Valorizzare gli artisti molfettesi, un obbligo alla bellezza
Quale il valore dato ai tesori artistici custoditi in più punti della città? Sono ancora poche le iniziative e i punti dove allestire mostre di pittori, scultori, affermati o emergenti, nativi di Molfetta
MOLFETTA – La città di Molfetta può vantare decine e decine di artisti figurativi e scultori le cui opere potrebbero essere ammirate nella pinacoteca “Leonardo Minervini”, presso il palazzo Giovene.
Struttura che andrebbe resa più fruibile e facilmente accessibile, oltre che sfruttata maggiormente per accogliere eventi di carattere artistico, soprattutto per pubblicizzare la Molfetta che in pochi conoscono perché costretta a vivere al ‘buio’.
Una città che ha dato i natali a molti artisti affermati ed altri emergenti, se ne contano oltre 80, che hanno alle spalle importanti premi e riconoscimenti avuti nel corso delle proprie carriere sia in mostre personali che collettive e sia in Italia che all’estero.
Tutti loro sono il maggior vanto della città di Molfetta dal punto di vista artistico-culturale quindi non si capisce perché la sala dei Templari, il Torrione Passari, l’Ospedaletto dei Crociati e lo spazio aperto all’arte in via Piazza, nel centro storico cittadino, non siano sfruttate per dare ampio spazio, merito e lustro a tali artisti per esporre le loro opere, con diverse modalità, possibilmente con permanenti.
Inoltre tutto il tessuto urbano, oltre agli occhi affascinati del pubblico, si aprirebbe a questo flusso di bellezza con benefici anche economici e sociali.
Tutto ciò ricordando che molte opere d’arte di pittori e di scultori molfettesi sono custodite in numerosi e blasonati contenitori culturali-artistici di tutta Italia e di più parti dell’Europa.
Forse è ora di aprire le porte di certe stanze, dopo i portoni della mente, a quello che aiuta a rendere migliore, oltre che più bella, la città.
(Maternità di Leonardo Minervini in foto)
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