Uscire dalla gabbia della violenza sulle donne. A Molfetta venerdì performance di protesta del Liceo Classico
L’iniziativa si terrà alle ore 19 al Corso Umberto davanti alla scuola
MOLFETTA - È la gabbia l’oggetto simbolo della manifestazione che il Liceo Classico ‘Leonardo da Vinci’ di Molfetta ha preparato per il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Un impegno di denuncia, protesta, sensibilizzazione e formazione delle giovani generazioni che si rinnova da dieci anni.
Una gabbia simbolicamente presente sul palco, a raccontare una storia millenaria di modelli imposti, condizionamenti sociali, stereotipi e silenzio.
La performance di quest’anno, attraverso recitazione, danza, musica, mimo, canto, ci ricorda che ‘siamo tutte Anna’, come la protagonista della storia, reale, che verrà messa in scena. La gabbia di Anna era la sua casa, il rapporto con il marito (Lorenzo) e una quotidianità fatta di violenze psicologiche e prevaricazioni. Solo che lei, un giorno, ha avuto il coraggio di capire che tutto quel è vissuto con sofferenza, che non è scelta condivisa della coppia, non è amore. E ha denunciato. Anna ha chiesto infine aiuto e lo ha ricevuto.
Abbiamo scelto come perno della manifestazione una storia di riscatto, con una via di fuga dalla gabbia, perché alla denuncia si deve unire l’indicazione della strada per il cambiamento.
Alla storia di Anna ne abbiamo accostate altre che vengono dalle nostre radici culturali e che accolgono la lotta delle donne in altre parti del mondo
La Dirigente scolastica dei Licei “Einstein-da Vinci”, dott.ssa Giuseppina Bassi, ha sostenuto con convinzione l’iniziativa, con l’attenzione che sempre la contraddistingue per la formazione delle alunne e degli alunni dei Licei. Così come assai fattiva è stata la collaborazione nell’organizzazione logistica del Direttore dei servizi amministrativi, Fabio Petruzzelli.
La manifestazione è inserita nel Festival itinerante contro la violenza di genere “L’altra Me”, quest’anno dal titolo “Ti presento una… donna”, organizzato dal Centro antiviolenza Pandora.
Alle ore 19 precise, come tradizione al suono della sirena, perché c’è purtroppo ancora un allarme da lanciare, inizierà questo momento di condivisione della ricerca di un mondo migliore, cui chiediamo alla cittadinanza di unirsi.