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Un immobile a Molfetta per la Asl Bari: i dubbi di un cittadino segnalati a Quindici
10 maggio 2012

MOLFETTA - L’Asl di Bari cerca un immobile a Molfetta «da destinare a sede dei servizi del dipartimento di prevenzione». 1.500mq la superficie richiesta, l’immobile dev’essere ubicato in una zona non periferica (dunque, nel centro urbano?) «con almeno 3 accessi autonomi ed eventuale presenza di superficie esterna di pertinenza ad uso esclusivo» (questo si legge nel manifesto affisso a Molfetta, nella foto). In una zona non periferica di Molfetta esiste un immobile con queste caratteristiche? O anche tra immobili di 500 mq, così come richiesto dalla Asl?
Un cittadino di Molfetta ha inviato a Quindici una lettera per segnalare un eventuale spreco di denaro pubblico e un bando che non pare avere nessuna particolare finalità.
 
«Mentre in Puglia, per ridurre i costi, il piano della Sanità prevede la chiusura degli Ospedali, la ASL Bari, che fino a qualche giorno fa prevedeva di chiudere l’Ospedale di Molfetta (vedasi servizio del del 3 febbraio 2012 del quotidiano locale http://www.quindici-molfetta.it/ultim-ora-allarme-ospedale-di-molfetta-declassamento-in-corso-e-soppressione-nei-prossimi-mesi_25010.aspx) lasciando del tutto vuoti interi reparti attrezzati con studi medici, attrezzature ecc., il 4 aprile 2012 apre una procedura per acquisire locali per 1500 mq in affittonel centro del paese (vedasi http://www.asl.bari.it/Comunicazione.aspx?PK=1420 e bando allegato).
Non c’è alcuna motivazione. Oltretutto il bando fa riferimento alla necessità di trovare i locali in centro: chi vive in paese sa benissimo che in centro è difficilissimo trovare parcheggio.
L’insediamento di questa struttura provocherebbe un incremento del traffico e dell’inquinamento e anche enormi difficoltà per i disabili che sarebbero costretti a raggiungere il locali della ASL. L’Ospedale, invece è dotato di parcheggi, è al centro della zona residenziale dove vive ormai una gran parte della popolazione, è collegata con autobus urbani ed extraurbani anche con i paesi limitrofi. Pensate poi alle spese necessarie per convertire locali commerciali a studi medici e ambulatori!
È uno spreco non solo assurdo, ma atroce perché per coprire il deficit si sono elevate le aliquote Irpef e si è aggiunta una tassa sulla benzina e nel frattempo non si possono assumere medici e personale sanitario.
Spero che possiate dare voi voce all’esasperazione dei cittadini. Nessuna forza politica, né di destra né di sinistra, si è alzata a chiedere spiegazioni di questo ennesimo spreco della sanità pugliese.
Cordiali saluti». 
Lettera firmata
 
In effetti, come si legge nel bando, che scadrà domani 11 maggio, si tratterà di una procedura aperta, cui l’Asl ricorre per riorganizzare alcuni servizi. In particolare, nell’eventualità di recuperare 3 immobili divisi da 500 mq, potranno essere adibiti a sede dei servizi SPESAL (Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro) e SIAN (Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione) del Dipartimento di Prevenzione, SISP (Servizio Igiene Sanità Pubblica) del Dipartimento di Prevenzione e della Commissione Invalidi Civili, SIAV (Servizio di Igiene e Assistenza Veterinaria) del Dipartimento di Prevenzione (l bando descrive nel dettaglio la quantità dei locali e la loro destinazione d’uso).
Inoltre, il proprietario offerente dovrà provvedere, a propria cura e spese, se necessario e prima della presa in consegna da parte dell’Asl, alla ristrutturazione dei locali e all’adeguamento funzionale e normativo dell’immobile (destinazione d’uso per attività sanitarie e di pubblica utilità), in un tempo non superiore a tre mesi dall’aggiudicazione definitiva.
Un altro lettore si domanda, invece, perché non utilizzare i locali dell’Apicella, oggetto di una ristrutturazione nel 2010 da quasi 1,4 milionioni di euro. Tuttavia, la struttura avrebbe dovuto accogliere al suo interno il Centro di Audiologia e Rieducazione del linguaggio, un polo formativo dell’Università degli Studi di Bari (per i corsi di Laurea in Scuola di Specializzazione in Audiologia e Foniatria o Logopedia o Tecniche Audiometriche o Tecniche Audioprotesiche), il P.U.A. (Porta Unica di Accesso ai Servizi Socio Sanitari), il Consultorio Familiare di Molfetta, l’Assistenza Specialistica Ambulatoriale, la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (L.I.L.T.) e l’Ente Nazionale per la protezione e l’assistenza dei Sordi ONLUS (E.N.S.).
Resta, però, il bando dell’Asl che cerca proprio a Molfetta nuovi locali per delocalizzare alcuni suoi servizi e razionalizzare la spesa (anche se l’affitto di locali così grandi comporterebbe comunque una certa spesa a carico dell’azienda).
 
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DEL PALLIDO DELINQUENTE - "Voi non volete uccidere, voi magistrati e immolatori, prima che la bestia abbia annuito? Ecco, il pallido delinquente ha annuito: da quel suo sguardo parla un grande disprezzo. 'Il mio io è qualche cosa che deve essere superato: il mio io è per me il grande disprezzo dell'uomo': questo dice il suo sguardo. Quando egli giudicò se stesso, fu il suo attimo più sublime: non lasciate che il sublime ridiscenda di nuovo nella bassezza della sua natura! Non vi è liberazione per colui che soffre di se stesso, tranne una rapida morte. La vostra sentenza di morte, o giudici, sia di pietà e non di vendetta. E mentre voi uccidete, cercate di giustificare voi stessi la vita! Non basta che voi vi riconciliate con colui che uccidete. La vostra tristezza sia amore verso il Superuomo: così soltanto potrete giustificare il vostro sopravvivere! - 'Nemico' dovete dire, ma non 'malfattore'; 'malato' dovete dire, ma non 'mascalzone'; 'pazzo' dovete dire, ma non 'peccatore'. E tu, giudice rubicondo, se avessi il coraggio di dire ciò che hai nel pensiero, ognuno griderebbe: 'Allontanatevi da questo sudiciume e da questa vipera!' Ma altro è il pensiero e altra è l'azione, altra ancora l'immagine dell'azione. La ruota delle cause non si volge fra di loro. Un'immagine fa ingiallire quest'uomo pallido. Quando compì la sua azione, era pari ad essa; ma non riuscì a sopportarne l'immagine, dopo che l'ebbe compiuta. Prese a considerare se stesso come attore di un'azione. Per me ciò è follia: l'eccezione di un attimo divenne la sua stessa sostanza. La corda tiene legata la gallina; il colpo che egli ha fatto, ha legato la sua povera ragione: io la chiamo follia dopo l'azione. Ascoltate, voi giudici, v'è ancora un'altra follia: e questa è prima dell'azione. AHIME', VOI NON METTETE ABBASTANZA A FONDO LE MANI IN QUEST'ANIMA! Così parla il giudice rubicondo: 'Che cosa ha ucciso in sostanza questo assassino? In realtà ha voluto soltanto rubare'. Ma io dico a voi: la sua anima voleva sangue, non rapina: aveva sete della voluttà del coltello! La sua povera ragione non è riuscita a comprendere questa follia e l'ha convinto. Gli ha detto: 'Ma che te ne fai del sangue: non vuoi almeno compiere una rapina? prenderti una vendetta?' Ed egli porse l'orecchio alla sua povera ragione e come piombo la sua parola ha pesato su di lui; allora egli ha rapinato quando ha ucciso. Non voleva vergognarsi della sua follia. Ed ora dl nuovo il piombo della sua colpa grava su di lui, e di nuovo la sua povera ragione è così rigida, così paralizzata, così pesante. Se egli solo potesse scuotere la testa potrebbe sbarazzarsi del suo peso: ma chi scuote la testa? Che cos'è quest'uomo? Un mucchio di malanni, che per colpa dello spirito si riversano nel mondo: e lì cercano la loro preda. Che cos'è quest'uomo? UN VILUPPO DI FEROCI SERPENTI, che raramente stanno in pace fra loro; e allora se ne vanno ciascuno per conto proprio e cercano vittime nel mondo. Guardate questo povero corpo! Ciò che egli soffrì e verso cui si tese è ciò che questa povera anima stessa immaginò; lo immaginò come piacere di uccidere e sete della voluttà del coltello. Chi ora diviene malato è colui che viene sopraffatto dal maligno, che ora è egli stesso maligno: vuoi fare del male con ciò che gli fa male... Così parlò Zarathustra.



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