo - aggiunge Salvemini - è concludere l’operazione il 21 novembre, in occasione dalla ‘Festa dell’Albero’”. Al Wwf assicurano che non si tratterà di una operazione isolata ma che altre zone costiere del nostro territorio, saranno oggetto di rimboschimento.
Ma per riqualificare e valorizzare le coste molfettesi, non basteranno soltanto alberi. Servirà - noi crediamo - soprattutto l’entusiasmo della gente e il suo appoggio (anche economico). Sarà solo la risposta che i molfettesi daranno a questa iniziativa a determinarne il successo. Saranno proprio loro, alla fine, i “papà” e le “mamme” degli alberi che saranno piantumati.
Dalle spiagge al Pulo: l’impegno del Wwf-Molfetta non si ferma. Continuano i contatti con l’amministrazione locale per ottenere la gestione del sito archeologico e per trasformarlo - obiettivo primario, questo, anche del Wwf/Italia - in “Oasi Nazionale”.
C. d. G.