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Un lettore scrive a “Quindici”: qualche candidato al consiglio comunale di Molfetta occupa spazi pubblici abusivamente?
19 maggio 2013

MOLFETTA - «Buonasera direttore.
Una domanda. Visto che qualche tempo fa Quindici si occupò dell'occupazione abusiva di spazio pubblico da parte di bar e affini, secondo lei questo comitato elettorale (di Antonio Pisani del Movimento di centrodestra “Siamo Molfetta” del candidato sindaco Ninnì Camporeale, nella foto) ha l'autorizzazione e il pagamento dell'occupazione della strada con piante e manifesti in modo che 24 ore su 24 nessuno possa parcheggiare davanti? Saluti».
Questo il testo della lettera inviata a “Quindici” da un lettore, riferita a un locale di Corso Dante e che giriamo alle autorità competenti, commissario prefettizio dott. Giacomo Barbato e polizia municipale, per verificare se siano state rilasciate le autorizzazioni necessarie ad occupare il suolo pubblico con cartelli elettorali con relativo pagamento di tasse, oppure se si tratti di occupazione abusiva.
 
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Sfortunatamente non è l'unico (il sig. Pisani) a fare sì che un pezzo di strada pubblica venga invasa da pubblicità elettorale. Prendiamo per esempio, anche i locali di via ten. Ragno, all'esterno dei quali, fino a tarda sera e da prima mattina, i tabelloni di un altro candidato al prossimo consiglio, rendono ancor più problematico il transito dei pedoni e, forse anche delle auto, in un punto in cui c'è già spazio insufficiente, a causa della conformazione della strada. Al momento non credo che sia una combinazione che entrambi i candidati siano sostenitori del candidato sindaco del C.D.. Se invece così fosse, viene probabilmente confermata la sensazione che sì, il C.D. e tutta la sua formazione politica, intende la Città come cosa sua e, di conseguenza, si sente legittimata a fare i prorpi comodi! Il Commissario prefettizio, che viene chiamato in causa, secondo me c'entra poco: non ha il dono del'ubicuità, non mi pare che sia suo compito, in "motu proprio" verificare manchevolezze e quindi sanzionarle, se non riceve precisi input dagli organi di controllo che dovrebbero vigilare (lo fanno?) sulla correttezza dei comportamentei dei Cittadini i quali, vogliamo ricordarlo?, hanno uguali doveri e diritti, anche quando fanno parte di una formazione politica che ha (s)governato per tanti anni. Un'ultima considerazione: ma che cosa cerchiamo dalle istituzioni di una Città che negli ultimi anni ha tollerato di tutto e di più, con la complice accondiscendenza di chi avrebbe dovuto invece controllare e non lo ha fatto a sufficienza?

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