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Teatro, torna a Molfetta la rappresentazione di “Un'ala di riserva” di don Tonino Bello Il recital, completamente rinnovato e arricchito, si terrà sabato 4 giugno all'Anfiteatro di Ponente. Il ricavato sarà devoluto alla Parrocchia S. Gennaro a ricordo di Nicola Azzollini
07 maggio 2016

MOLFETTA - Grande attesa per il recital “Un’ala di Riserva-la voglia di amare” che si terrà sabato 4 giugno alle ore 20.30 presso l’Anfiteatro di Ponente con l’intento principale di ricordare il nostro amato vescovo don Tonino Bello.

Alla presentazione presso “Palazzo Giovene” sono intervenuti i due massimi esponenti delle associazioni teatrali che daranno vita allo spettacolo: Pino Sasso, direttore dell’Associazione Culturale Teatrale “Su il Sipario” della Parrocchia San Gennaro di Molfetta, e Mauro La Forgia, presidente di “TeatrArte”, il quale interpreterà il ruolo di don Tonino (nella foto, l’intervento di Pino Sasso, a sinistra Mauro La Forgia).
Insieme hanno garantito che il pubblico si troverà di fronte ad uno spettacolo decisamente diverso dalle precedenti rappresentazioni: nuovi protagonisti, maggiore spazio ai dialoghi, scenografia multimediale e musiche in parte totalmente nuove e in parte adattate.
Il ricavato delle vendite dei biglietti sarà devoluto alle opere di carità della Parrocchia di S. Gennaro, e anche a ricordare la figura del dott. Nicola Azzollini (presidente della Cattolica Popolare e vice presidente della Network Contacts, e già consigliere di amministrazione della Banca Antonveneta) il quale ha dedicato la sua vita a migliorare Molfetta dal punto di vista finanziario, quindi una ragione in più per assistere allo spettacolo.
Come ha ricordato la figlia Mariangela (presente alla conferenza stampa di presentazione dell’evento), tutta la sua famiglia è devota a don Tonino e, non appena ha saputo dell’iniziativa, ne ha subito sposato la causa.
A ricordo del dott. Azzollini si potranno acquistare CD contenenti la raccolta di tutte le musiche del recital. Con le seguenti indimenticabili e significative parole della canzone che dà il titolo al recital, la cittadinanza è invitata: “Perché vivere non è "trascinare la vita", non è "strappare la vita", non è "rosicchiare la vita"/Vivere è abbandonarsi, come un gabbiano, all'ebbrezza del vento./Vivere è assaporare l'avventura della libertà./Vivere è stendere l'ala, l'unica ala, con la fiducia di chi sa di avere nel volo un partner grande come te!” (don Tonino Bello).

© Riproduzione riservata

Autore: Dora Adesso
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