Teatro questa sera al “Don Bosco”. In scena “Settimo: ruba un po' meno” di Dario Fo
MOLFETTA – 14.12.2002
Questa sera, alle ore 17.30, nel teatro “Don Bosco” di Molfetta, il collettivo teatrale “Freedom”, in collaborazione con l'Auser (Associazione per l'autogestione dei servizi e la solidarietà), presenta: “Settimo ruba un po' meno”, di Dario Fo (nella foto: il manifesto originale dello spettacolo). Regia di Tonino Ragno.
“Non accusar lo specchio se la tua faccia è storta”, dice un proverbio russo, che ricicliamo come epigrafe per quest' opera teatrale. Come dire che il teatro, seppur grottesco, riflette fedele certe realtà. Così Aristofane, così i giullari medievali, così Dario Fo.
E' noto che il comico è solo il tragico visto di spalle. E da Aristofane a Dario Fo tutti i massimi autori di teatro provano ad esercitare l'intelligenza rispetto ad un universo in cui spesso il linguaggio è ammutolito e non comunica più. Per questo un comico deve essere molto serio se vuole scuotere i cervelli.
“Settimo: ruba un po' meno” si svolge in direzione del gioco farsesco, della invenzione del gesto e della voce, del gusto della comicità, dello scatto ironico. Qui Fo punta tutto sull'attualità più inquietante mediante la più scoperta macchina del paradosso e dell'assurdo (scherzi, equivoci, travestimenti, fantasmi, ladri, battone, pazzi, vedove allegre, vere e false suore, commissari di polizia, eccellenze), scatenando una sorta di “reazione a catena”, supportata da rigore e necessità.
Il gioco è solo apparentemente a ruota libera, ma in realtà severamente controllato, al fine di coniugare divertimento e moralismo.
Perché il teatro, e il teatro grottesco in particolare, è sempre teatro di civiltà e di libertà.
Il titolo: travolto dal tornado degli scandali di ogni tipo e a tutti i livelli, l'uomo della strada di quest'Italia scombinata - scettico e avvilito - è diventato più tollerante di Nostro Signore: al settimo comandamento - che tassativamente impone di non rubare - si accontenterebbe che fosse sostituito un altro, un comandamento settimo/bis, più elastico, ma che almeno fosse osservato: “Settimo: ruba un po' meno”.
E' possibile?, No, escluso.