Vito Fornari scultore cartapestaio
Attualmente nelle chiese di Molfetta c’è un patrimonio di vario livello artistico, costituito da dipinti e statue, testimonianza della devozione che i molfettesi hanno manifestato, nel tempo, verso i santi. Relativamente all’arte statuaria, la documentazione storica disponibile evidenzia che sono pochi gli artisti molfettesi che nel tempo hanno contribuito, con la loro vena creativa, ad abbellire e accrescere il patrimonio storico-artistico locale. Ricordiamo nel sec. XVI tale Francesco Salepico statuario, citato dal Lombardi. Il Salepico, canonico del Capitolo Cattedrale, morì nel 15131. Un altro statuario molfettese è citato nel Catasto Onciario di Molfetta del 1753 nella persona di Giacomo d’Agostino di 22 anni. Questi girava per diversi paesi della nostra regione realizzando statue di gesso; tanto è quanto si dichiarava nel suo stato libero alcuni anni prima della formazione del Catasto Onciario. Nel 1778 il d’Agostino, per conto del nobile Giovanni Antonio Volpicella, rilevò nel Duomo di Molfetta una copia in gesso dello stemma della famiglia Volpicella2. A cavallo tra l’Ottocento e Novecento, annoveriamo diversi artisti cartapestai, anche se della loro produzione si sa ben poco. Uno di questi, tale Vito Fornari, alias vetudde u gobbe, ci ha lasciato alcuni simulacri raffiguranti vari santi. Figlio di un cugino del famoso sacerdote e abate don Vito Fornari, nacque nel 1846 da Francesco di Vito e da Lucrezia Tattoli di Giuseppe. Morì celibe nel 1893. Per la sua invalidità, di mestiere faceva il calzolaio, come suo padre, mentre si dilettava a formare con la cartapesta personaggi presepiali, anche se su richiesta eseguiva lavori più impegnativi. Della sua produzione artistica conoscevamo solo qualche opera, ma negli ultimi anni, a motivo di restauri e di una ricerca più avanzata, sono venuti alla luce altri simulacri di santi di buona fattura e conservazione. Ne è scaturito un piccolo catalogo che proponiamo all’attenzione dei lettori. S. Giuseppe. Nella chiesa di S. Gennaro vi è la statua in cartapesta raffigurante S. Giuseppe. Il simulacro nel mese di gennaio è stato sottoposto al restauro ad opera di Beppe Paparella di Molfetta. Nella fase di pulitura si è rinvenuta l’indicazione dell’autore e della data: Vito Fornari fece nel 1880. Gesù nell’orto. A Bisceglie nella chiesa di S. Adoeno vi è il simulacro in cartapesta policroma, raffigurante Gesù nell’orto. In fase di restauro è venuta fuori sulla base la firma dell’autore: Vito Fornari 1880 Molfetta. S. Vincenzo Ferrer. Nella Chiesa di S. Domenico vi è il simulacro in cartapesta policroma raffigurante S. Vincenzo Ferrer. Fu commissionato dalla Pia Associazione S. Vincenzo Ferrer, costituita fra le maestranze dei muratori. Alla base del simulacro la dedica: A DEVOZIONE DEI MURATORI e dietro Vito Fornari fece nel 18833. S. S. Medici Cosma e Damiano. Nella chiesa di S. Maria di Costantinopoli a Giovinazzo vi sono le statue in cartapesta raffiguranti i S.S. Medici Cosma e Damiano. Committente fu la famiglia Daconto nel 1884. La similitudine dei gambali con quelli dei diversi simulacri raffiguranti S. Michele Arcangelo, come diremo dopo, fanno pensare che siano opera del Fornari. S. Michele Arcangelo. Nella chiesa di S. Domenico vi è il simulacro in cartapesta policroma raffigurante S. Michele Arcangelo fatto eseguire su commissione di una signora, tale Sallustio in Tattoli, non datato. S. Michele Arcangelo. Nella chiesa di S. Agostino a Giovinazzo, vi è un simulacro in cartapesta raffigurante S. Michele Arcangelo. Reca: Vito Fornari Molfetta 1888. I due simulacri raffiguranti S. Michele Arcangelo tra loro presentano molte affinità per la coloritura e la fattezza; in particolar modo sono simili i gambali e la figura del diavolo. S . Anna e Maria Bambina. Nella chiesa di S. Domenico vi è il simulacro di cartapesta policroma raffigurante S. Anna e Maria Bambina, non firmato, ma eseguito intorno al 1888; committente fu l’Associazione di S. Anna4. Nel 1904 fu restaurato da cartapestaio Corrado Binetti come dall’iscrizione posta al di dietro di Maria Bambina: Corrado Binetti Restaurai 1904. S. Ciro. Nel Seminario Vescovile vi è il simulacro in cartapesta raffigurante S. Ciro. Sulla base è riportato: S. CIRO MEDICO EREMITA E MARTIRE, dietro sulla base: A divozione di Ciro Lobasso .. Lazzaro – Vito Fornari fece nel 1888. Proviene dal Duomo come attesta una dichiarazione del 1938 dell’allora parroco don Antonio Palmiotti5. Le sculture elencate arricchiscono in modo significativo la conoscenza dell’arte della cartapesta a Molfetta. Questo saggio vuol essere un primo approccio per favorire la ricerca di nuove acquisizioni sugli artisti locali minori. © Riproduzione riservata –––––––– 1 F. LOMBARDI, Notitie istoriche della Città e vescovi di Molfetta, Napoli 1703, p. 114; A. FONTANA, La statua di S. Caterina d’Alessandria nella Chiesa Vecchia e la famiglia Salepico, «Luce e Vita», A. XXXVII 1961, n. 18, p. 2, del 28-5-1961. 2 ARCHIVIO COMUNALE MOLFETTA (=ACM), Catasto Onciario di Molfetta 1753, f. 400; ARCHIVIO DIOCESANO MOLFETTA (=ADM), Curia Vescovile (=CV), carte varie, cart. 204 e 244; ARCHIVIO STATO TRANI, notaio Mauro Fornari, vol. 1216, f. 130. 3 ACM, cat. 2, vol. 42, fasc. 6, sottofasc. 1, doc. del 30-3-1883. 4 A. FONTANA, Notizie sulla statua della Madonna di Pompei della Chiesa Vecchia, «Luce e Vita», A. XL 1964, n. 18, p. 3, del 17-5-1964. Ringrazio gli amici Luigi Palmiotti di Bisceglie e Diego de Ceglia di Giovinazzo per le relative segnalazioni. 5 ADM, CV, Parrocchia S. Corrado, Atti e S. Visite 1938-1955.
Autore: Corrado Pappagallo