Va male per il sen. Azzollini il ricorso al Riesame: confermato l'arresto per l'ex sindaco di Molfetta
MOLFETTA – E’ andato male il primo round della richiesta di revoca dell’arresto per il sen. Antonio Azzollini. Il Tribunale del Riesame di Bari ha confermato la misura cautelare richiesta dalla Procura di Trani per l’ex sindaco di Molfetta per il crac della Divina Provvidenza di Bisceglie.
Forse Azzollini tenterà il ricorso in Cassazione, anche se deve attendere le motivazioni. Nel frattempo sarà la Giunta per le immunità del Senato a decidere sull’ipotesi detentiva. La posizione del sen. Azzollini si è fatta più difficile sopo la pronuncia del Riesame, perchè sarà difficile ora, sostenere il fumus persecuzionis da parte della Procura di Trani, quando anche il Tribunale di Bari ha ritenuto necessario l'arresto.
Rigettata anche la richiesta della madre superiora Marcella Cesa, di suor Consolata Puzzello e di Angelo Belsito, ritenuto amministratore di fatto dell'ente dal 2009, per i quali sono così confermati gli arresti domiciliari.
Accolto invece il ricorso depositato nell'interesse di un ex collaboratore della Casa Divina Provvidenza, Augusto Toscani, finito ai domiciliari nell'ambito delle stessa indagine, che ora è tornato in libertà. Parzialmente accolto (passa ai domiciliari), anche sulla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, il ricorso di Antonio Battiante, difeso da Michele Laforgia, ritenuto ex direttore generale di fatto della Casa della Divina Provvidenza.