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Un peschereccio di Molfetta salva naufrago di un altro natante Il motopesca era affondato a S. Benedetto del Tronto: dispersi altri tre uomini dell'equipaggio
26 ottobre 2006

San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) - Un peschereccio si Molfetta, il “Luna Nuova” ha salvato Nicola Guidi, un marittimo di San Benedetto del Tronto questa mattina al largo di San Benedetto del Tronto. Guidi era l'armatore del peschereccio “Rita Evelyn”, affondato tra le 5.30 e le 6.30 di questa mattina e sul quale erano imbarcati altri tre uomini, ancora dispersi in mare: Francesco Annibali, di San Benedetto del Tronto, Luigi Lucchetti di Martinsicuro (Teramo) e il tunisino Oynis Gasmi. L'allarme era arrivato alla Guardia costiera via satellite. Subito erano scattate le ricerche dei superstiti coordinate dal Centro di soccorso marittimo di Ancona. Il marittimo salvato, sotto choc ma non in pericolo di vita, è arrivato al porto di San Benedetto del Tronto intorno alle ore 11.40 ed è stato trasferito in ospedale. Le uniche informazioni relative all'affondamento dell'imbarcazione - un peschereccio in ferro costruito a Ravenna nel 2000, di 21 metri di lunghezza e 17 tonnellate di stazza - le ha fornite lo stesso Guidi: avrebbe sentito un «forte botto» e subito dopo la “Rita Evelyn” ha cominciato a imbarcare acqua e ad affondare in pochi minuti. Il peschereccio è stato già individuato a 22 miglia circa tra San Benedetto del Tronto e Civitanova Marche, giace su un fondale di 80 metri. Sul posto si trovano i sommozzatori dei Vigili del fuoco e della Guardia costiera che dovranno accertare l'eventuale presenza di corpi o possibili falle nello scafo, anche se l'armatore avrebbe detto che i suoi compagni si sarebbero gettati in mare. Tra le ipotesi dell'affondamento la collisione con un tronco d'albero o la rottura di un cavo d'acciaio in tensione dei divergenti che avrebbe provocato un ribaltamento repentino dell'imbarcazione. Alle ricerche in mare dei dispersi stanno lavorando 4 imbarcazioni delle Guardia costiera, 2 della Guardia di Finanza, 24 pescherecci e 3 velivoli (della Guardia costiera del terzo nucleo aereo di Pescara, dei vigili del fuoco di Pescara e dell'Aeronautica militare) e decine di pescherecci che, questa mattina, operavano in quel tratto di mare. Sul posto è in azione anche un elicottero dei vigili del fuoco. Le cause dell'affondamento sono ancora da accertare: nel tratto di mare in cui è avvenuto il naufragio, le condizioni meteo erano buone. Inoltre ci sono oltre venti unità navali che stanno battendo il tratto di mare a circa 21 miglia al largo di San Benedetto del Tronto. Accanto ai mezzi delle capitanerie di San Benedetto e Porto San Giorgio, e a quelli della guardia di finanza di Ancona, sul luogo del disastro sono giunte una quindicina di imbarcazioni della marineria locale. Le operazioni di soccorso, coordinate dalla capitaneria di Porto di Ancona, sono seguite dall'alto da un velivolo Atr 42 della Guardia costiera decollato, da Pescara. Le condizioni atmosferiche sulla zona continuano ad essere favorevoli: mare poco mosso, assenza di vento, visibilità buona.
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