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Un atrio del Comune di Molfetta a rischio igienico-sanitario con topi che si arrampicano fino al terzo piano. L’allarme degli abitanti che scrivono a “Quindici”
02 ottobre 2017

MOLFETTA – Cibo per animali, foglie e bacche cadute dagli alberi, accumulo di materiale vario (pietre, lastre, pezzi di tubi, cartacce e serramenti lignei abbandonati), tutto depositato da tempo, senz’alcuna pulizia con rischi per la salute pubblica.

Stiamo parlando dell’atrio del Comune di Molfetta in via Luigi La Vista, con ingresso in via De Lacertis, le cui condizioni sono documentate dalle foto inviate a “Quindici” dagli abitanti dei condomini circostanti, preoccupati per le disastrose condizioni igienico sanitarie della zona, «culminate con la presenza nel cortile interno che si sono arrampicati fino al terzo piano, ed è noto come questi ratti siano vettori di possibili epidemie che possono diffondere sia direttamente che indirettamente».

La segnalazione delle precarie condizioni igienico-sanitarie è stata fatta da mesi sia alla Asl Bari (servizio igiene pubblica) sia all’amministrazione comunale, con richiesta di derattizzazione e disinfestazione dell’area, oltre che di rimuovere il materiale depositato, per evitare che, una volta pulito, la situazione si ripeta.

Finora dalle cosiddette «autorità competenti» la risposta è stata il silenzio. Ci chiediamo, come mai sia la Asl Bari, che il Comune di Molfetta, continuino ad ignorare questa situazione? Forse pensano che possa risolversi da sola, oppure sperano che siano gli abitanti del condominio adiacente, esasperati per questa inerzia, a provvedere direttamente alla pulizia?

E poi parliamo di rendere più bella la città, col marketing e altre iniziative varie: forse sarebbe il caso di renderla prima pulita e già sarebbe bella. A proposito: siamo ancora in attesa che il comando della polizia municipale ci faccia conoscere le multe fatte con le foto trappole e soprattutto se sono state pagate, oppure se continuano a fare la fortuna di qualche avvocato locale, che ha trovato un buon canale di reddito, grazie agli errori e alle inerzie del Comune sia sulla pulizia sia sulla condizione delle strade piene di buche che producono migliaia di euro di risarcimenti in danno del Comune.

Per vedere Molfetta pulita, dobbiamo aspettare la prossima campagna elettorale? Dopo l’intervento massiccio avvenuto con l’insediamento del sindaco, è tornato tutto come prima: sacchetti gettati ovunque, raccolta porta a porta ignorata (i mastelli? chi li vede più), le campagne di nuovo ridotte a discarica. Dovremo sperare che qualche avvocato decida di specializzarsi in richieste di risarcimento per la sporcizia della città?

La tolleranza zero contro gli zozzoni e quelli che non rispettano le regole del porta a porta, sarebbe l’unico deterrente efficace. Ora, dopo la vittoria delle elezioni si può fare: i voti sono stati presi e non c’è rischio di perdere consenso. Poi nell’approssimarsi delle elezioni (mancano 5 anni) si potrà fare di nuovo demagogia e propaganda. Ora occorre risolvere i problemi, anche con azioni impopolari. Questo sarebbe un segnale di cambiamento, non servono i lunghi papiri dei programmi elettorali o le false promesse che lasciano il tempo che trovano il giorno dopo aver occupato e diviso le poltrone.

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