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Vito Copertino, alle primarie per una città alternativa
18 novembre 2005

MOLFETTA 18.11.2005 Un intervento fiume, quello con cui Vito Copertino (nella foto), uno dei quattro candidati alle primarie del centro sinistra per la scelta del proprio candidato sindaco, ha aperto la sua conferenza stampa. Preceduto da una presentazione ancor più torrenziale di Mario Centrone, esponente di “Passioni di sinistra”, una delle formazioni che lo sostengono, assieme al Movimento del Buon governo, Madre terra e il Laboratorio di città partecipata. Centrone ha parlato di una “candidatura anomala”, che rappresenta una critica alla “boria dei partiti”, non in quanto tali, ma perché incapaci, a suo dire, di raccogliere le istanze che provengono dalla società civile, ed espressione di un coacervo di forze, definite del “dopo Genova”, il cui tessuto sociale di riferimento è il “nuovo proletariato intellettuale, il lavoratore immateriale”. Su quest'anima movimentista, ha insistito molto Vito Copertino, nel caratterizzare la sua posizione all'interno del centro sinistra, da lui definito però ostinatamente Unione, quasi che non ne riconoscesse l'allargamento ad altre formazioni, fra cui lo stesso Movimento del Buon governo che lo sostiene. Copertino fa riferimento ad un soggetto politico che nasce dal basso, concretizzato nel lavoro delle associazioni di quartiere, ambientaliste, di volontariato, di cui, ha però riconosciuto: “Non pretendo di rappresentare tutta la ricchezza”. Una candidatura dei movimenti, intesi non tanto come quelli cittadini, che hanno collaborato all'elaborazione delle linee programmatiche contenute nel Documento della coalizione di centro sinistra, ma che non hanno espresso un appoggio politico preciso, quanto dei movimenti, ha affermato Copertino: “Analizzati sul piano storico, nuovi soggetti politici plurali, quelli che hanno sostituito il movimento operaio del secolo scorso, contro la globalizzazione, pacifista, ambientalista, che esprimono una concezione nuova della politica”. Due le parole chiave. Una è “alternativa”, questa è la città che Copertino ha in mente e che ritiene possibile, anche sulla scorta di quanto accaduto in altri comuni, citando quello di Grottamare, preso ad esempio per il suo piano di mobilità cittadino ed ulteriori scelte che ne fanno, assieme ad altri, un “comune virtuoso”; incoraggiato dalle iniziative prese dalle giunte di Emiliano, Divella e Vendola, che hanno dimostrato come progetti di primo acchito utopici, possano tradursi in azioni di governo. Poi c'è “principio di precauzione”, che avrebbe evitato errori in passato e che deve impedire altri scempi del territorio molfettese. Sul piano programmatico, dopo la scontata denuncia dei danni perpetrati dall'amministrazione di Tommaso Minervini, in particolare dello “scippo” alla città costituito dalla modalità di edificazione nella 167 delle aree precedentemente occupate da villette, Vito Copertino ha focalizzato la sua analisi soprattutto sulle questioni urbanistiche e, più in generale, di governo del territorio, puntando sulla “riorganizzazione per aree omogenee del territorio”, sull'adeguamento del PUTT al PRG, su un ripensamento del porto, in base alle reali strategie economiche accertate, su case comunali date in affitto alle giovani coppie con prezzi accettabili, sulla creazione di un assessorato del Lavoro. Per quanto riguarda gli aspetti più politici, Copertino si è dichiarato soddisfatto delle primarie, forte occasione di partecipazione “se vere, libere e democratiche” e che “devono avere più opzioni, altrimenti che primarie sono?”. In merito ai suoi rapporti con Rifondazione comunista, ha affermato: “È il partito di cui faccio ancora parte”. Aggiungendo poi: “Se i partiti, pur necessari alla democrazia, non bastano, perché ci sono associazioni e movimenti, si tratta di vedere come intrecciare queste esperienze. È una prova che va vissuta, una contraddizione, non insanabile fra me e il mio partito. Spero alla fine ci renderemo conto che tutti quanti ci avremo guadagnato, non solo noi, ma anche la città”. Alla richiesta di un chiarimento sulla sua adesione alla coalizione, Copertino ha infine dichiarato: “Mi sento parte del centro sinistra, pronto ad accettarne le regole , siamo decisi a metterci a disposizione del candidato che dovesse vincere le primarie e a rispettarne le regole, se queste regole saranno rispettate da tutti”. Lella Salvemini
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