WWF: il degrado dei parchi urbani a Molfetta
MOLFETTA - Molto clamore ha suscitato negli ultimi giorni l'ennesimo atto vandalico che ha portato alla distruzione del parco giochi di via Samarelli, peraltro mai aperto alla fruizione del pubblico.
Il Wwf Molfetta evidenzia che il degrado dei parchi urbani e delle aree verdi va ben oltre l'ultimo caso di cronaca. Si continua a realizzare "parchi" privilegiando la presenza di "giostrine" rispetto agli alberi e che anche le aree verdi in ristrutturazione vedono tagliare gli alberi per posizionare dei giochi che poco hanno a che vedere col verde pubblico, oppure per fare spazio alle bancarelle, come accaduto in via Giovinazzo, situazione già evidenziata da tempo dall'associazione ma per la quale non è giunta alcuna risposta.
Il Wwf Molfetta vuole evidenziare un'altra situazione a rischio: quella del parco di Mezzogiorno (realizzato nella zona 167).
A diversi anni dalla sua realizzazione (e tanti soldi pubblici - quindi dell'intera comunità - investiti) il sito versa in uno stato pietoso, prestando il fianco alle azioni dei soliti sciocchi.
Il Wwf Molfetta, sin dal 2009, aveva chiesto formalmente all'amministrazione comunale di poter gestire gratuitamente il parco, secondo le linee guida della gestione delle oasi del Wwf.
Nella richiesta si metteva in evidenza la necessità di aprire il sito non solo a chi voleva trascorrere qualche gradevole ora all'aria aperta ma anche per attività ludiche e didattiche. La proposta vedeva, inoltre, la realizzazione di voliere per il recupero animali selvatici.
Niente di tutto questo è stato preso in considerazione. Sino ad oggi l'associazione non ha mai ricevuto alcuna risposta. Tre anni di silenzio da parte dell'amministrazione comunale e tre anni di continuo degrado, con soldi dei contribuenti buttati al vento e nessuna tangibile operazione di crescita del tessuto sociale: "Siamo di fronte all'ennesimo scempio di una città allo sbando" ha affermato Pasquale Salvemini, responsabile del Wwf Molfetta.