Tommaso Minervini in un incontro quasi clandestino con i suoi: io e solo io il candidato sindaco delle civiche di centrodestra. Annalisa Altomare è avvisata
MOLFETTA – Non si è fatta attendere la risposta di Tommaso Minervini leader politico delle liste civiche tammacchiane di centrodestra ad Annalisa Altomare che nella sua conferenza stampa del giorno precedente aveva criticato la gestione sindacale dello stesso Tommaso quando era stato sindaco della città.
Perciò Annalisa aveva annunciato la sua candidatura a sindaco di Molfetta “con tutti quelli che ci stanno: liste civiche, partiti, movimenti, gruppi, senza distinzione di partiti e di personaggi (anche la sinistra? anche Paola Natalicchio? non si è capito bene).
Bisogna leggere fra le righe: continua la lotta a distanza fra i due candidati sindaci finora scesi in campo (“Quindici” ha dedicato al loro duello mortale la vignetta di Michelangelo Manente sulla rivista mensile in edicola), gli altri sono frutto di illazioni e di fantasie giornalistiche.
Annalisa ha cercato di sparigliare le liste civiche e demolire il loro candidato sindaco e Tommaso ha convocato un incontro carbonaro, quasi clandestino, di fedelissimo (c’erano i soliti quatto gatti), non pubblicizzato e non annunciato pubblicamente, tranne che dal solito giornale amico che gli dedica pagine e pagine di illeggibile intervista, per confermare che lui e solo lui è il possibile candidato sindaco. Annalisa è avvertita, non cerchi di rubargli le liste civiche, meglio buttarsi nelle accoglienti braccia del senatore Antonio Azzollini.
Ma nell’incontro ristretto agli amici (come si può fare una campagna elettorale in questo modo, parlando di città disgregata ed essere il primo disgregatore insieme con Saverio Tammacco? un’alleanza che punta a dividere altro che coesione) l'intollerante Tommaso non pronuncia nulla di nuovo: i temi sono sempre gli stessi che i candidati e i partiti si rilanciano a vicenda senza che nessuno, soprattutto Tommaso e Annalisa che erano parte integrante dell’amministrazione di centrosinistra di Paola Natalicchio, cerchino di spiegare alla gente perché si ricordino solo ora di questi problemi.
E via con i soliti piani delle coste, dell’agro del commercio, ex mercato ortofrutticolo all’ingrosso, parco di Mezzogiorno, depuratore, rischio idrogeologico. L’unica idea nuova, anche se confusa, riguarda la raccolta dei rifiuti porta a porta che verrebbe realizzata per quartiere (non si capisce come se con sacchetti personalizzati, con raccolte in orari differenziati, se con cassonetti per alcuni e mastelli per altri, insomma solo chiacchiere per cavalcare il tema del momento).
Sia Tommaso che Annalisa dopo aver criticato il ricorso a consulenti esterni da parte dell’ex sindaco Paola Natalicchio, preannunciano un esercito di consulenti e professionisti esterni per “rivoltare questa città”. Boh!
Insomma, finte aperture alla città, incapacità di assumere una leadership credibile, dopo i fallimenti del passato, assenza totale di cultura democratica e solidale, chiusi nei ghetti dell’informazione pilotata, suggerita e servile (non amano il confronto e scappano davanti ai giornalisti non amici). Mancanza di idee. Dove sta la novità?
Si parla di rinnovamento e si torna indietro, non si cercano figure nuove, giovani capaci, o quando si trovano li si impallinano il giorno dopo, come è stato fatto con Paola Natalicchio. Poca trasparenza, vecchi giochi politici egoismi individuali, questa è la verità: Molfetta in queste condizioni non ha futuro.
Purtroppo questo offre la politica molfettese in salsa populista.
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