Vertenza Ciccolella, botta e risposta tra Flai-Cgil e il Gruppo floricolo
Nuovo capitolo della vertenza che vede contrapposti il gruppo floricolo Ciccolella di Molfetta con un gruppo di lavoratori della Flai-Cgil che contestano l'accordo nazionale sottoscritto dalla Uila-Uil e dalla Fai-Cisl che rappresenta il 90% dei lavoratori del settore. Siamo di fronte ad un'evidente spaccatura che vede contrapposti i sindacati che hanno firmato il contratto nazionale e quelli che lo contestano. Su questa vicenda sono state fatte, e sono tuttora in atto, molte speculazioni da parte di strani soggetti pseudo politici in cerca di visibilità e di improvvisati personaggi che hanno dato origine a strascichi giudiziari penali e civili, tuttora in atto. Sulla vertenza Ciccolella registriamo ora la posizione della Flai-Cgil e dello stesso Gruppo floricolo, mettendo a confronto le rispettive posizioni. «Nella sede Arci di Terlizzi – dice il comunicato della Flai-Cgil –, si è tenuta la conferenza stampa convocata dalla Flai-Cgil provinciale di Bari, segretario generale Peppino Deleonardis, presenti il segretario generale della Cgil Puglia, Mimmo Pantaleo, il segretario generale Flai- Cgil Puglia, Liano Nicolella, il segretario generale della Cgil provinciale di Bari, Pietro Colonna, gli avvocati impegnati nell'azione giudiziaria, con l'intervento di Ivana Galli, segretaria nazionale della Flai-Cgil. La conferenza è stata convocata per fare ulteriore chiarezza e verità sui comportamenti della Holding Ciccolella, che, mentre non applica gli accordi già più volte sottoscritti con la Flai-Cgil Provinciale di Bari, licenziando lavoratrici e lavoratori iscritti alla Cgil, – di qui il giudizio pendente presso il Tribunale di Trani ex art. 28 dello Statuto dei Diritti dei Lavoratori -, annuncia cosiddetti “accordi” nazionali con Uila-Uil e Fai-Cisl, con i quali si delegittimano le vigenti norme contrattuali nazionali e provinciali in materia salariale e normativa, con artifici di facciata. Il Segretario Generale della Flai-Cgil Provinciale di Bari, Peppino Deleonardis, ha sintetizzato la storia del difficile confronto e dei verbali d'accordo sottoscritti e disattesi dall'azienda, paragonandoli al cosiddetto “accordo nazionale”, del quale gli Avvocati Enzo Augusto e Nicola Caroppo hanno evidenziato, a dir poco, la “stranezza” e la pretestuosità. I lavoratori intervenuti hanno rimarcato il grave disagio in cui vivono da parecchi mesi per il licenziamento subito, o in azienda per le condizioni ambientali più volte denunciate, anche in materia di igiene e sicurezza, chiedendo non la “legalità delle chiacchiere”, ma la legalità vera, nel rispetto della dignità delle persone, delle leggi e dei contratti di lavoro vigenti, già sottoscritti, e non quelli che vendono fumo e delegittimano la contrattazione già esistente. La Segretaria Nazionale Ivana Galli, riscontrando la gravità dei comportamenti della Holding Ciccolella, ha dichiarato che la Flai-Cgil nazionale non ha mai ricevuto inviti a confronti di carattere nazionale, smentendo le capziose e distorte comunicazioni aziendali. Ha ribadito, ove richiesta, la disponibilità al confronto con l'azienda, ripartendo dal rispetto degli accordi da tempo sottoscritti dall'azienda con Flai-Cgil provinciale di Bari. Ha ribadito, altresì, che la Flai-Cgil provinciale e il suo segretario Generale Peppino Deleonardis, con i lavoratori, si stanno battendo, da più di un anno, per il rispetto della legalità, della dignità e dei diritti civili delle lavoratrici e dei lavoratori, contro ogni forma di discriminazione e, oltre alla solidarietà e al sostegno, persistendo l'attuale comportamento discriminatorio dell'azienda, la Segreteria Nazionale della Flai-Cgil affiancherà le opportune iniziative, ad ogni livello necessario. La Flai-Cgil provinciale ha consegnato ai giornalisti intervenuti un quadro sinottico di paragone tra la contrattazione vigente, e gli accordi da tempo precedentemente sottoscritti dall'azienda, che evidenziano le negative “incongruenze” del cosiddetto “accordo nazionale” che, al contrario di quanto si sostiene, stabilizza la precarietà e viene tanto sbandierato solo per “rinfrescare la facciata”». Alla Cgil replica il Gruppo Ciccolella con un comunicato in cui dice che: «mentre il Gruppo Ciccolella celebra in questi giorni con i suoi lavoratori e le sue rappresentanze sindacali il raggiungimento di un accordo nazionale che soddisfa pienamente tutte le parti, ponendosi al tempo stesso come modello di relazioni industriali nel settore agricolo e florovivaistico, allo stesso tempo continua a registrare – con rinnovato stupore – il persistere, accelerato e inesorabile, della cupio dissolvi che caratterizza gli atteggiamenti di alcuni sindacati locali, evidenziati da spropositate reazioni successive alla notizia del raggiungimento di un obiettivo così importante per i lavoratori. Appellarsi a presunte e infondate vocazioni antisindacali del Gruppo Ciccolella, parlare di accordo separato che legittimerebbe il sottosalario e le evasioni, non solo è del tutto privo di fondamento, ma offensivo e irrispettoso nei confronti dei lavoratori che beneficiano dell'intesa sottoscritta con Uila-Uil e Fai-Cisl oltre che gravemente lesivo della realtà e della corretta informazione. L'azienda, non potendo invocare per la propria tutela strumenti come ad esempio il procedimento ex art. 28 statlav valido solo per i sindacati, si riserva di promuovere ogni azione civile e penale a difesa della propria immagine e dei propri diritti evidenziando che le isteriche quanto imprudenti dichiarazioni rilasciate da una singola persona che strumentalizza la carica rivestita, potranno trovare adeguate risposte e sanzioni nelle sedi opportune anche a risarcimento dei gravi danni immotivatamente subiti. Si ricorda che l'accordo è stato sottoscritto dai rappresentanti di oltre il 97% dei lavoratori delle nostre aziende: si tratta di una percentuale di consenso altissima e inusuale per chiunque conosca il mondo delle relazioni industriali, dove gli accordi si siglano sul filo di lana di maggioranze risicate. Presentarlo quindi come accordo separato risulta patetico prima che ridicolo. La rappresentatività secondo il nostro ordinamento si accerta sulla consistenza numerica degli aderenti e non già sulle gratuite e reiterate offese. In questi mesi, mentre l'azienda proseguiva con tenacia e coerenza il proprio percorso di stabilizzazione e ristrutturazione interna e la stragrande maggioranza dei sindacati ne seguiva e condivideva le tappe con il metodo del dialogo e della concertazione, qualcuno animato da evidenti invidie e gelosie persisteva nell'utilizzo di diffamazioni che nulla hanno a che fare con gli strumenti della lotta sindacale. Il successo dell'accordo sottoscritto nelle aziende del Gruppo Ciccolella è il frutto della capacità delle sue rappresentanze nazionali e locali di interpretare e perseguire gli interessi dei lavoratori. Come riportato nelle dichiarazioni degli esponenti della Uila-Uil e della Fai-Cisl, proprio quell'accordo, da il benvenuto ad un nuovo anno e ad nuova stagione di diritti, crescita e responsabilità, resa possibile grazie all'impegno e allo spirito costruttivo di due organizzazioni sindacali che insieme al lavoro già avviato dall'azienda, hanno prodotto fatti concreti e benefici tangibili per i lavoratori del Gruppo Ciccolella, quali ad esempio: • la stabilizzazione a iniziare dal 2 gennaio 2008, di 200 contratti di lavoro, trasformati da tempo determinato a tempo indeterminato con ulteriori successive stabilizzazioni nel corso dell'anno; • l'istituzione di un premio di risultato di 900 euro per il 2008 e 1.100 euro per il 2009 (l'erogazione di un premio una tantum di 1.000 euro ai lavoratori era per altro già stata effettuata nel 2007); • l'assoluto rispetto delle norme in materia previdenziale e della sicurezza sul lavoro riscontrato dalle numerose ispezioni degli organi preposti; • il sostegno alle pari opportunità, alla formazione e alla crescita professionale dei lavoratori; • oltre un milione di euro di contributi previdenziali versati che fa del Gruppo Ciccolella il primo contribuente del settore, in Puglia. Saper coltivare la terra rimane il cuore delle nostre conoscenze, da esse sappiamo che il tempo è sempre galantuomo con chi si applica con coscienza al proprio lavoro. I nostri lavoratori e le loro rappresentanze sindacali raccolgono oggi il frutto della loro serietà e dedizione agli obiettivi di benessere, sicurezza e stabilità per centinaia di famiglie nel nostro territorio. Il Gruppo Ciccolella è stato e resta sempre disponibile a dialogare con tutti e nel caso in specie con tutte le organizzazioni sindacali per dare ampio spazio a quest'ultimi allo stesso citato accordo.