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Un “passaparola” per salvare la città: il Presidio del libro a Molfetta
15 maggio 2005

Salvare il mondo servendosi dei libri. È l'obiettivo ambizioso con cui nasce il “Presidio del libro” di Molfetta, grazie all'iniziativa del circolo di Legambiente. L'intento è quello di promuove la lettura di testi a carattere ambientale e, più nello specifico, capaci di sviscerare il rapporto esistente tra economia ed ecologia. L'esperienza molfettese rientra nell'ambito di un progetto collaudato, quello dei Presidi del libro creati nel 2002 dalla collaborazione di otto editori pugliesi, tra cui Cacucci, Laterza, Progedit, per promuovere una lettura “dal basso”, che parta dagli interessi di tutti i lettori. A guidare l'iniziativa l'idea che il “passaparola” costituisca ancor oggi, nell'era della comunicazione telematica, il principale veicolo di diffusione della lettura e con essa anche di idee, propositi, immagini, perchè “Leggere – scrive il Presidente della Repubblica nel messaggio augurale al progetto – porta a condividere emozioni, fantasie, ideali, favorisce la conoscenza e la comprensione della realtà”. In Puglia sono state numerose e diversificate le iniziative in questi anni. A Molfetta il Presidio, coordinato da Antonello Mastantuoni di Legambiente, e che conta sull'appoggio della Biblioteca Comunale, del Liceo Classico “Leonardo da Vinci”, della libreria Pagina Tre e di Agenda 21, si è nutrito della necessità di conciliare due campi di azione, economia ed ecologia, che nascono da due opposte esigenze: l'ambiente al servizio dell' uomo e il suo contrario. Lo scopo è quello di tentare un' integrazione di entrambe le sfere, al fine di migliorare la qualità della vita, a partire dalla nostra città. La prima iniziativa, giovedì 12 maggio, presso la Fabbrica di S. Domenico. Due gli interlocutori della responsabilità ambientale: la natura stessa e le generazioni future. A queste è andato l'invito dello scrittore Piero Castoro, per un impegno costante che salga verso i governi della rappresentanza per renderli più partecipi. Più filosofica la lettura del problema fornita da Laura Marchetti, assessore provinciale all'Ambiente, che ha riproposto il valore autonomo della natura, liberandola dalle dipendenze di una realtà concreta. Proprio la realtà, e più nello specifico quella economica di cui la natura è parte, deve rappresentare l'orizzonte continuo di una reazione inclinata al bene delle collettività. Ancora una volta, conclude Castoro, si impone una prospettiva di mediazione che sappia conciliare economia ed ecologia partendo dall'impegno quotidiano della gente comune. Giovanna Bellifemine
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