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VOLLEY. Euroambiente Manfredonia - Indeco Ragno Molfetta 3 - 0
21 aprile 2008

MOLFETTA - E' finita con il Manfredonia in trionfo la sfida fra prima e seconda della classe in terra sipontina con un punteggio forse troppo rotondo, ma senza dubbio meritato per i padroni di casa autori di una stagione strepitosa, degni comprimari dei molfettesi che hanno lasciato le briciole alle dirette concorrenti. La differenza fra le due contendenti sta nelle motivazioni iniziali completamente opposte e dalle scelte obbligate del tecnico ospite Vito Avellis che per motivi di varia natura, ha tenuto forzatamente a riposo alcuni titolari. Per gli infortuni di Benevento e di Gianni La Gioia, è stata rivoluzionata la ricezione in casa Indeco, con gli inserimenti di Dellorusso e Fabiano in banda e Sciancalepore nel ruolo di libero. In cabina di regia, inizialmente ha trovato spazio Iaia dopo un'annata di sacrificio quasi sempre in panca, mentre al centro da tempo si stanno alternando i tre di ruolo, per i motivi di lavoro che hanno ridotto la disponibilità di Sergio Squeo. Il buon Emanuele Di Iorio, leone indomabile, ha completato il roster iniziale da opporre ai terribili ragazzi di Pino Tauro. L'avvio è stato aggressivo dei padroni di casa che con La Bianca in battuta, hanno conquistato i primi due punti. I rossoblu hanno risposto colpo su colpo mostrando un atteggiamento dignitoso e non arrendevole, provando situazioni di gioco mai sperimentate prima a causa del mancato affiatamento fra gli attaccanti ed il regista Iaia. A metà set il Manfredonia ha creato un margine di sicurezza fra le parti che lo ha sapientemente conservato sino al termine chiudendo la frazione sul punteggio di 25 – 20. Nel secondo set, i locali hanno spinto ulteriormente consci che il primo obbiettivo minimo ovvero raggranellare un punticino prezioso in ottica play off, è a portata di mano. L'emozione di mettersi in mostra in una gara così importante, forse ha giocato un brutto scherzo ai ricettori rossoblu che hanno faticato a trovare le giuste geometrie sui picchiatori sipontini Guancia, La Bianca ed Orefice, mettendo in ulteriore difficoltà Salvatore Iaia apparso un po' troppo statico ed inevitabilmente impreciso. Mister Avellis, tenta la carta della disperazione operando gli avvicendamenti obbligati ed opta per il doppio cambio Massimiani – Squeo al posto di Di Iorio – Iaia. I padroni di casa continuano a giocare in scioltezza e portano a sette le lunghezze di vantaggio arrivando a condurre 22 – 15 spianando la strada al secondo successo parziale. Dopo un cambio palla rossoblu, Dellorusso in battuta mette i brividi ai sipontini ed al folto pubblico presente al Paladante. La rimonta ospite si concretizza sul punteggio di 22 – 20 con la possiblità in contrattacco di sfiorare il 21 - 22 che diventa 20 – 23 per il Manfredonia. Il secondo set va in archivio sul punteggio di 25 – 21. Nel terzo ed ultimo parziale Avellis lascia in campo Massimiani e l'avvio è promettente per i rossoblu che si portano in vantaggio sul 6 – 1 inducendo mister Tauro a chiamare time out. La reazione del Manfredonia non si fa attendere, ma la capolista tiene sempre a debita distanza la voglia di rimonta dei locali che comunque non mollano mai a dimostrazione dell'ottimo lavoro psicologico svolto dal condottiero nell'arco di una stagione da incorniciare. Nelle battute finali, con tre punti di vantaggio la Ragno non gestisce al meglio le proprie possibilità di rientrare in partita. Ancora doppio cambio per alzare il muro ed a trarne giovamento è il Manfredonia che raggiunge gli ospiti sul pari 22. Si gioca punto a punto, errori da una parte e dall'altra prima non consentono all'Indeco di sfruttare i set point e poi tarpano le ali al Manfredonia di salire in paradiso. In questa fase del match, si rivede nella mente dei protagonisti il film di una stagione e la differenza la fanno le motivazioni. I sipontini pur giocando con più cattiveria sino al termine, forse non hanno la forza e la lucidità per chiudere, ma la leggenda narra che la fortuna aiuta gli audaci. Sul 28 – 27, il giovinazzese La Bianca tira una delle sue battute che rimbalza sul nastro della rete e finisce a terra per l'esplosione di gioia del popolo biancazzurro.
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