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Ufficializzato il voltafaccia di Saverio Tammacco, consigliere regionale di Molfetta
28 febbraio 2022

 MOLFETTA – Si è consumato l’ennesimo pasticcio politico nell’arca di Emiliano, la barca che raccoglie tutti i naufraghi del centrodestra, con l’ennesimo voltafaccia di Saverio Tammacco, eletto nel centrodestra e passato nel centrosinistra con altri ex.

Ecco la giustificazione del trasformismo politico: "Nasce un gruppo nuovo. La decisione - ha rilevato Tammacco - nasce dalla coscienza di voler fare qualcosa e di riprendere l'attività sui territori e dare il via ad un nuovo progetto per i pugliesi. Si rafforza anche numericamente la maggioranza, saremo una forza cosciente, stabile all'interno del centrosinistra".

Leo, Vizzino e Clemente hanno abbandonato il gruppo dei "Popolari con Emiliano" dopo la rottura con l'assessore Francesco Stea; Tammacco, eletto con il centrodestra, era confluito nel gruppo Misto. Presente alla conferenza stampa anche il direttore generale di Arpal, Massimo Cassano.

"Siamo a supporto della maggioranza - ha aggiunto l'assessore Leo - il nostro leader è Emiliano, non ci sono dubbi. Siamo coerenti con il programma di governo. Questo è un gruppo che nasce per avere più forza all'interno del Consiglio regionale, è un gruppo che vuole dialogare sul territorio anche con le altre civiche e con il Pd. Non ci sono motivi contro il gruppo dei Popolari".

"La presenza di Cassano? Noi - ha concluso Leo - siamo un gruppo che ha come riferimento Emiliano, la nostra leadership è condivisa, non c'è un capo. E' un gruppo coeso e che non vuole andare contro nessuno e che vuole contare di più dentro il Consiglio regionale. Ed è sicuramente un gruppo che è ben visto anche dal direttore di Arpal Cassano".

Anche Emiliano non ha mancato a voler dire la sua sull'operazione: "Questo è un contributo alla coalizione progressista. E' evidente che sia nelle amministrative che nelle politiche, che sono tra otto mesi, questa lista, come le altre che sostengono la maggioranza in Consiglio regionale, è pronta a ragionare per supportare il fronte progressista" a livello nazionale. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, durante la conferenza stampa a Bari di presentazione del nuovo gruppo che nasce oggi nella maggioranza di centrosinistra in Consiglio regionale della Puglia. Si chiama "Per la Puglia" e ne fanno parte l'assessore all'Istruzione, Sebastiano Leo, Mauro Vizzino, presidente della commissione Sanità, Sergio Clemente, consigliere segretario della Presidenza del Consiglio, e Saverio Tammacco, eletto con il centrodestra nella lista "La Puglia domani", ma poi passato nel gruppo Misto. "Ci auguriamo - ha aggiunto Emiliano - che questa cosa faccia piacere a qualcuno, perché ho visto che quando vai dal Pd e gli dici 'guarda che dobbiamo votarti' qualcuno si agita, si agita perché teme che la vicinanza del civismo possa in qualche maniera alterare gli equilibri interni del Pd. Ma questa lista, come le altre, è alleata del Partito democratico. E in questa grande alleanza che sostiene l'amministrazione regionale c'è lo spazio per una idea anche dell'Italia, non solo della Puglia".

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A proposito di Saverio Tammacco Guglielmo Minervini 9 aprile 2015 Alla luce del sole. Michele ci siamo conosciuti quando io ero sindaco di Molfetta e tu magistrato antimafia, a metà degli anni ''90. Allora facevo stalking a te e a tutta la procura perché non riuscivo a reggere alla vista di una città colonizzata da famiglie di narcotrafficanti. Né sopportavo sulla mia coscienza il peso dei giovani eroinomani che ritualmente si congedavano dalla vita con la siringa infilata nel braccio e in compagnia della penombra nei vicoli della città vecchia. Erano le cinque di mattina quando mi chiamasti a prendere, la prima volta, un caffè nella caserma dei carabinieri, mentre un esercito intero di forze dell''ordine cingeva d''assedio Molfetta. Così fermammo l''infestazione criminale di una città sana e onesta. E la comunità girò pagina. Insomma, un po'' di storie, tu le conosci. Non te la puoi cavare con un non so, non lo conosco. Questa volta, con Tammacco non è solo una faccenda di larghe, larghissime, sconfinate intese. Non è solo una capriola, tra le più acrobatiche, con cui pezzi di ceto politico parassitario stanno salendo sul carro del potenziale vincitore. Non è solo un piccolo paragrafo di provincia del nuovo capitolo, che rischiamo di scrivere, nel grande libro del trasformismo meridionale. É di più. Siamo in un''inquietante zona grigia. Approfondisci ti prego e sii conseguente. Con la tua e con la nostra storia. Con i tuoi e con i nostri valori. C''è un mormorio che sta crescendo, in questi giorni di campagna elettorale. Un rumore di fondo che sale pericoloso. Spero sia arrivato anche alle tue orecchie. É la voce di quel popolo del centrosinistra che ha bisogno di credere in una speranza piuttosto che consociarsi in un patto potere. Siamo in una fase decisiva. Quella nella quale si decide se vincere con la passione degli onesti o con l''interesse degli opportunisti. La differenza non è irrilevante.
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