Vaticano: sì all'avvio della causa di beatificazione di don Tonino Bello
A quindici anni dalla morte di don Tonino Bello, il vescovo presidente di «Pax Christi» che si spense nel suo episcopio di Molfetta il 20 aprile 1993, è arrivato il «nulla osta» della Congregazione delle Cause dei Santi per l'avvio del processo di beatificazione. Il postulatore sarà l'arcivescovo di Potenza Agostino Superbo, vicepresidente della Cei: «Quella di don Tonino – dice - è una figura alta e complessa: pastore di una Chiesa locale e guida di un movimento dallo sguardo globale. Due aspetti, fra gli altri della sua ricca personalità, che trovano unità nella sua profonda spiritualità eucaristica. Non si limitò a proclamare la povertà ma la visse senza riserve». Don Tonino scrisse molto «e per scrivere gli restava la notte, con lo scrittoio in cappella, davanti al Santissimo», sottolinea in un'intervista ad Avvenire mons. Superbo, che dal 1985 al '91 fu rettore del Seminario regionale di Molfetta, proprio negli anni in cui mons. Bello era vescovo. «Ho visto — racconta il vice presidente Cei — come sapeva rapportarsi con i giovani, fossero i ragazzi della diocesi, i seminaristi o gli aderenti a Pax Christi. La sua porta era sempre aperta. Proprio fra i giovani, oggi, la sua memoria resta viva e feconda. Così come la sua eredità, imperniata su tre assi fondamentali: Cristo, la Chiesa e i poveri».