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Tornano gli scempi del passato a Molfetta: occupata una strada cittadina da un orrido dehor, che impedisce circolazione e sicurezza
10 agosto 2015

MOLFETTA – Nella distrazione delle ferie agostane e in prossimità del ferragosto, complice anche il caldo di questi giorni, qualcuno ha pensato bene di compiere l’ennesimo scempio ai danni del decoro di Molfetta, credendo di trovarsi ancora nell’era Azzollini, quando c’era chi si alzava al mattino e, senza regole, apriva un chiosco della frutta oppure occupava suolo pubblico.

E’ accaduta la stessa cosa in questi giorni in vicolo III Effrem, in pieno Corso Umberto, in quel salotto buono della città, recentemente abbellito da fioriere e utili panchine, che i cittadini stanno mostrando di apprezzare. Dalla sera alla mattina (come mostra la foto), una strada pubblica è stata occupata da fioriere, ombrelloni, tavolini e, per completare l’opera all’insegna del cattivo gusto, è stato disteso un tappeto verde sintetico, coprendo le naturali chianche bianche.

Sembra che l’intervento non sia abusivo, ma sia stato regolarmente autorizzato dagli uffici comunali competenti. Infatti, la segnalazione è avvenuta da parte di Antonello Mastantuoni su Facebook: «questa foto è paradigmatica di come l’economia sia attività estrattiva: si estrae valore da una città allo stremo, infliggendole altri danni e accelerandone il processo di decadimento. I pochi spiccioli in più che, forse, l’esercente guadagnerà non compenseranno il danno all’immagine della città e alla sua economia provocato da questo orrore: ma chi mai potrebbe desiderare di venire in una città che tratta così i propri luoghi di pregio? Corso Umberto salotto buono della città? marketing cittadino?».
A lui ha prontamente risposto l’assessore ai Lavori pubblici, Giovanni Abbattista: «Antonello concordo pienamente sulla oscenità del similprato che copre le chianche. Me ne sono accorto ieri in occasione della posa delle ultime fioriere su corso Umberto in prossimità del locale. Ho chiamato immediatamente il dirigente ed abbiamo avuto una discussione accesa con tutta la famiglia del titolare della pizzeria che ha una differente idea della bellezza e della tutela del patrimonio culturale. A dispetto di quello che pensano sul bello, provvederemo a far ripulire il basolato da ogni superfetazione».
Ci fa piacere che l’assessore abbia promesso di eliminare questo scempio (e speriamo che lo faccia subito), ma ci chiediamo: come mai è stato autorizzato dagli uffici comunali? Cosa ne dice il dirigente? Se il dirigente ha sbagliato, risponde di questo errore? Qual è la ratio di questa autorizzazione? Quella di far spostare il dehor che lo stesso commerciante aveva su Corso Umberto e che ora è stato portato nella stradina adiacente, per permettere di posizionare le nuove panchine e le fioriere comunali (a proposito: avete notato come i soliti zozzoni molfettesi le stiano usando come cestino dei rifiuti?) e quindi una compensazione di una situazione precedente?
Ma per rimediare ad una situazione, se ne è creata una peggiore. Non si può occupare una strada pubblica e impedire anche l’eventuale accesso a mezzi di soccorso. Compito dei dirigenti comunali deve essere anche quello di trovare le soluzioni più idonee a nuove situazioni, senza fare danni estetici e funzionali, come in questo caso.

A proposito di dehor, non sarebbe ora di chiedere a tutti i gestori dei bar di Corso Umberto di uniformare i loro “gazebo”? La riqualificazione del salotto buono passa anche da questi interventi. La stessa cosa andrebbe fatta in piazza Garibaldi, attorno alla villa comunale, dove i dehor di varie tipologie, secondo il cattivo gusto dei gestori, rendono orribile l’estetica cittadina e soprattutto vanno ridimensionati quelli che superano certe dimensioni tollerabili e creano problemi alla circolazione stradale e alla sosta delle autovetture.
L’era Azzollini non è rimpianta da nessuno a Molfetta e l’elezione del nuovo sindaco Paola Natalicchio, ha rappresentato proprio la voglia di cambiamento e di ripristino delle regole. Ma sarebbe ora che queste regole venissero fatte rispettare. Il marketing cittadino passa soprattutto dall’uniformità estetica, senza lasciare alla discutibile fantasia kitsch dei gestori, la libertà di rendere brutta questa città, come è avvenuto in passato.

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Io non riesco ancora a credere come sia possibile che certa gente scriva che tornano gli scempi del passato a Molfetta attraverso l'occupazione di una strada cittadina . Cosa piu importante, non concepisco il fatto che venga definita poi con un orrido dehor, che impedisce circolazione e sicurezza. Partiamo dal presupposto che la gente non si sveglia la mattina decidendo di fare cose . Se vengon fatte è perché vi si ha il permesso di poterle farle . Quella strada è stata occupata da fioriere, ombrelloni, tavolini perché vi si ha avuto un permesso . Voi dite che si parla tanto di dehor, beh vi sbagliate tanto . Dovremmo fare un sondaggio nel vedere chi la pensa diversamente ?! Vi dico subito che perdete . A maggior ragione che è una cosa nuova e poi rende ancor più fantastico il corso . Commenti della gente che dice che è meglio, un quartiere morto che dopo anni si è risvegliato e che ha ripreso vita . Quella strada definita fantastica come i vialotti di Capri . È evidente che voi non capite nulla di buongusto e bellezza . Dite tanto di amare la vostra città, di conoscere ogni singolo angolo, poi ?! Vi permettete anche di parlare di una strada senza sicurezza e adibita 1 alla circolazione . Mi domando se sappiate anche leggere le insegne e magari notare cosa c'è in quella strada . Tutto ciò è stato fatto per mettere in luce quella strada no per farla isolare ancor di più . Poi parlate tanto di sicurezza scusatemi ma secondo voi è normale passeggiare su quelle tutte chianche rotte col rischio di cadere e farsi mal? E poi vi lamentate del fatto che il comune debba ripagare per nuove quelle persone che sfortunatamente si son fatte male . Quella strada era stata fatta così per tutelare la gente e non gravare su di esse . Tappeto verde che serviva alla messa in sicurezza della gente . Vi facci un esempio un disabile come può percorrere quella strada ?! Senza quel tappeto si ha il rischio di inciampare sulle chianche rotte e farsi male . In quella strada sono piu tombini che in tutta Molfetta stessa. Voglio farvi notare anche che su quella strada ci son passati cani dove i loro padroni incoscienti hanno fatto fare loro le urine e feci. Quella strada è stata disinfettare da cima a fondo per garantire un certo ordine e stile . Inoltre potrei mostrarvi i vari segnali stradali posti all'inizio e fine della strada dove c'è un divieto di circolazione e anche un divieto Di sosta . Volete che la "Vostra Molfetta" sia più accogliente, più sviluppata ma così facendo non lo diverrà mai . Perché la mentalità e la gente che vive in questo posto è proprio all'epoca della preistoria . Concludo dicendo che chi abbia scritto questo articolo non capisca nulla di sicurezza e di decoro anche perché se capiva qualcosa in materia non avrebbe fatto certi commenti aime' stupidi e fuori luogo .




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