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Valzer delle poltrone tra speranti e aspiranti Il gossip della politica molfettese. Il barometro segna turbolenza
15 ottobre 2004

Il passaggio di Pino Amato nelle grazie del sen. Azzollini e la conseguente promozione ad assessore all'annona, sta creando qualche turbolenza nella variegata e variopinta maggioranza che sostiene, supporta e sopporta Tommaso Minervini. Inizialmente alla casella di presidente del consiglio comunale, lasciata vacante dal nuovo assessore, ci aveva fatto un pensierino la signora Carmela Minuto. Ma c'era da sistemare il consigliere Leo Petruzzella (che come parla e per ciò che dice sembra la copia conforme del capogruppo di Berlusconi al Senato sen. Schifani), il quale da tempo reclamava per la fine del mandato un incarico più visibile. Pare che l'intima ispirazione di Petruzzella fosse un incarico in qualche azienda pubblica, soprattutto Asm, ma in tal caso avrebbe dovuto dimettersi e lasciare il seggio di consigliere al primo dei non eletti nella lista di Forza Italia, ossia proprio a quel Pino de Candia, oggi acerrimo avversario del Senatore. “Giammai!” avrà esclamato Antonio Azzollini. Da qui l'idea di assegnare a Petruzzella la presidenza del Consiglio Comunale, per dargli la possibilità di rendersi visibile con la presenzialissima fascia blu. Si sa che quando il senatore esprime un desiderio il sindaco per stare comodo nella sua poltrona, si trova nella scomoda posizione di non dover dire mai di “no”. La signora Minuto, anche lei organica e collaterale al senatore, pare che abbia messo il suo cuoricino in pace e quindi continuerà a tenersi l'assessore all'ambiente Mangiarano, che finora ha fatto parlare di sé solo come automobilista un po' presuntuoso. Di fronte a questi movimenti “azzollinocentrici”, pare che i socialisti della premiata ditta Visaggio & Co., abbiamo sbottato: “E che siamo ad un monocolore di Forza Italia” e hanno buttato sul tavolo verde della contrattazione la richiesta e la pretesa di un loro uomo al vertice della futura società “Molfetta Porto”, sulla quale il senatore rivendica una originaria ed unica prerogativa, non fosse altro per essere stato l'inventore e promotore dei 50 milioni di euro di finanziamenti statali. Secondo queste voci, forse messe in giro ad arte da coloro che nella maggioranza per avidità o altro ingoiano ogni cosa pur di rimanere alla tavola che conta, nella speranza di raccogliere prima o poi qualche briciola, il barometro della politica politicante segna turbolenze in ogni latitudine. Il sindaco sembra un comandate supremo su una bagnarola destinata a prendere acqua e vento da tutte le parti. Siamo certi che, queste voci o pettegolezzi, nessuno ufficialmente sarà disposto a confermarle. I fatti però dicono che da tempo sia il rinnovo degli incarichi già scaduti, sia la costituzione della società “Molfetta Porto”, sono stati inseriti in alcuni o.d.g. del consiglio comunale, ma poi subito accantonati, per intervenute esigenze di equilibrio all'interno della maggioranza. Fuori dal politichese: questioni di poltrone. Francesco del Rosso francesco.delrosso@quindici-molfetta.it
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