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Tutela dell'ambiente e valorizzazione del territorio: l'associazione Terrae si rivolge ai candidati sindaco
09 giugno 2022

MOLFETTA – Tra i temi più attuali nel dibattito nazionale, e non solo, vanno evidenziati la salvaguardia dell’ambiente e dei beni naturalistici, la qualità della vita e la green economy.

Temi che entrano nella campagna elettorale per le amministrative 2022.

L'associazione Centro Studi e Didattica Ambientale Terrae APS – gestore del Centro di Educazione Ambientale Ophrys di Ruvo di Puglia e Terre di Roca di Melendugno, in collaborazione con Naturalia, Vivarch, LIPU e Plastic Free, infatti, ha deciso di interpellare su questi importanti temi i quattro candidati alla carica di sindaco.

Nei giorni scorsi, a ciascun candidato sindaco è stata inviata una lettera, nella quale, oltre ad esporre le proprie idee in merito alla tutela del territorio, a partire dall’area denominata "Parco Naturale di Lama Martina", facendo il punto su quanto realizzato sinora, sono state avanzate proposte per la valorizzazione del sito e di tutte le altre aree con vocazione turistica ed evidenti elementi culturali e naturali di Molfetta, da Cala San Giacomo al sistema Pulo.

A proposito dell’area denominata Parco Naturale di Lama Martina, si è rimarcato l’impegno di una rete di associazioni che hanno fatto conoscere e riscoprire una zona pressoché sconosciuta ai cittadini grazie allo studio degli aspetti naturali e culturali e all'azione dei tanti volontari impegnati in azioni di bonifica. La sinergia di tali realtà associative, ciascuna per il suo ambito di competenza, ha portato alla realizzazione di una rete sentieristica CAI, all'installazione di pannelli informativi, alla creazione di uno dei pochissimi percorsi fissi di orienteering nel sud Italia, all'installazione di mangiatoie per l'avifauna. Lama Martina, tra l’altro, ospita orchidee, le querce (tra le quali leccio e roverella), una ricca avifauna ed una discreta mammofauna (mammiferi), a cui si aggiunge la macchia mediterrane. Grande rilevanza assumono gli uliveti, già zonizzati ed accuratamente distinti dalle aree naturali, ma che necessitano di interventi agronomici nel pieno rispetto dell'agricoltura biologica. Terrae APS, grazie al supporto di esperti, da tempo segue le opere di gestione del Verde e dei trattamenti agronomici collaborando con l'azienda attualmente incaricata per i sopracitati lavori. L'aspetto più curioso ed il più delle volte ignorato, è la rinaturazione ed il rimboschimento naturale presente in tutta l'area di lama Martina. Infatti, laddove le condizioni ecologiche siano favorevoli, si assiste ad una vera e propria colonizzazione naturale da parte di molte piante forestali quali il leccio, l'alloro e la roverella. A riprova di come lama Martina stia virando verso un futuro sempre più naturale, ci vengono in aiuto le sempre più numerose e rare orchidee selvatiche: ben cinque le specie censite attualmente in lama.

Non meno importante è l’aspetto antropico e culturale: la presenza di pagliai, terrazzamenti, muretti a secco, testimoniano il passato contadino e rurale dell’area.

Nel documento è stata proposta l’istituzione del Parco Naturale di Lama Martina con un regolamento per la fruizione e un piano di gestione con allegato il Piano del verde già redatto, piano che dovrebbe essere alla base dei lavori previsti nel progetto PNRR finanziato, coinvolgendo le realtà locali che negli ultimi 3 anni hanno dato vita e si sono prese cura del più grande polmone verde della nostra città, oltre alla creazione di un centro di educazione ambientale – presso Torre Calderina e Lama Martina - accreditato dalla Regione Puglia.

Altro sito particolarmente delicato è Cala San Giacomo, primo porto di Molfetta e oasi naturalistica importante, uno specchio d’acqua che può avere anche una vocazione turistica ma che necessita di protezione a terra e a mare dove vive ancora la posidonia oceanica.

Ancora più complessa la questione del Pulo, per il quale nel documento si auspica una gestione del verde più attenta alla parte naturalistica e la creazione del sistema pulo (dolina, museo archeologico, ex convento dei Cappuccini, ex fondo Azzollini) nel quale inserire anche la Cava dei Dinosauri, per creare il più importante polo preistorico turistico della provincia, sistema per il quale si dovrebbe prevedere un bando di gestione per consentire una adeguata promozione, coinvolgendo le associazioni locali.

Tra le altre proposte, sono state inserite la creazione di un museo naturalistico, il ripristino del forum Agenda 21, luogo di confronto tra amministrazione e realtà locali su tematiche ambientali, e di progetti quali Sentinelle Verdi, che nella scorsa estate ha promosso numerose attività di sensibilizzazione ed educazione civica e ambientale rivolte ad adulti e ragazzi.

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