Villa Menelao Turi - Indeco Ragno volley Molfetta: 3 - 2
MOLFETTA - Dopo oltre due ore di gioco, la Villa Menelao Turi piega la resistenza dell'Indeco Ragno volley Molfetta e la condanna alla prima sconfitta stagionale per la gioia dei tanti detrattori in parte presenti anche ieri nel piccolo impianto turese. Vedere tesserati travestiti da ultras o ultras travestiti da tesserati, esultare ad ogni punto dei locali come se stessero per compiere un'impresa eroica, amplifica i meriti della capolista che ha mortificato la concorrenza ed accentuato la frustrazione di tanti mediocri.
La partita è stata agonisticamente valida, vinta con merito dai padroni di casa che hanno dimostrato di essere un buon complesso, con una media punti inferiore alle aspettative della vigilia se solo avessero interpretato con la stessa cattiveria di ieri, tutte le partite. L'Indeco dal canto suo non ha demeritato, poteva vincere il big match, ma lo poteva perdere più nettamente. I rossoblu si sono fatti irretire oltre misura dai direttori di gara salernitani che oltre a non essere stati impeccabili nelle decisioni tecniche, hanno usato due pesi e due misure nelle decisioni disciplinari, ammonendo Massimiani e Squeo e nessun atleta del Turi dopo una serie innumerevole di richiami.
Il primo set dopo un avvio veemente dei locali, ha mostrato una Ragno concreta e determinata che ha condotto sempre il gioco ed il punteggio approfittando di tanti errori turesi in tutti i fondamentali. Dopo il 25 – 21 ospite, si passa alla seconda frazione con un cambio al centro nel Turi: Campanella subentra ad un evanescente Martinez. La condizione psico-fisica approssimativa di Alessandro Benevento, ha costretto Vito Avellis a sostituirlo con Giuseppe Dellorusso che ha approcciato in maniera troppo timida un match così delicato. Il secondo set non ha avuto storia; il Turi ha reagito con generosità al momentaneo svantaggio ed ha costretto ad un'infinità d'errori gli attaccanti rossoblu. Il 25 - 14 è eloquente e non lascia spazio ad interpretazioni di nessun genere. Nel terzo set, succede di tutto di più. L'Indeco reagisce con un capitano Marcello Bruno (foto) davvero superlativo, dimostrando al folto pubblico, di meritare ancora palcoscenici più consoni al suo recente passato. Il capitano è stato sempre positivo, trascinatore assoluto, ha tenuto a galla la nave contrastando tutte le avversità.
Quasi mai fermato dal muro turese andato completamente in bambola sugli attacchi da zona 4 e da zona 3. Fra qualche svista di troppo ed il primo giallo sventolato al regista Massimiani, la capolista conduce prima 19 -15 e poi 21 – 18, quindi il buio pesto. Battute con i piedi a terra sbagliate nettamente, qualche attacco tirato col braccino ed il secondo giallo per proteste alzato sul naso di Squeo, porta il Turi sul 23 – 22 che si trasformerà in 25 – 22 a causa di una ricezione deficitaria. L'epilogo della frazione, oltre a far perdere il primo punto stagionale agli ospiti, evidenzia una certa stanchezza ed in maniera forse tardiva, giunge il momento di Beppe Fabiano sicuramente uno dei migliori rossoblu in questo momento.
Il Turi gasato all'inverosimile, sospinto da un pubblico caloroso ma corretto, spinge sull'acceleratore per conquistare l'intera posta in palio. Al secondo time out tecnico, il Turi conduce 16 – 12 e tutto lascia presagire che per i molfettesi non c'è più spazio. Errore madornale, i ragazzi dell'Indeco dimostrano di essere i più forti e trovano ancora le risorse per riprendere un match che sta per andare in un'unica direzione. Di Iorio e compagni pur non essendo al massimo, sbagliano di meno in battuta e piazzano una serie di muri con Squeo e Fabiano che annichiliscono il povero Mastropasqua autore comunque di una grande prestazione.
Il quarto set si chiude a favore degli ospiti sul punteggio di 25 – 20, grazie all'ex Licchelli autore di un palleggio scivoloso sui propri piedi. Si decide tutto al quinto set; i tecnici tengono in campo gli stessi sestetti e si gioca punto a punto. La fatica si fa sentire da ambo le parti e la battaglia si riassume sul botta e risposta fra Bruno e Mastropasqua. Nessuna delle due squadre riesce a scappare, anche se i ragni fanno il cambio di campo in vantaggio per 8 – 6. Si gioca sul fil di lana e la prima occasione per esultare è a favore dei molfettesi; sul 14 – 13 ospite, Mastropasqua mette a terra in diagonale la palla della vita.
L'opposto turese batte flottante e mette in difficoltà la ricezione dei ragni che possono solo appoggiare e poi subire il sorpasso del 15 – 14. Ancora battuta dell'opposto partenopeo e questa volta ace diretto per il 16 – 14 che sancisce il definitivo 3 – 2.