MOLFETTA - L’Asl di Bari cerca un immobile a Molfetta «da destinare a sede dei servizi del dipartimento di prevenzione». 1.500mq la superficie richiesta, l’immobile dev’essere ubicato in una zona non periferica (dunque, nel centro urbano?) «con almeno 3 accessi autonomi ed eventuale presenza di superficie esterna di pertinenza ad uso esclusivo» (questo si legge nel manifesto affisso a Molfetta, nella foto). In una zona non periferica di Molfetta esiste un immobile con queste caratteristiche? O anche tra immobili di 500 mq, così come richiesto dalla Asl?
Un cittadino di Molfetta ha inviato a Quindici una lettera per segnalare un eventuale spreco di denaro pubblico e un bando che non pare avere nessuna particolare finalità.
Non c’è alcuna motivazione. Oltretutto il bando fa riferimento alla necessità di trovare i locali in centro: chi vive in paese sa benissimo che in centro è difficilissimo trovare parcheggio.
L’insediamento di questa struttura provocherebbe un incremento del traffico e dell’inquinamento e anche enormi difficoltà per i disabili che sarebbero costretti a raggiungere il locali della ASL. L’Ospedale, invece è dotato di parcheggi, è al centro della zona residenziale dove vive ormai una gran parte della popolazione, è collegata con autobus urbani ed extraurbani anche con i paesi limitrofi. Pensate poi alle spese necessarie per convertire locali commerciali a studi medici e ambulatori!
È uno spreco non solo assurdo, ma atroce perché per coprire il deficit si sono elevate le aliquote Irpef e si è aggiunta una tassa sulla benzina e nel frattempo non si possono assumere medici e personale sanitario.
Spero che possiate dare voi voce all’esasperazione dei cittadini. Nessuna forza politica, né di destra né di sinistra, si è alzata a chiedere spiegazioni di questo ennesimo spreco della sanità pugliese.
Cordiali saluti».
Lettera firmata
In effetti, come si legge nel bando, che scadrà domani 11 maggio, si tratterà di una procedura aperta, cui l’Asl ricorre per riorganizzare alcuni servizi. In particolare, nell’eventualità di recuperare 3 immobili divisi da 500 mq, potranno essere adibiti a sede dei servizi SPESAL (Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro) e SIAN (Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione) del Dipartimento di Prevenzione, SISP (Servizio Igiene Sanità Pubblica) del Dipartimento di Prevenzione e della Commissione Invalidi Civili, SIAV (Servizio di Igiene e Assistenza Veterinaria) del Dipartimento di Prevenzione (l bando descrive nel dettaglio la quantità dei locali e la loro destinazione d’uso).
Inoltre, il proprietario offerente dovrà provvedere, a propria cura e spese, se necessario e prima della presa in consegna da parte dell’Asl, alla ristrutturazione dei locali e all’adeguamento funzionale e normativo dell’immobile (destinazione d’uso per attività sanitarie e di pubblica utilità), in un tempo non superiore a tre mesi dall’aggiudicazione definitiva.
Un altro lettore si domanda, invece, perché non utilizzare i locali dell’Apicella, oggetto di una ristrutturazione nel 2010 da quasi 1,4 milionioni di euro. Tuttavia, la struttura avrebbe dovuto accogliere al suo interno il Centro di Audiologia e Rieducazione del linguaggio, un polo formativo dell’Università degli Studi di Bari (per i corsi di Laurea in Scuola di Specializzazione in Audiologia e Foniatria o Logopedia o Tecniche Audiometriche o Tecniche Audioprotesiche), il P.U.A. (Porta Unica di Accesso ai Servizi Socio Sanitari), il Consultorio Familiare di Molfetta, l’Assistenza Specialistica Ambulatoriale, la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (L.I.L.T.) e l’Ente Nazionale per la protezione e l’assistenza dei Sordi ONLUS (E.N.S.).
Resta, però, il bando dell’Asl che cerca proprio a Molfetta nuovi locali per delocalizzare alcuni suoi servizi e razionalizzare la spesa (anche se l’affitto di locali così grandi comporterebbe comunque una certa spesa a carico dell’azienda).
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