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Un molfettese in America centrale con l'Hathor Plecrtrum Trio
06 novembre 2012

MOLFETTA - L’Italia rappresentata da Molfetta in America Centrale. E Molfetta rappresentata da Fulvio D’Abramo (il terzo nella foto a partire da sinistra). È stato, infatti, il musicista molfettese su invito dell’Istituto di Cultura Italiano Ambasciata Italiana  partecipare al Festival Internazionale degli strumenti a corda e ai festeggiamenti per la 12^ edizione della Settimana della Lingua Italiana nel mondo, tenutisi in Guatemala ed El Salvador.
Fulvio D’Abramo con la sua mandòla e i musicisti Roberto Bascià (mandolino) e Vito Mannarini (chitarra), che insieme formano l’Hathor Plecrtrum Trio, hanno preso parte a ben due appuntamenti del Festival, che li ha portati nella capitale (dove il trio si è esibito con il chitarrista costaricano Josè Andres Saborìo) e nel prestigioso teatro Municipale da 700 posti di Quetzaltenango, dove hanno diviso il palco con William Orbraugh, il più noto chitarrista guatemalteco.
«Il nostro tour in America Centrale è stato pregno di impegni di ogni genere, previsti sia per il Festival Internazionale degli strumenti a corda, sia dai festeggiamenti per la celebrazione 12^ settimana della Lingua Italiana nel mondo, nell’ambito della quale siamo stati nuovamente invitati ad intervenire da uno stato estero - ha spiegato Fulvio d’Ambramo -. Quello che comunque questo tour ci ha regalato è stata soprattutto un’esperienza umana davvero unica. Il giorno stesso del nostro arrivo – racconta – abbiamo tenuto un concerto per il Club Italiano, largamente frequentato non solo da connazionali, in occasione di una serata di beneficenza organizzata dalle Dame Italiane, dalla Società Dante Alighieri e dal locale IIC; già in questa prima occasione il pubblico non ha mancato di dimostrare tutto il suo calore, avvicinandosi a fine concerto, chiedendo informazioni sugli strumenti e chiedendo di autografare i nostri cd, giustificando il loro entusiasmo per aver ascoltato per la prima volta dal vivo gli strumenti del nostro ensemble. Il giorno successivo siamo partiti per Quetzantenalgo, dove, al nostro arrivo, ci aspettava una troupe televisiva per un’intervista, mentre in serata abbiamo preso parte all’inaugurazione di una mostra fotografica a cura del Ministero degli Affari Esteri Italiani e la sera successiva al primo concerto per il Festival, per poi tornare nella capitale».  
 
Sul prossimo numero di Quindici, in edicola il 15 novembre, il racconto dell’esperienza americana dalla voce del molfettese Fulvio d’Ambrosio.
 
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