Verde pubblico indecoroso ed erbacce in pieno centro a Molfetta
MOLFETTA – Lo stato del verde pubblico a Molfetta fa pena e fa il paio con la sporcizia diffusa in città. Altro che marketing territoriale o addirittura alla “funzionalità dei giardini pubblici”! Per non parlare poi del turismo. Si tratta solo di deleghe inutili, solo per riempire caselle e per fare bella mostra di sé, senza alcun risultato concreto. Vero assessori di riferimento?
Prova ne sia lo stato della città in tutti questi anni, che è sempre più degradato al punto di far vergognare i molfettesi quando si recano nelle città vicine come Giovinazzo e Bisceglie, più decoroso e accoglienti.
Da anni il verde è gestito molto male: alberi tagliati senza criterio, aiuole dei giardini che appaiono secche e prive di manutenzione, alberi piantumati senza senso (vedi corso Fornari) e destinati a morire dopo pochi mesi e potremmo continuare ancora, come “Quindici” documenta da anni, pubblicando anche proteste e foto dei lettori.
Una conferma della superficialità con cui viene gestito il verde, lo abbiamo in questi giorni in via Felice Cavallotti, dove l’assessore ai lavori pubblici dell’epoca Mariano Caputo - ironicamente da noi definito “cantiere perenne”, poi caduto in disgrazie giudiziarie, dimessosi e prontamente “scaricato” dal sindaco Minervini per non essere coinvolto nello scandalo “Appaltopoli” – il quale volle una pavimentazione assurda, quasi eliminando i marciapiedi, creando così problemi ai cittadini quando piove e l’acqua supera gli argini, facendo diventare la strada navigabile.
In questi giorni, come si vede alle foto, assistiamo al degrado degli alberi (all’epoca criticammo la piantumazione forzata e improvvisata realizzata su quella strada) e all’erbaccia che cresce dappertutto. Il Comune cosa ha pensato di fare? Ha subito transennato la zona, permettendo all’erba di crescere indisturbata e costringendo i cittadini a camminare per strada, avendoli privati del marciapiedi all’altezza del liceo classico e dalla vicina scuola media.
Ma è possibile che in questa città si debba procedere sempre in maniera raffazzonata e scriteriata? Forse è questa la città smart immaginata dal sindaco. Chiediamo scusa, non l’avevamo capito e nemmeno i cittadini, le cui proteste appaiono inutili per chi crede di vivere nella città che non c’è.
Buon Natale con le erbacce: peccato che non siano buone per l’insalata, come ha esclamato ironicamente un cittadino passando in loco!
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