Velostazione? Metti il nonno in bicicletta
“Metti il nonno in bicicletta”, “metti il nonno in bicicletta”, potrebbe essere questo lo slogan o forse sarebbe meglio definirlo il tormentone (il nostro Michelangelo Manente gli ha dedicato la vignetta di questo mese) per lanciare la realizzazione della velostazione (la stazione per le biciclette) a Molfetta. E’ uno dei progetti del Pums (Piano urbano di mobilità sostenibile) che punta ad una partenza con 200 biciclette per arrivare poi a 600. Un progetto sicuramente sovradimensionato. Ma questi nostri amministratori dove credono di vivere, in Emilia? Nemmeno a Bologna ci sono tante bici, eppure esiste una cultura pluriennale consolidata in materia. Quando si dice programmare sulla carta e non su bisogni reali e prospettive concrete a medio-lungo termine! Ma questa coalizione di destracentro fa sempre un ciambotto di tutto? Ha calcolato che nei prossimi anni la popolazione di Molfetta, come quella italiana è destinata ad aumentare, mentre i giovani a diminuire, di fronte alla già elevata percentuale di coloro che vanno all’estero a lavorare e non tornano più? Non c’è bisogno di esperti per capire questo. Basta guardarsi intorno. Ve li immaginate gli cittadini che vanno in bici quando sono anziani, magari dopo non essere mai saliti su due ruote tutta una vita? Progetti inutili e soldi sprecati. Meglio sarebbe stato programmare un parcheggio auto collegato con navette e un piccolo parco bici da un centinaio di posti. Intanto sarebbe utile cominciare prima a ridurre il traffico urbano e a rendere più sicure le strade, poi a diffondere una cultura della mobilità in bicicletta e creare subito le piste ciclabili. Questa sarebbe mobilità sostenibile e non mobilità di… sostegno ai vecchietti per salire e muoversi su una bicicletta a 80 anni! F. de S. © Riproduzione riservata