"Zio Pino" presidente del consiglio comunale
Caro direttore,
durante il periodo natalizio mi è capitato di assistere a qualche manifestazione organizzata da scuole o associazioni che hanno visto la partecipazione delle varie autorità cittadine. Quasi tutte avevano uno scopo benefico inteso a raccogliere fondi per le più svariate organizzazioni che in Italia o nel mondo hanno lo scopo di aiutare chi soffre. A queste manifestazioni, specialmente quelle che avevano avuto il patrocinio del comune di Molfetta, hanno partecipato le più alte autorità cittadine come il sindaco, l'assessore di turno e… Pino Amato. Si, caro direttore, quando il presentatore annunciava la presenza di qualche autorità diceva pressappoco così “Ringraziamo della partecipazione il sindaco, l'assessore tizio e Pino Amato”, non lo presentava in qualità di Presidente del Consiglio Comunale ma come Pino Amato. Poiché ho un caro amico che si chiama Giuseppe Amato, detto Pino, che è una bravissima persona, intelligente e onesta, le prime volte pensavo fosse lui ma, quando vedevo Pino Amato, rimanevo un po' deluso. Mi sono chiesto il perché di questo atteggiamento nei confronti di Pino Amato, anche il sindaco è una persona conosciuta, eppure non era presentato come Tommaso Minervini ma come sindaco, allora perché Pino Amato era presentato come Pino Amato quasi fosse un titolo onorifico?Non ho nulla da eccepire sulla persona di Pino Amato ma, presentarlo come Pino Amato, quasi fosse un obbligo per tutti conoscerlo, mi sembra eccessivo, a meno che…..a meno che, chi lo ha presentato non abbia talmente rispetto per Pino Amato da ritenere che Pino Amato non richieda altro titolo che il suo nome: Pino Amato. Oppure, ma questo lo pensano solo i maligni e coloro che non hanno rispetto delle istituzioni, chiamandolo Pino Amato il presentatore ha voluto prendere le distanze dal ruolo ricoperto da Pino Amato, non riconoscendogli il titolo di Presdente del Consiglio Comunale che i nostri degni rappresentanti alla più alta assise cittadina hanno voluto conferirgli. Io invece ritengo che, essendo Pino Amato una persona affabile che non tiene ai titoli, prima di ogni manifestazione si metta d'accordo con il presentatore invitandolo ad assumere nei suoi confronti un atteggiamento amicale, anzi, familiare, e, se ancora non è stato presentato come lo zio Pino, la colpa è dei presentatori che, da comunisti fottuti, non vogliono che Pino Amato entri nelle case di tutti i molfettesi. Caro direttore, perdonami se approfitto dello spazio che mi concedi per lanciare un appello a tutti i miei concittadini: cari molfettesi, da ora in poi non chiamate più Pino Amato “Pino Amato”, chiamatelo invece zio Pino, sarà come avere un parente presidente del Consiglio Comunale e, scusate se è poco. Cordialmente
Pietro Capurso