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Tre domande programmatiche ai candidati sindaci
15 maggio 2006

1 - Qual è il progetto politico alla base della sua candidatura a sindaco della città? 2 - Quali saranno le principali opzioni programmatiche che si impegna a realizzare se dovesse essere eletto? 3 – Cosa pensa possa fare un sindaco per assicurare un futuro ai giovani di Molfetta? Lillino Di Gioia 1 - Una semplice parola sintetizza al meglio il senso della mia candidatura: discontinuità. Molfetta ha bisogno di invertire radicalmente la rotta rispetto agli ultimi anni di governo del centrodestra caratterizzati, come ben noto, da una incredibile sequela di inchieste giudiziarie che hanno interessato pezzi importanti dell'amministrazione comunale, andando ad infangare la dignità stessa delle nostre istituzioni. Una intera classe dirigente è al centro di importanti inchieste della magistratura che indaga su inquietanti forme di malaffare che, stando a quanto si è appreso in questi mesi, sembra fossero estremamente radicate sul Palazzo di Città. Gli episodi sono innumerevoli e questo costituisce un fatto gravissimo che impone una risposta ferma e decisa da parte di tutti i cittadini. Per questo dico che occorre ripristinare sia nelle istituzioni che nella città la più rigorosa osservanza delle regole che in questi anni sono state impunemente calpestate, riportando al centro dell'attività politica ed amministrativa da un lato un imprescindibile rispetto della legalità e, dall'altro, quel rigoroso senso dell'etica che è un fattore indispensabile nella gestione della cosa pubblica. Devo anche aggiungere che la mia è una candidatura dalla forte caratterizzazione politica che non lascia alcuno spazio a confusi e pasticciati “progetti civici” ma che è espressione dell'Unione e quindi si pone nel solco degli entusiasmanti successi elettorali del centrosinistra che si sono succeduti nel corso degli ultimi anni e che hanno portato la nostra coalizione al governo della Provincia, delle Regione e, dallo scorso 9 aprile, del Paese. Questo indubbiamente consentirà un proficuo coordinamento con tutti gli altri livelli territoriali potendo la nostra città contare su importanti e validissimi collegamenti anche a livello provinciale, regionale e nazionale, cosa che non accadrebbe se ad amministrare Molfetta dovesse essere un rappresentante del centrodestra. Infine devo evidenziare come la mia coalizione sia ampia e variegata dal momento che contiene le tante sensibilità, storie e culture politiche che fanno dell'Unione, oggi, a Molfetta ed in Italia, l'unica coalizione con tutte le carte in regola per poter garantire un futuro di sviluppo e di benessere ai cittadini, a fronte di una coalizione di centrodestra che appare spaccata verticalmente in tre tronconi per ragioni oscure ed evidentemente inconfessabili. 2 - Il mio impegno è quello di rendere Molfetta una città bella da vivere, sotto tutti i punti di vista. Questo significa innanzitutto prestare particolare attenzione agli aspetti legati alla qualità della vita dei cittadini, sia sotto il profilo ambientale ma anche con riferimento alle questioni di carattere sociale e legate allo sviluppo economico. I molfettesi devono continuare a trovare ragioni per potersi innamorare della propria città, una città che sappia offrire opportunità di crescita e di lavoro per tutti i suoi cittadini. Sotto questo profilo penso ad una opera di riqualificazione e di valorizzazione del centro urbano in modo da fare di tutta l'area compresa tra il Corso Umberto, il Centro Storico, la Banchina Seminario e la fascia costiera, il vero e proprio “salotto buono” della città che possa essere un luogo di ritrovo dove poter passeggiare o fare acquisti per i molfettesi, ma anche una attrattiva per turisti e forestieri. Ma accanto a questo occorrerà certamente pensare ad una opera di riqualificazione delle periferie, sia quelle esistenti che quelle delle aree di espansione, in modo da renderle davvero vivibili e fornite di ogni servizio. A questo proposito occorrerà porre mano immediatamente a tutta la programmazione di secondo livello, partendo proprio da quel Piano dei Servizi che costituisce una tra le tante gravissime inadempienze dell'amministrazione di centrodestra che ha governato in questi anni. Ma è anche un altro l'obiettivo che il centrosinistra si deve porre: far emergere una nuova e qualificata classe dirigente politica ed amministrativa, grazie al coinvolgimento, attraverso l'utilizzo degli strumenti della democrazia partecipata, di tutti gli attori sociali nei processi decisionali e nelle importantissime sfide che la città si troverà ad affrontare nei prossimi anni. 3 – Con riferimento a questo tema, innanzitutto il Comune deve creare le condizioni per fermare la vera e propria emorragia di cervelli e di giovani qualificati che questa città continua a registrare con preoccupante costanza negli ultimi anni. Molfetta non può più permettersi il lusso di lasciar scappare così le sue energie migliori perché altrimenti rischia seriamente di veder compromesso il proprio futuro. Ma i giovani hanno anche bisogno di esprimere la loro creatività nei campi più diversi e disparati (arte, musica, teatro…), per questo sarà importante dotare questa città di spazi adeguati che possano da un lato consentire la socializzazione dei nostri ragazzi in posti sicuri e, dall'altro, offrire luoghi attrezzati che permettano ai giovani occasioni di confronto, scambio ed aggregazione, in modo che possano esprimere appieno tutte le loro potenzialità. Antonio Azzollini 1 - Il nostro progetto politico è ben chiaro: libertà, solidarietà reale e sviluppo economico strutturale e duraturo. Intendiamo dar vita a una serena stagione di stabilità, ponendo le fondamenta per la Città del futuro, garantendo occupazione ai giovani e ai loro figli e prestando grande attenzione a chi è rimasto indietro. Partecipazione attiva reale di tutte le forze sociali, difesa dei diritti e della dignità dei cittadini, grande amore per la Città. 2 - Innanzitutto la Famiglia: introdurremo una politica fiscale fortemente improntata alla solidarietà che preveda maggiori detassazioni per le famiglie, con nuovi e maggiori servizi per i bambini e le mamme e introdurremo la "Carta d'oro" per gli anziani over 70. Riteniamo infatti che a chi ha per tanti anni sostenuto con il proprio lavoro la comunità debbano essere riconosciute grande attenzione, rispetto e alcuni piccoli privilegi. L'intera politica per la Famiglia e l'Assistenza Sociale sarà oggetto di radicale innovazione. Altrettanto prioritaria la politica per i servizi con la prevista riorganizzazione dell'assistenza ai disabili e agli anziani, il completamento del Preventorio e la realizzazione di un Hospice a Villa Pappagallo. Accanto ad uno sviluppo economico "serio", di cui tratterò nella prossima risposta, porrò la massima attenzione alla Città che tutti amiamo, in primo luogo con il completamento del percorso d'arte e cultura: la Muraglia, Piazzetta Amente, Palazzo Dogana, il Percorso dei Cantieri, vere perle incastonate nel nostro stupendo Centro Antico, servite da parcheggi di prossimità come le altre zone di grande interesse. La riorganizzazione del Corpo di Polizia Municipale, un importante sforzo per migliorare l'arredo urbano in tutta la città, e la reale attivazione dei percorsi commerciali dimenticati a Levante e Ponente faranno di Molfetta una Città ancor più dinamica e sicura. Sarà rapidamente presa in considerazione la proposta per la costruzione del nuovo Palazzo di Giustizia. In una parola, Molfetta tornerà ad essere la Città più bella e più produttiva del Meridione d'Italia. 3 – Un sindaco è il coordinatore di una squadra di Governo e ha il preciso compito di garantire risposte adeguate a tutti i cittadini profondendo il massimo impegno e guardando al futuro. E' esattamente quello che farò. Da sempre riconosciamo ai giovani il ruolo di forza trainante della Città, e alle parole ho sempre preferito i fatti: per questo mi impegnerò a fondo affinché gli importanti progetti per l'occupazione e lo sviluppo di cui mi sono - come noto - ampiamente occupato nell'ultimo quinquennio trovino rapida esecuzione. Mi riferisco ovviamente al Porto, alla piattaforma logistica, al ponte e ai nuovi collegamenti stradali, al distretto della meccanica, al polo agricolo e al piano turistico. Nei giorni scorsi ho ottenuto dal Senato Accademico dell'Università di Bari l'assegnazione a Molfetta di un corso di Laurea triennale per n.20 infermieri professionali: un'ulteriore opportunità occupazionale. Ma dico di più: avremo una Città bellissima, ricca d'arte e storia e direttamente collegata a Bari e all'aeroporto (come noto grazie al nostro impegno Molfetta diverrà presto capolinea della metropolitana leggera) e ai giovani ci rivolgeremo affinché insieme a noi e con il sostegno dell'amministrazione l'imprenditorialità giovanile divenga il motore di un nuovo modo di fare impresa a Molfetta. Per i più giovani realizzeremo un Centro Polifunzionale presso la vecchia sede Amnu di via Bisceglie, e una commissione ad hoc per la realizzazione di eventi culturali e di intrattenimento. E, finalmente, gli atleti di Molfetta avranno a disposizione una pista di atletica leggera. Tommaso Minervini 1 - E' la prima volta in assoluto che un progetto politico viene inserito nel programma amministrativo di un sindaco. Nel mio programma è l'obiettivo di fondo: • semplificare i raggruppamenti politici della città, recuperare le spinte storiche del riformismo democratico, per coniugare il governo del Fare con l'Essere Comunità, avviando per “le strade maestre” il confronto con le grandi sensibilità politiche/culturali della storia democratica, cattolica e riformistica di Molfetta; • avviare un cammino al contempo di vivificazione del confronto e di sintesi nella direzione democratica da intraprendere insieme. Per la città e le sue Istituzioni. Per la vita economia, sociale e culturale. Ciò consentirà di eliminare: - schegge e gruppetti che con la Politica hanno poco a che fare e che portano alla deriva i processi partecipativi e creativi delle tante energie positive in Città; - strutture organizzative che influenzano in modo subornato i processi economici e produttivi di Molfetta; - semplificare e sintetizzare le decisioni collettive; - procedere immediatamente a cambiare “l'architettura” dei poteri in città, in senso di partecipazione democratica attiva da parte delle agenzie educative del territorio: la scuola, l'organizzazione sociale dei gruppi parrocchiali, le associazioni di volontariato e culturali, gli organismi di base dei giovani, delle donne e dei quartieri. Insomma, passare dal governo del Fare all'Essere Comunità, avviando sull'unica direzione oggi necessaria, la speranza dei giovani di Molfetta, l'effervescenza vivificatrice ed unitaria delle grandi correnti della storia democratica e sociale di Molfetta, per un futuro di libertà e diffusione delle grandi opportunità sociali, economiche e culturali che oggi Molfetta possiede. Per questo abbiamo scelto questa strada, oltre i poli, oltre i tatticismi pseudo democratici. Abbiamo rifiutato la rielezione comoda e continuiamo a stare nella nostra città ad invitare i cittadini ed i giovani in particolare ad una valutazione delle cose fatte ma soprattutto della prospettiva di un grande percorso collettivo di libertà e di democrazia. Si diceva una volta “dei meriti e dei bisogni”. 2 - Riprenderò i tanti lavori interrotti. Principale sarà la questione del traffico e dei parcheggi. Con il rifacimento delle tante piazze cittadine, di via Cavallotti, coso Dante, le banchine Duomo, Seminario e San Domenico si dovrà ridisegnare i flussi di circolazione, rivedendo le arterie di entrata a partire dalla grandi circonvallazione che stiamo creando con le zone di espansione, le due bretelle Anas e la grande viabilità che collegherà la “cittadella del Lavoro” al Porto, per il quale, diamo a Cesare quello che è di Cesare, ho contribuito col mio personale incessante lavoro a tutto il procedimento amministrativo che ha visto a tempo di record il rifacimento e l'approvazione del Piano regolatore Portuale. Altra priorità la razionalizzazione di tutto il sistema dei servizi e delle aziende municipali il cui riordino porterà una diminuzione della spesa corrente che potrà riflettersi su alcune tasse comunali per una diminuzione dell'ICI prima casa e della spesa per i rifiuti con la filiera della raccolta differenziata che potrà concludersi col compostaggio ed il CDR. Turismo, con tutte le azioni in atto e da svilupparsi per l'utilizzo rispettoso delle nostre coste (abbiamo già commissionato progetti di riqualificazione ambientale di gran parte del tratto di ponente, in particolare tra Torre Calderina e Cala San Giacomo, facendone un tratto rispettoso del “dialetto ambientale”. Abbiamo commissionato lo studio per il rinascimento della spiaggia, dovrà riformarsi la pianificazione in termini di turismo ecocompatibile del tratto di costa di Levante). Proseguire col sistema di rete nella solidarietà ai valori dell'Uomo. Con l'attivazione concertata del piani di zona dei servizi sociali, la cui gestione con le “agenzie educative e del volontariato” del territorio consentirà gli adattamenti sul campo. Anzi sull'Uomo e sulle famiglie. Tutte le famiglie. Portare a compimento le grandi strutture di servizio: Preventorio, filo d'oro, Hospice, opera pia, Anfas, per la casa dopo di noi, e così via…La cronaca delle tante cose fatte sta alla testimonianza di Verità e libertà dei tanti, singoli e gruppi, che in questi 4 anni hanno interloquito liberamente col Comune. Sostenere le grandi opportunità di lavoro e di progresso in atto nei vari campi. Fare di Molfetta la capitale dell'arte, della cultura, della creatività. (Nel silenzio operoso abbiamo già programmato l'auditorium della musica ed il rifacimento del teatro molfettese, là dov'era nell'800, a Piazza Municipio). Ed una città a tecnologia avanzata come già oggi lo è grazie alle energie positive di tanti giovani di questa Città. Allargare la partecipazione dei giovani di Molfetta al confronto culturale e creativo coi giovani d'Europa. Creare nella “cittadella del lavoro”, con la partecipazione degli imprenditori locali, un grande centro che faccia attrazione e marketing del territorio per la conoscenza delle nostre potenzialità, creare sinergie nel campo della ricerca, dei prototipi, degli acquisti, della esposizione nei mercati nazionali ed internazionali, dei processi di certificazione ambientale dell'intera “cittadella del lavoro”. Unificare la gestione, anzi l'autogestione con appositi organismi di base, della zona Pip e Asi. Un accordo preliminare per lanciare Molfetta, unitamente al patto delle città voluto con Bitonto, Ruvo, Terlizzi e Giovinazzo nelle grandi opportunità finanziarie delle reti materiali ed immateriali delle infrastrutture e dei servizi. Utilizzare le leggi nazionali e regionali sui distretti industriali per interventi mirati sui settori di eccellenza di Molfetta come la meccanica. 3 - Fuori dagli slogans. Quello descritto al primo punto. Costruire le opportunità di crescita ed emancipazione democratica, libera e responsabile, creare le opportunità di sviluppo, un clima creativo di partecipazione, un contesto di sicurezza e di valori positivi. Per pensare davvero ai giovani di questa città è necessario evolvere le grandi opportunità di sviluppo in atto. Ma bisogna farle partecipare dai giovani. “Non dobbiamo dare un pesce dobbiamo insegnargli a pescare.” Matteo d'ingeo 1 - Il nostro progetto politico vuole dare voce e rappresentanza al dissenso, a quei cittadini che si fanno portatori di un bisogno collettivo di partecipazione alla vita democratica della città, provenienti da percorsi diversi nella sinistra unitaria in cui oggi, purtroppo, non si riconosco Molfetta ha bisogno di un nuovo e straordinario risveglio delle coscienze, di un protagonismo autentico dei cittadini per costruire un progetto aperto di sviluppo credibile della nostra comunità. Un progetto che riparta dai bisogni reali della parte debole della città (bambini, giovani, anziani, diversamente abili, immigrati) come della sua parte più vitale (impresa, commercio, cultura), capace di ripensare lo sviluppo ed interrogarsi sul futuro. Noi rappresentiamo quei cittadini indignati per il progressivo declino morale della nostra città che la destra ci ha consegnato intenta a soddisfare interessi di parte e clientele, invece del bene comune, tollerando perfino il malaffare e l'illegalità. Reputiamo indispensabile, per invertire questa deriva, che una coalizione che intenda ancora “restituire la città ai cittadini” debba candidarsi al governo della città con una guida che, con la propria storia politica, incarni il bisogno di rinnovamento, di impegno disinteressato e di coerenza. Dissentiamo dall'operato della dirigenza del centro-sinistra locale che, fra personalismi e veti incrociati, ha lasciato emergere dalle primarie una candidatura non rappresentativa, nella quale buona parte della base e dei militanti del centro-sinistra non si riconosce. 2 - organizzare subito: - un apparato comunale efficiente. Una nuova politica del personale e la sua riorganizzazione con criteri di merito, di capacità e di efficienza. - un'amministrazione amica di tutti i cittadini e non solo di alcuni. Il cittadino non deve chiedere per favore ciò che gli è semplicemente dovuto, partecipando attivamente alla vita amministrativa. - la mappa dei bisogni che definisca le priorità d'intervento in ambito sociale per parametrare ad esse le forme e le risorse da investire.. - la promozione della cultura della legalità e il rispetto delle regole di civile convivenza,coordinando le forze istituzionali e le forze dell'ordine presenti sul territorio per combattere ogni forma di abusivismo e illegalità diffusa. - un nuovo patto per lo sviluppo in cui l'amministrazione Comunale offre una sua operatività efficiente, tempestiva ed efficace, mirando alla definizione delle priorità programmatiche attraverso un coordinamento tra mondo delle imprese, del lavoro, del credito e della ricerca che sono l'espressione di una moderna cultura di governo. 3 - Recuperare l'orgoglio di essere nati, di vivere in questa città e il desiderio di farne un luogo in cui sia piacevole stare. Valorizzare le loro risorse creative, professionali e culturali, facilitando la creazione d'impresa e la cooperazione, ma soprattutto creare una nuova e moderna coscienza politica che possa far riavvicinare i giovani alla politica per diventare nuova classe dirigente di questa città.
Autore: Giulio Calvani
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