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Una città sempre più in degrado rifiuti, traffico, semafori, mercato del pesce e… ineducazione
15 novembre 2017

Egregio Sindaco Tommaso Minervini, mi permetto di scriverti (e di darti del “tu”) per illustrare il disappunto mio e credo di non sbagliare molto, anche di moltissimi concittadini, per lo stato decadente in cui la nostra Città sembra avviata, in un processo di degrado sempre più evidente. E’ del tutto ovvio che le responsabilità di questa involuzione nei “costumi” della nostra Molfetta non deve e non può essere attribuita solo alla tua Amministrazione: il male oscuro di cui desidero parlare, è vecchio, datato, ormai “incistito” nelle abitudini di noi cittadini, anche se speriamo, alcuni di noi forse certamente la maggioranza, che qualcuno - nella fattispecie tu - incominci ad operare perché almeno il trend negativo, in prima battuta si arresti, per poi magari invertire il percorso verso situazioni più… virtuose, civili. Per chiarezza dichiaro che non sono fra coloro che hanno votato per la tua elezione; tuttavia alcune tue “promesse”, intenti (in campagna elettorale) sono stati da me giudicati molto intensi e positivi, uno fra tutti: “una città smart”! Di seguito dunque, propongo un piccolo elenco di quello che diventa sempre più inaccettabile nel contesto civile di una Città moderna, civile, proiettata ad offrire servizi e ambienti degni appunto di una città smart. 1 – RIFIUTI: All’inizio del tuo incarico, quando ancora la Giunta non era stata ufficializzata, è stato messo in atto un intervento – da alcuni giudicato alquanto drastico seppur efficace – per arginare il dilagare del fenomeno dell’abbandono di immondizia dappertutto, ma non col sistema in vigore, da parte di coloro che rifiutano caparbiamente il sistema di raccolta differenziata “porta a porta”. Sembrava che l’approccio fosse stato temporaneamente efficace?; sembrava che alcuni indisciplinati cittadini siano stati multati, colti in flagranza di abbandono rifiuti. Ben fatto, così come credo abbia riscosso l’approvazione incondizionata della maggioranza dei Cittadini, la pulizia straordinaria fatta nel contado di Molfetta, con tonnellate di rifiuti abbandonate sempre da coloro che rifiutano la raccolta. Poi?… Più nulla, apparentemente. Forse è stato intuito, dagli incivili – a torto? – che dopo la prima sfuriata i controlli possano essere diventati più blandi! Per usare una metafora: si è trattato di un fuoco di paglia, di una tigre di carta! O, peggio, si è creduto da parte dell’Autorità che qualche sanzione – ripeto, dal mio punto di vista, sacrosanta e meritata, anche per dare senso di giustizia al sentire dei tanti – sarebbe stata sufficiente a scoraggiare i mascalzoni! Questo avrebbe rinvigorito l’arroganza degli incivili: adesso, come mostrato dalle immagini allegate, i cumuli di rifiuti spettacolo degradante e umiliante – foriero di pericoli in quantificabili per la pubblica salute - per una Comunità civile vengono creati nella città! Desolante spettacolo. Ne soffriamo tutti, molto più di chi sporca, chi tenta di rispettare più che le regole, il civile convivere. 2) – Strade, traffico e segnaletica in generale: quasi non c’è un impianto semaforico cittadino che non abbia dei problemi. In certi casi, parlo di incroci piuttosto… importanti, a volte diventa difficile valutare il via libera (luce verde) dallo stop (semaforo rosso) proprio a causa della scarsa visibilità (per la polvere sulle luci) od assenza per avaria delle luci semaforiche; ci si aiuta guardando, dove è possibile, lo stato dei segnali che regolano il passaggio dei pedoni. Con l’aggravante poi dell’indisciplina di chi passa col rosso, infischiandosi dell’incolumità dei pedoni che attraversano a loro volta avendone il via libera. In generale, tranne in alcuni casi, gli impianti sono obsoleti, approssimativi, con luci difficilmente visibili e sbiadite specie di giorno, cose che rendono pericolosi gli attraversamenti, questo anche quando il semaforo – a modo suo – funziona. La segnaletica orizzontale e verticale non è da meno. Le strisce di attraversamento pedonale in moltissimi casi sono poco visibili; le indicazioni degli incroci canalizzati sono praticamente invisibili; la segnaletica verticale è approssimativa, se non carente. Se a questo poi aggiungiamo la nostra innata, sciatta cialtroneria nella guida… Tutte queste disfunzioni, altro non fanno che rinfocolare l’indole di base, di tanti di noi cittadini, allo scarso rispetto delle regole del vivere in una comunità così detta civile! Il colmo?: Piazza V. Emanuele II, a due passi dal Comando della Polizia municipale: venendo da via S. Pansini, si deve svoltare solo a destra, in direzione C.so Margherita di Savoia; molti di noi, a volte letteralmente sotto il naso dei Vigili, svoltano a sinistra. E’ questo un piccolo ma significativo esempio di quanta sicumera abbiamo sviluppato noi cittadini nel violare le regole facendola franca. Sulla sosta dei veicoli lungo le strade di Molfetta, è meglio forse… sorvolare! Molto curioso è stato l’atteggiamento di alcuni, sull’istituzione del senso unico su via Dante (provvedimento che, secondo modesta opinione, ha sveltito, razionalizzato la circolazione in

Autore: Tommaso Gaudio
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