Yeu Italia, impegno e divertimento
La sede internazionale dell'associazione giovanile a Molfetta?
Viaggiare e dialogare, scoprire e confrontarsi. Si può anche a Molfetta: destinazione Germania, Polonia, Lituania, Turchia, Portogallo, in attesa di varcare i confini dell'Europa. La “Youth for Exange and Understanding International” (www.yeu-international.org), l'associazione di volontariato nata vent'anni orsono a fini di pace e cooperazione fra i giovani del mondo, ha stabilito la sede italiana, dal gennaio 2003, proprio nella nostra città. Ed il presidente (molfettese) di Yeu Italia (www.yeuitalia.it) Andrea Derossi cova il sogno di ospitare a partire dal marzo 2005 proprio a Molfetta l'Head Office (attualmente sito a Faro, in Portogallo) per il successivo biennio. Proposito grosso, per il quale serve una grossa organizzazione.
“In tutta Europa la sede dell'ufficio principale è offerta dal Comune: anche noi abbiamo avuto un cenno positivo da parte dell'Amministrazione locale -dice Derossi- ed una struttura stabile potrebbe permetterci di avanzare altri progetti, come ospitare uno scambio in settembre per ragazzi di quattro nazioni (Estonia, Lituania, Portogallo e Germania) o il consueto seminario di fine anno con la presenza di rappresentanti di ben dieci Paesi, tra cui Palestina ed Israele. Sempre qualora trovassimo strutture ricettive adatte, s'intende”.
Ma su quale bilancio e su quanto “personale” può contare attualmente la Yeu Italia? Sulla sola e semplice collaborazione di una quarantina di soci (in tutto i soci, a livello internazionale, sono tremila) sparsi in tutta Italia (per iscriversi è sufficiente avere tra i diciotto e i trent'anni e versare una quota annuale di quindici euro) e su un budget di quattrocento euro. “Non sono molti - ammette il giovane presidente - ma le convenzioni che la nostra associazione promuove (ad esempio quella col CTS) ed il sistema che sta alla base di ogni viaggio all'estero (vitto e alloggio forniti dalla associazione che ospita il raduno, più rimborso al 70% del volo aereo accordato dalla Comunità Europea dietro approvazione del progetto) permette ai nostri soci di cavarsela con qualche centinaio di euro”.
E la permanenza in luoghi forse non famosi ma di sicuro ricchi di tradizione e storia non è affatto noiosa: alle iniziative “istituzionali” (una per ogni incontro) come visite ad orfanotrofi, meeting sul tema della cittadinanza europea, discussioni sulle sorti dell'ambiente in generale, si accompagnano capatine nei luoghi vicini, qualche salto in un pub od in una discoteca e tutto quello che dalla spontaneità di un “evento” (così si chiama in gergo ogni raduno) può nascere. “Senza dimenticare -confida ancora Derossi- la concreta possibilità di instaurare un'amicizia, la quale significa frequentarsi costantemente a distanza e spesso tornare a piacimento in quel posto sapendo di poter fare affidamento su qualcuno che già si conosce”.
Sette scambi nel solo 2003 sono tanti ma la Yeu Italia non vuole fermarsi: sono già stati avviati i contatti per spedire una delegazione italiana all'“evento” che si terrà a settembre in Cina. E l'associazione ha inviato un proprio rappresentante (il vice-presidente Bartolomeo Bufi, anch'egli nostro concittadino) pure alla cerimonia di allargamento dell'UE del primo maggio scorso, svoltasi a Dublino.
E a proposito di Europa, Yeu International è membro dell'European Youth Form ed usufruirà dei corsi in “management delle associazioni giovanili internazionali” che a breve termine saranno organizzati dal Consiglio d'Europa.
“Gestita dai giovani per i giovani” è il loro motto. Qualcuno vuol farsi avanti?
Eugenio Tatulli
eugenio.tatulli@quindici-molfetta.it