“Un'ala di riserva” teatro e musica per ricordare don Tonino a Molfetta nel segno dell'amore
MOLFETTA – Raccontare la vita e soprattutto la figura di don Tonino Bello è sempre un’impresa ardua sia perché su di lui è stato detto e scritto tutto o quasi, sia perché l’amato vescovo di Molfetta è irripetibile perfino per la finzione scenica.
Ma Pino Sasso ha avuto coraggio e si è cimentato in quest’impresa con grande impegno e rigore nella ricerca perfino di qualcosa di inedito che ancora esiste sulla vita del servo di Dio. Ed è stato ripagato dal successo che il pubblico presente all’anfiteatro di ponente gli ha tributato alla fine della rappresentazione dell’opera “Un’ala di riserva – Il desiderio di amare” che ha visto protagonisti i due gruppi teatrali “Su il sipario” della parrocchia San Gennaro e “Teatrarte” di Mauro La Forgia che ha avuto l’impegnativo compito di interpretare don Tonino.
Ed è proprio l’amore il leit motiv dello spettacolo, che ha avuto il contributo della Fondazione Valente e ha voluto essere anche un omaggio alla figura di Nicola Azzollini. A ricordo del presidente della Cattolica Popolare e vice presidente della Network Contacts è stato realizzato un Cd con le musiche del recital: l’incasso dello stesso disco, come quello dello spettacolo, saranno devoluti in opere di carità della parrocchia.
Ma torniamo a questo lavoro, che ha richiesto grande impegno sia per la complessità delle scenografie multimediali e delle musiche appropriate, con accostamenti riusciti. Testo e regia molto efficaci, mentre la recitazione ha risentito a volte dell’emozione di far rivivere un grande personaggio, unico e inimitabile. L’amore, dicevamo, ha percorso tutto lo spettacolo che ha coinvolto dai piccoli ai grandi in questa narrazione poetica, nella quale si avverte il grande sforzo, un lavoro di ricerca anche di episodi sconosciuti, di rappresentare una figura fuori dagli schemi: Don Tonino prete, vescovo, ma soprattutto uomo.
Altro tema è stato quello della libertà: nella canzoni, nelle coreografie, nei gesti.
E poi gli ultimi, gli sconfitti dalla vita e dalla storia in ogni parte del mondo, che don Tonino esalta e mette sugli altari, incontra e dialoga: per tutti una parola di speranza.
Un messaggio di pace attraverso teatro e musica per far ricordare il vescovo dei poveri, il suo rapporto con la gente, soprattutto i giovani, a chi lo ha incontrato, ma anche a ha chi non ha avuto la fortuna di conoscerlo.
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Autore: Adelaide Altamura