Un penitenziario galleggiante a Molfetta? Il PD vuole chiarimenti
MOLFETTA -Riceviamo e pubblichiamo una nota del Partito democratico che chiede chiarimenti al Sindaco sulla possibilità che nel porto di Molfetta trovi posto un penitenziario galleggiante così come proposto al governo dal commissario straordinario per l'edilizia penitenziaria Franco Ionta.
“Dal reale primato per le energie rinnovabili ai possibili impianti nucleari. Dalle antiche galee, cariche di merci e di prodotti, che solcavano i nostri mari, alla nuova proposta di galere galleggianti, colme di detenuti, possibilmente immigrati.
Respingere fa rima con espellere. Respingere gli immigrati ed espellere i detenuti. Tenerli al largo, lontano, il più lontano possibile. Una sorta di società ariana ha in testa il governo: una società ristretta ai puri, magari scelti nell'area padana, per evitare contaminazioni etniche con i meridionali.
La Puglia sembra essere, invece, il deposito individuato dal governo centrale per scaricarvi ogni genere di scoria ingombrante.
E questa vicenda non risparmia neanche Molfetta. L'indiscrezione giornalistica riportata il 15 maggio dalla Stampa sulla proposta del commissario straordinario per l'edilizia penitenziaria Franco Ionta di creare tre carceri galleggianti in Puglia, di cui uno a Molfetta, è stata realmente consegnata al Ministro Alfano e sarebbe stata già discussa con imprenditori e tecnici. Il nostro sindaco-senatore che frequenta quotidianamente i palazzi romani era a conoscenza di questa proposta?
La nostra città che ha recentemente rilanciato il turismo religioso sarebbe così eletta anche a quello giudiziario. E ora è chiaro anche a che cosa servirà il porto di Molfetta: a ospitare questa straordinaria barbarie della civiltà. Ecco perché il porto doveva restare fuori dalla rete degli scambi delle merci e dei passeggeri che si va intensificando in Puglia e passa dall'autorità portuale del levante. Gli era stato prescritto un destino…penitenziario”.