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Verde urbano senza pianificazione, ruolo di secondo piano a Molfetta: degradato e vandalizzato
21 luglio 2012

MOLFETTA - Con la bella stagione, una passeggiata nei parchi o nelle piazze di Molfetta non se la fa mancare nessuno. Ma non sfugge il degrado delle aree a verde, per graffiti, cartacce a terra, cartoni di pizza e bottiglie lasciate sulle panchine. L’assenza di aree a verde o, comunque, il degrado di alcuni parchi e piazze di Molfetta (alcuni riqualificati e abbandonati, altri restaurati ex novo e mai aperti, nonostante i proclami-propaganda del Comune) è un -problema fortemente sentito dai cittadini: lo dimostrano le continue segnalazione a Quindici sul poco decoro pubblico, sull’arredo urbano preda di attacchi di vandalismo, sui comparti di periferia lasciati all’incuria e al proliferare dei rifiuti, ecc. Senza dubbio le responsabilità non sono esclusivamente del Comune o dell’Asm: è anche un problema di educazione civica e rispetto del decoro urbano.
Mancanza di spazi verdi, parchi infestati di erbacce e vandalizzati, nonostante i ripetuti annunci di aperture e progetti di affidamento da parte dell'Amministrazione comunale (una delle tante battaglia sociale e urbane condotte da Quindici). Questi sono stati alcuni dei temi affrontati da Rifondazione Comunista in conferenza stampa, in particolare il degrado ambientale e urbano del Parco di Mezzogiorno (foto) in via Leonardo Azzarita, nei pressi della Scuola Primaria “Vincenzo Zagami”.
«Stiamo parlando di un parco mai aperto al pubblico nonostante sia stato completato dal 2005 - ha spiegato Beppe Zanna, segretario cittadino Rifondazione Comunista - Federazione della Sinistra -. Questo parco, attrezzato di anfiteatro, zone ricreative, percorsi per passeggiate e jogging ad oggi è diventato l’emblema dello spreco di denaro pubblico. L’annuncia dell’apertura entro l’estate da parte del Comune di Molfetta si è rivelato un proclamo propagandistico a cui l’Amministrazione ci ha abituati».
Eppure già dal 2010, si vociferava che il parco sarebbe stato gestito da una società privata. I futuri gestori avrebbero avuto, però, l’obbligo di tenerlo aperto almeno 12 ore al giorno, di garantire la pulizia e la manutenzione della struttura, oltre alla gestione del piccolo anfiteatro con un centinaio di posti a sedere attraverso l’organizzazione di concerti e piccoli eventi. Si attendeva la risposta dei privati, che sembra non essere mai arrivata.
«A Molfetta ci sono molte, anzi moltissime aree degradate e abbandonate e tra queste possiamo considerare i parchi realizzati e mai aperti di Mezzogiorno, di via Einaudi (Parco di Rione Paradiso, ndr), la villetta di Corso Fornari rigorosamente chiusa, dove sono state poste lapidi intitolate alle medaglie d’oro Domenico Picca e Michele Fiorino e quelli aperti, ma rovinati dall'usura degli anni e mai oggetto di una manutenzione straordinaria (parco di Levante e Ponente, ndr) - ha commentato Gianni Porta, consigliere comunale di Rifondazione -. Per questo, abbiamo avviato la raccolta firme nei quartieri di espansione alle spalle dell’Ospedale, ottenendo ottimi riscontri dalla cittadinanza».Più critico Antonello Zaza, del direttivo di Rifondazione, perché «la manutenzione ordinaria e straordinaria delle aree verdi, per un amministrazione che ha a capo un sindaco senatore dovrebbe essere l’A-B-C».
Eppure, le aree verdi urbane costituiscono un patrimonio di grande valore e un parametro fondamentale per determinare il livello di vivibilità urbana. I parchi pubblici ricoprono importanti funzioni ecologiche e sociali, soprattutto per la gradevole accoglienza cittadina, con luoghi di svago e benessere. Invece, il verde è relegato a sostenere un ruolo di secondo piano nella pianificazione e nella strutturazione degli ambiti urbani e ancor più in attività edilizie che privilegiano in modo indiscusso e irragionevole la cementificazione.
È, quindi, necessario prevedere e pianificare il verde urbano in modo preventivo e paritario in tutte le attività di strutturazione urbanistica, assicurandone una dotazione sufficiente ad attivare tutte le funzioni ecologico-sociali. Le azioni che si dovrebbero intraprendere per la gestione del verde urbano dovrebbero essere rivolte a salvaguardarne e a potenziarne gli standard qualitativi e quantitativi.
Per quanto riguarda il verde esistente sono necessarie azioni di riqualificazione soprattutto dove le potenzialità ricreative, sociali ed ecologiche sono in pericolo a causa di inadeguatezza delle strutture e di arredi lasciate in uno stato di degrado e abbandono. Occorre razionalizzare le attività di manutenzione, passare da un’impostazione dei servizi gestita per settori (non solo di manutenzione del verde, ma anche pulizia strade e pulizia giardini) a un’impostazione di gestione integrata per razionalizzare tutte le attività in modo da ottimizzare i tempi e ridurre gli sprechi economici, a beneficio dell’ordine cittadino. Inoltre, la realizzazione e la riqualificazione di ampie cinture verdi permetterebbe di avere a disposizione un polmone naturale in grado di migliorare la qualità della vita.
Evidentemente, il verde urbano, che non rende “utili politici”, non è una priorità dell’amministrazione Azzollini.
 
Sul numero di Quindici in edicola un’ampia panoramica sul degrado e sull’abbandono di alcune aree a verde del Comune di Molfetta
 
© Riproduzione riservata
 
 
Autore: Andrea Saverio Teofrasto
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Egregio nicolò, dov'è la differenza! Noi a Molfetta prestiamo molta attenzione che nel poco verde che c'è ci sia il fertilizzante animale e anche umano. I molfettesi tutti si mobilitano con l'aiuto e il consenso del governo cittadino, a far sì che questo fertilizzante, oltre che nel poco verde, venga sparso anche in vie, piazze, corsi e marciapiedi, ovunque, per dare l'immagine di un turismo diverso e differenziale, ovvero il turismo del futuro, un futuro già alle porte. Noi muffettesi possiamo considerarci i "pionieri", i "profeti" di questo turismo futuristico, siamo noi il futuro prossimo e, non appena il traffico navale e commerciale marittimo inizierà da quella grande opera considerata la più grande pirlata (raccolta di perle) italiana e mediterranea, allora ci sarà la più grande mobilitazione mai avvenuta sul pianeta. Il "boom" che non sarà uno scoppio, bensì un grande allargamento socio-culturale-politico-economico- portuale-navale-commerciale-etnico-multirazziale-mastodontico-fantasmagorico più fantasma che gorico: ecco dove ci porterà il fertilizzante canino e umano. Per quanto riguarda il terreno con alberi e lastricate di mattonelle, qui casca l'asino caro nicolò. Una volta avvenuto il "boom" sopracitato, mentre tutti balleranno il rock, il twist, ognuno con la propria passione potrà ballare il "ballo delle mattonelle". Non dobbiamo essere gelosi se gli altri ballano il rock; non dobbiamo essere gelosi se gli altri ballano il twist; noi con le nostre passioni portuali e turistiche, balleremo il ballo del mattone lentamente guancia a guancia, dondolando, dondolando sulle stesse mattonelle...........

E' mio dovere e anche diritto intervenire, e lo faccio con gioia e dolore. Incominciamo con il dolore, così lenirlo e addolcirlo per poi passare alle gioie. Rcket man, un comunista aggiunto visto e letto quello che ha scritto non rispecchia la realtà, anzi la falsa. Molfetta si sta' rifacendo il trucco e, con la musica rock che gli fa da cornice, diventa sempre più bella che mai, più mai che bella, bella che mai più. Tutto il resto e solo discredito e falso. Passiamo alle gioie. Finalmente, era ora! Devo subito assicurare i miei amici del "fare" che non sono un lettore di Quindici, non sono un traditore, ho voluto assaporare come una liberazione di un peso, l'annuncio dell'andata in vacanza del "segugio" e dei suoi collaboratori: arrivederci al 15 settembre! EUREKKA! FINALMENTE IL RITORNO ALLA PACE E ALLA TRANQUILLITA'! Perchè al 15 settembre e non a ottobre, novembre o dicembre dell'anno prossimo? Chi si accorgerà della vostra mancanza e assenza? Potete anche chiudere il Q on line, tanto chi vi segue, chi vi legge se non i soliti 4 o 5 sinistrati o il piccolissimo (così definito) hans? In questi due mesi di vostra assenza, carissimi, Molfetta riposerà, si rifocillerà, ritornerà temprata e tranquilla, niente più dissacrazioni, si lavorerà con solerzia, nessuno parlerà di abusi, di illeciti e quant'altro. Molfetta ritornerà splendente, la Molfetta che tutti i non komunisti conoscono da sempre. Al vostro ritorno, leggendo ancora i vostri articoli permalosi e perniciosi, i cittadini tutti capiranno ancora meglio che, Molfetta,senza "Q", è più libera, più serena, incosciente, abbandonata al degrado, alla violenza, al massacro terrestre e portuale e chissà, al vostro ritorno, le sirene delle navi in ormeggio, in arrivo e partenza dal Porto Nuovo, finalmente metterà a tacere tutto e tutti. - 15 luglio - 15 settembre, due mesi di PACE, SERENITA', PROSPERITA', PRESERVATIVITA'!!!!

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