Via ai lavori di recupero di Piazza delle Erbe
MOLFETTA – 8.5.2002
Via ai lavori di recupero e restauro di Piazza delle Erbe (nella foto), la storica piazza cittadina scelta dall'amministrazione Guglielmo Minervini per la prima esperienza di “progettazione partecipata”: associazioni ambientaliste, università, esperti di urbanistica, amministratori e soprattutto residenti di un quartiere (il quartiere Catecombe) rimasto ai margini della politica e dell'attività amministrativa per anni.
Ora questo progetto, come tutti gli altri della passata amministrazione, arriva a conclusione, con l'obiettivo di restituire alle origini questo luogo di incontro e di gioco.
Piazza delle Erbe è cara al cuore dei molfettese: alle spalle il porto, a fianco il mercato del pesce sempre animato di voci e di colori, e, tra gli edifici che vi si affacciano, una storica scuola di musica, la Dvorak.
I lavori che sono stati avviati in questi giorni interesseranno non solo la piazza, ma anche il vico II Catecombe e l'edificio su via Santa Croce. Le procedure di assegnazione dei lavori per gara d'appalto si sono concluse già cinque mesi fa, il 5 dicembre scorso. L'importo complessivo dei lavori è di un oltre miliardo di vecchie lire.
"La piazza - si legge nella relazione generale che fa da supporto al progetto - da anni versa in un notevole stato di degrado, tale da risultare un non-luogo, privo di una sua specifica identità".
Dunque, sarà prima di tutto il recupero di un'identità perduta. "Piazza delle Erbe - continua la relazione - deve tornare fulcro della vita del quartiere, sul quale far convergere tutti i percorsi e i flussi pedonali". Luogo di scambi, di relazioni e anche di cultura. "la piazza può trasformarsi in un luogo di venti e spettacoli, legati all'attività della scuola di musica Dvorak di don Salvatore Pappagallo (sempre se il Comune non la fa chiudere prima, ndr)”
Il progetto approvato prevede un recupero "sobrio" della piazza. Niente sovrastrutture che ne stravolgano l'aspetto. Una piazza "di pietra", arricchita di una fontana e di qualche "totem" fatto di piante e di comode panchine. "La fontana - spiegano i progettisti - sarà un vero monumento urbano, segno di riconoscimento della piazza e delle sue tradizioni".
Lastre di pietra di Trani rivestiranno la struttura portante in muratura e più ricca sarà l'illuminazione, per migliorare l'arredamento ma soprattutto per garantire più sicurezza, una necessità messa in evidenza dagli abitanti che da tempo sollecitano più attenzione al quartiere.
Massimiliano Piscitelli